NO EXPO

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Appello spezzone Liberati da Expo

APPELLO PER SPEZZONE LIBERATI DA EXPO
 CORTEO 1 MAGGIO MAYDAY NOEXPO

PRIMO MAGGIO
MAYDAY!MAYDAY!

A Milano 2015 questa giornata di lotta internazionale dei lavoratori si abbraccia a quella contro Expo. Nel grande corteo che attraverserà Milano sfilerà anche uno spezzone ecologista, antispecista e per la libertà del genere che, come già nel corteo di Ottobre 2014, vuole opporsi contro le dinamiche di dominio nei confronti di tutte le classi sociali, in particolar modo quella degli animali non umani.
Animali lavoratori sia per essere cibo che per produrlo, sempre contro la loro volontà.
Come per noi il lavoro è un’occupazione imposta e necessaria al sistema che ci circonda, così per loro. In più, gli animali non umani subiscono un’ulteriore svuotamento di identità e denigrati, umiliati o pragmaticamente coccolati sono strappati alle loro esistenze per la nostra utilità.
E’ necessario abbattere questo pensiero antropocentrico per spezzare tutte le catene ed organizzarci per costruire nuove relazioni e scenari da inseguire.

PRIMO MAGGIO
ALTEREXPO

Il grande evento Expo2015 ha perso credibilità da mesi sia per quanto riguarda le collusioni istituzionali sia per le proposte insostenibili e democratiche che rilancia. L’attuale sistema divoratore di risorse, repressivo con chi difende i propri territori, generatore di profitti per pochi, razzista e specista vorrebbe spacciarsi per rispettoso dell’ambiente, degli animali, dei lavoratori e delle diversità mondiali, ma i partner scelti smascherano immediatamente questa propaganda: Coca-Cola, Mc Donalds, Nestlè, Eni, Enel, Pioneer Dupont, Selex-es rappresentano alcune delle aziende responsabili dell’inquinamento di terre e mari, di deforestazioni, di nocività e morti sul lavoro, di allevamenti come campi di concentramento, di armi da guerra e di nuove tecnologie di controllo utilizzate sia in ambito militare che civile. Non dimenticando DHL, gestore per la logistica di Expo, che, tramite la controllata ABX Air, supporta l’industria della vivisezione trasportando primati strappati al selvatico per la vivisezione e contro cui, insieme ad altri obiettivi, si è sviluppata una campagna internazionale di liberazione animale chiamata “Senza ritorno” (“Gateway to hell”).

Saremo nelle strade per ribadire il rifiuto dello slogan “Nutrire il pianeta” perché basato su schiavitù, sofferenza e morte e per denunciare la retorica del “benessere animale”.
Non è importante quanto gli animali da reddito vivano bene, ma è importante che ognuno di loro possa autodeterminare la propria esistenza e il proprio habitat e li si sganci dal considerarli come merce produttiva all’interno di un modello alimentare antropocentrico.
Attraverseremo le vie di Milano per opporci alla declinazione consumistica e omo-normata del modello proposto con la “Gay street for Expo”, che perpetua le disparità tra generi e inficia l’integrazione sociale di tutte le identità presenti nella nostra società.

PRIMO MAGGIO
NO EXPO MAYDAY

Invitiamo pertanto tutte le individualità che collegano la lotta di liberazione animale con le altre lotte di liberazione umana e della Terra, a partecipare insieme a noi, a portare in piazza la nostra opposizione a questo falso modello di sostenibilità ambientale, per noi, per gli animali, per la Terra! Una giornata di iniziativa ed azione, un Primo Maggio in grado di raccogliere la radicalità festosa della May Day milanese e di farne patrimonio per caratterizzare una protesta determinata e incisiva, legittimata dal consenso di coloro che subiscono giorno per giorno lo smantellamento dello stato sociale, capace di comunicare ad ampi strati della popolazione. Il primo maggio dev’essere lo scenario della capacità di mobilitazione e della convinzione che senza conflitto non c’è cambiamento, ma che non c’è conflitto senza consenso.

Chiediamo che vengano lasciati a casa simboli di associazioni e partiti e sostituiti con materiale in opposizione ad Expo, possibilmente coordinandoci.

Non sono tollerati da tutta l’organizzazione del corteo gruppi o persone conosciute come rifacentesi a ideologie o comportamenti razzisti, omofobi, fascisti e omotransnegativi

PROGRAMMA:
Appello rete noexpo YES MAYDAY NOEXPO

29 APRILE
MILANO SI OPPONE ALLA MARCIA FASCISTA
Coordinamento Fascisti e Razzisti No Grazie
Pagina Facebook Evento

30 APRILE
CORTEO STUDENTESCO NAZIONALE- INIZIO CAMPEGGIO INTERNAZIONALE NOEXPO
che durerà fino al 3 maggio con dibattiti e workshop

