Milano e oltre Milano (Radio Blackout & Radio Cane)

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A Milano, il governo e i suoi servi in ordine sparso hanno inscenato la manifestazione civica della grande pulizia. Tutti “volontari” dello stato, tra servizi d’ordine di ogni tipo e neo-composizione del “partito della nazione”. Una specie di prova generale che riuniva bassi istinti e vacui pseudo-contenuti del “civismo” all’italiana.

Lavoro volontario e gratuito, in continuità con la kermesse oscena di Expo dove qualche migliaio di giovani e meno giovani lavora gratis. In poche ore si è costituito un corpo sociale dalle forti caratteristiche reazionarie, a tratti fasciste, un corpo (solo) apparentemente indifferenziato.

Un passaggio quindi in cui una supposta “maggioranza silenziosa” filo-governativa prova ad acquistare fisicità oltre ai soliti slogan. Una narrazione che ha bisogno di nutrirsi di “nemici”, in modo da delegittimare qualsiasi critica sociale e politica e affermarsi come unico centro delegato a decidere sopra tutto e tutti.

Dal nostro lato, come si dà efficacia alle lotte? Questo potere non contratta più niente con nessuno, nemmeno con i sindacati di stato, sempre più confusi e servili. Tanto meno con i soggetti sociali e politici conflittuali, indipendenti, antagonisti. Il tentativo di semplificazione è chiaro: “sono accettabili solo le proteste che si svolgono secondo le regole che noi decidiamo, ma se le proteste si svolgono secondo queste regole non verranno prese in considerazione; tutte le altre forme sono vietate e vanno represse, quindi verranno ancor ameno prese in considerazione”.

Rispetto al panorama attuale, che sembrerebbe piuttosto semplificabile e piatto, è importante invece mettere in moto come soggettività e come collettivi elaborazioni e narrazioni dotate di senso e capaci di complessità, prima di tutto per le nostre lotte ma anche per attaccare le miserie di una borghesia piccola piccola, e che solo “borghesia” naturalmente non è.

Abbiamo sentito questa mattina Andrea Fumagalli sulla MayDay parade 2015, declinata in opposizione a EXPO, cercando di contestualizzare questo primo maggio da un punto di vista non solo locale e nazionale, ma anche rispetto alla situazione greca e al contesto europeo:

 

Naturalmente le mobilitazioni e l’opposizione a EXPO continueranno e andranno oltre il 1 maggio.

Abbiamo parlato di questo con Piero di Ri-Make per capire quali saranno le iniziative future della rete Attitudine NOEXPO nelle settimane e nei mesi a venire:

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Milano aspetta expo: pulizie di primavera

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30 aprile 2015. Nella febbrile attesa dell’expo, torme di poliziotti si aggirano per i quartieri di Milano già designati come luoghi di concentrazione di elementi pericolosi. Il clima è quello di una caccia al tesoro combattuta tra squadriglie di boyscout senza controllo alla festa di San Giorgio, ma si portano via in ostaggio una giovane compagna, Arianna.

Lieti di annunciare che nessuno sgombero ha avuto luogo in piazza Prealpi e dintorni e che, come potete sentire, la voce di radiocane non è stata zittita.

Ciapa su e porta a ca’.

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