1 MAGGIO
#NOEXPOMAYDAY
Pagina Facebook Evento

2 MAGGIO
MOBILITAZIONI DIFFUSE CONTRO EXPO

3 MAGGIO
 ASSEMBLEA PLENARIA GENERALE di lancio della mobilitazione per i 6 mesi di Expo

e DAL 3 MAGGIO IN AVANTI: 6 MESI DI #ALTEREXPO!
contro il modello Expo, oltre i grandi eventi

IL PRIMO MAGGIO 2015 TUTTI/⁠E A MILANO
#NOEXPOMAYDAY

X conoscere le prossime iniziative in preparazione del 1 maggio, farle insieme e contatti
liberatidaexpo@autistici.org
antispefa.noblogs.org/category/liberati-da-expo
www.noexpo.org

 

YES MAYDAY #NOEXPO

CORTEO INTERNAZIONALE DEL PRIMO MAGGIO A MILANO
STREET DEMO ON INTERNATIONAL WORKERS’ DAY IN MILAN
(English version)

Da Milano all’Europa: primo maggio 2015 tutt@ a Milano, capitale della crisi

Al settimo anno di crisi, l’orgoglio precario si è tramutato in rabbia e indignazione per la disoccupazione dilagante e l’immiserimento crescente che le politiche di austerità, dettate da BCE, Fmi e tutta l’eurocrazia, hanno imposto alla maggioranza della popolazione, particolarmente in Italia, Grecia e nel resto dell’Europa Latina. Massacro sociale, saccheggio di ricchezza e beni comuni, fine della città pubblica, sono i tratti comuni delle soluzioni imposte per rispondere alla crisi.

L’intero spazio urbano è oggi fulcro di tensioni non controllabili, dominato dalla rendita e dalla spirale speculativa, dal consumo di suolo e dalla formula della città vetrina, in cui il brand territoriale è tutto e i bisogni degli abitanti nulla: dalla distruzione del territorio e la militarizzazione della vita dei suoi abitanti, come succede in Val Susa, fino all’attacco ai quartieri popolari delle nostre città.

Anche l’Italia subisce sulla pelle viva della popolazione la precarizzazione delle vite, la repressione e la chiusura degli spazi di attivismo e critica politica, la devastazione e lo sfruttamento dei territori e di tutte le forme senzienti che li rendono vivi. In linea con i suoi omologhi europei e con i suoi predecessori, Renzi ha definitivamente dichiarato guerra agli abitanti delle città e dei territori. Il sigillo di questo attacco è la sospensione del Primo Maggio, a beneficio dell’uno maggio inaugurale di Expo 2015, l’Esposizione Universale figlia di questi processi e poteri, che proprio il 1° maggio si autocelebreranno a Milano alla faccia di tutte e tutti quelli che vengono quotidianamente sfruttati con condizioni di lavoro e di vita degradanti e umiliati con il free job.

Le scelte e le azioni della governance di Expo e della crisi sono aggressioni violente verso i giovani, i migranti, i lavoratori e i poveri. A questo si aggiunge una narrazione tossica, che ricicla sponsor imbarazzanti (CocaCola, Nestlè, McDonald’s), e legittima con la loro presenza governi dittatoriali e stati come Israele e le sue politiche contro il popolo palestinese. Così come nocivo e specista è il modello di sostenibilità e alimentazione che Expo propone, distruttivo per l’eco-sistema e basato sul dominio umano sulle altre specie viventi.

Respingiamo questo clima, rimandiamo questi attacchi al mittente. Costruiamo una convergenza di blocchi sociali uniti dalla volontà di smettere di subire e tornare a contrattaccare. Per questi motivi, in contemporanea con l’apertura dei cancelli di Expo2015, la rete metrolombarda Attitudine NoExpo e l’opposizione sociale italiana lanciano questo appello. Dal 2001 il Primo Maggio a Milano è MayDay Parade, parade delle precarie e dei precari insorgenti e queer.

Ma il 1° maggio 2015 sarà anche di più: un corteo internazionale gioiosamente e lucidamente incazzato, ribelle, popolare che attraversi il centro di Milano, capitale della crisi e della precarietà, vetrina per Expo, ribadendo che ExpoFaMale e che noi lo sciopereremo, che gratis non si lavora, che le ricette di Renzi e della Trojka non ci piacciono, solidali coi lavoratori della Scala sotto ricatto per la Turandot e con le migliaia di persone che il 1° maggio 2015 saranno costrette a lavorare, in barba a ogni norma e sentenza.

Chiediamo a tutte le studentesse e gli studenti, a tutte le precarie e i precari, a tutte le disoccupate e i disoccupati, a tutte le migranti e a tutti i migranti, ai lavoratori e alle lavoratrici, agli artisti e alle artiste di strada, a tutte le attiviste e attivisti d’Europa e del Mondo, di unirsi a noi in un gigantesco corteo e di partecipare alle iniziative che abbiamo previsto a Milano dal 29 aprile al 3 maggio con il seguente programma:

facebook29 APRILE MILANO SI OPPONE ALLA MARCIA FASCISTA- coordinamento Fascisti e Razzisti No Grazie

30 APRILE: CORTEO STUDENTESCO NAZIONALE- INIZIO CAMPEGGIO INTERNAZIONALE NOEXPO che durerà fino al 3 maggio con dibattiti e workshop

1 MAGGIO: #NOEXPOMAYDAY

facebook2 MAGGIO: MOBILITAZIONI DIFFUSE CONTRO EXPO

3 MAGGIO: ASSEMBLEA PLENARIA GENERALE di lancio della mobilitazione per i 6 mesi di Expo

e DAL 3 MAGGIO IN AVANTI: 6 MESI DI #ALTEREXPO!
conflitto, incontro e alternativa contro il modello Expo e oltre i grandi eventi

IL PRIMO MAGGIO 2015 TUTTI/⁠E A MILANO #NOEXPOMAYDAY

MAYDAY, MAYDAY!

Da Milano ad Atene, da Istanbul a Kobane, da Berlino a Madrid, da New York a Melbourne since 1886, the Workers’ World Expo

I compagni e le compagne della Rete Attitudine Noexpo

 

MayDay NoExpo 2015

Ti hanno fatto credere che EXPO2015 avrebbe trascinato l’Italia fuori dalla crisi, che avrebbe portato posti di lavoro, che sarebbe stata una grande opportunità per tutti, usando un tema importante come la sostenibilità ambientale e la nutrizione del pianeta per fartelo digerire meglio. Ma EXPO non risolverà alcun problema di sostenibilità e fame nel mondo, perchè è sponsorizzato e sostenuto da chi da anni sottrae campagne e accesso al cibo, imponendo leggi e modelli che hanno cancellato le produzioni locali a favore delle multinazionali del settore. EXPO ha esteso queste dinamiche predatorie alla gestione dei cantieri, delle opere e dei lavori per la realizzazione dell’evento. Per questo Expo 2015 è una grande bugia e non porterà nulla di buono. La grande opportunità per tutti è, alla prova dei fatti, un guadagno per pochi. Come lo stanno costruendo, i suoi costi, l’eredità: LO PAGHI TU.


Tu studente, perché i soldi della scuola pubblica sono finiti nelle grandi opere e la tua scuola è al servizio di Expo e delle multinazionali suoi sponsor.

Lo paghi tu giovane precaria che chiedi reddito e diritti e ti offrono lavoro gratuito

Lo pagate voi, mamme o papà, quando non trovate servizi per i figli, tagliati per esigenze di bilancio, mentre per Expo i soldi ci sono.

Lo paghi tu cittadina con i rincari di tariffe, tributi, servizi pubblici e quando cerchi un alloggio popolare e ti offrono case a prezzi astronomici

Lo paghi tu migrante sfruttato di giorno nei cantieri e di notte senza casa

Lo paghi tu dipendente pubblico a cui vietano scioperi e impongono straordinari e anche voi lavoratori delle aziende chiuse per speculazione per far spazio ad alberghi, svincoli, centri commerciali

Lo paghi tu lavoratore dipendente, perchè gli accordi firmati da sindacati compiacenti e ExpoSpa hanno anticipato i contenuti del Jobs Act del Governo Renzi: cioè deroghe al ribasso dei Contratti di lavoro, precarietà e apprendistato sottopagati, introduzione del lavoro gratuito e del volontariato “obbligatorio”

Lo paghi tu consumatore con cibi e prodotti imposti da multinazionali, agroindustria e grande distribuzione, i primi sponsor di Expo

Lo paghi tu contadino, piccolo produttore, cui sottraggono terra e impongono sementi e prezzi

Lo pagate voi anziani, disabili, soggetti deboli, con i tagli a servizi assistenziali e socio-sanitari

Lo pagano bambine e bambini soffocati dal cemento e dai gas della città vetrina e a cui il modello Expo regala un futuro di debito e precarietà

Lo paghi tu pendolare o utente del trasporto pubblico, sacrificato per pagare Expo, autostrade, Tav

Lo paghi tu quando i soldi pubblici finiscono nelle mani di società corrotte, mafie e clientele politiche

Lo paghi tu quando la legislazione speciale che governa Expo diventerà regola

LO PAGHI TU CHE LEGGI QUESTO TESTO, MA GUADAGNERANNO LORO

Per questo ti chiediamo di unirti a noi, di portare in piazza, a scuola, al lavoro la parola contraria a Expo e le ragioni di chi costruisce alternative al modello insensato dei grandi eventi come Expo.

FUORI DA EXPO SI VIVE MEGLIO.
IL 1 MAGGIO 2015 SCIOPEREREMO IL GRANDE EVENTO, ALLA FACCIA DI CHI VUOLE OSCURARE LA FESTA DEI LAVORATORI APRENDO I CANCELLI DI EXPO PROPRIO IL GIORNO IN CUI IN TUTTO IL MONDO SI RIVENDICANO DIRITTI PER TUTTI: LAVORATORI, DISOCCUPATI, PRECARI.

ARE YOU READY FOR THE PARTY?

#noexpomayday #liberatidaxpo
www.noexpo.org
noexpo@autistici.org