Sgombero e resistenza sul tetto. Ci vediamo alle 17.30 in Piazza Sassari

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Non è durata molto l’occupazione in via Biella 21, giusto il tempo di vedere in che condizioni è la casa e iniziare a fare le prime pulizie. Verso le 12 e 30 compaiono improvvisamente una cinquantina di celerini e diversi agenti della digos, al solito molto nervosi. La strada viene chiusa, il portone della casa occupata sfondato, chi si trova all’interno dell’abitazione viene identificato e sei solidali sono condotti in questura per accertamenti. Il blitz delle forze dell’ordine non riesce però a bloccare tutti, otto occupanti raggiungono infatti il tetto pronti a resistere. Dopo poco, insieme ad alcuni mezzi dei vigili del fuoco muniti di scale e teloni,  arriva anche la pioggia che però non crea grossi fastidi a chi è sul tetto che grazie a un telo di plastica riesce a rimanere all’asciutto.

Ascolta una diretta dal tetto con un occupante durante il GR delle 13.00 di Radio Blackout

Ascolta un’altra diretta dal tetto, delle ore 15.30, durante Macerie su Macerie, sempre su Radio Blackout

Fuori nel frattempo iniziano a radunarsi alcuni solidali e insieme decidono di dare un appuntamento nel pomeriggio per tutti quelli che vogliono sostenere chi resiste sul tetto e contrastare l’ennesimo sgombero di una casa a Torino.

L’appuntamento è per le 17 e 30 in Piazza Sassari.

Da Metix Flow, trasmissione di Radio Blackout, ascolta una diretta dal presidio.

http://www.autistici.org/macerie/?p=31336

 

Ancora sul tetto, un corteo, una carica
e domani ancora un corteo

Una lunga giornata di lotta e di resistenza a Torino: una nuova occupazione, l’assedio immediato da parte della polizia, sei persone fermate e portate in questura e diversi denunciati a piede libero. Ma otto occupanti riescono a salire sul tetto, e sono intenzionati a rimanerci a lungo, nonostante un temporale e le minacce dei poliziotti. Nel pomeriggio, un presidio di solidarietà si trasforma in un piccolo corteo per le strade del quartiere, per raccontare agli abitanti le ragioni dell’occupazione e la tenacia di chi resiste. Quando i solidali passano vicino a via Biella per salutare gli occupanti sul tetto, parte una carica a freddo della celere, che sghignazzando riesce anche a far cadere qualche bambino, ma senza altre conseguenze. E mentre arriva la notizia che i fermati vengono pian piano rilasciati, e che sul tetto sono pronti a passarci la notte, i solidali si danno appuntamento domani, e siete tutti invitati a partecipare.

Sabato 16 maggio, alle ore 10.00 in piazza Sassari

Corteo di solidarietà con gli occupanti

Ascolta il racconto del corteo, da Radio Ondarossa di Roma

Ascolta il racconto della giornata, fatto da un redattore di macerie ai microfoni di Radio Blackout

http://www.autistici.org/macerie/?p=31342

 

24 ore sul tetto. La polizia toglie tegole e perquisisce i vicini

Aggiornamento: Il corteo è partito da piazza Sassari e dopo aver percorso le strade del quartiere per parlare dello sgombero e della determinazione di chi resiste, si è fermato in punto in cui si riescono a vedere e salutare i compagni sul tetto. Per chi è in zona e vuole venire a sostenere chi resiste ci vediamo quindi all’angolo tra via Ciriè e via Biella.

Mentre il presidio in piazza Sassari si sta pian piano facendo più numeroso e ci si prepara a partire in corteo, dal tetto di via Biella 21 arrivano alcune novità.

Visibilmente scocciati per la magra figura fatta con il blitz di ieri e non sapendo bene che pesci pigliare, i digossini cominiciano a togliere un po’ di tegole dal tetto per innervosire i compagni che resistono ormai da 24 ore, continuando poi a minacciarli di arresto se non scenderanno a breve.

Contemporaneamente alcuni agenti in borghese stanno perquisendo gli appartamenti di fianco allo stabile occupato per cercar di scovare, tra i vicini, eventuali complici che hanno dato una mano a passare coperte, maglioni e cibo a chi resiste. Per lo stesso motivo un digossino staziona ormai in pianta stabile da alcune ore sul tetto di fianco per avvistare eventuali lanci di tabacco, biscotti o bottiglie d’acqua. Un’operazione riuscita, non c’è che dire, quella preparata in fretta e furia ieri mattina dalla questura torinese che pensava probabilmente di risolvere il problema con un operazione lampo e si trova invece non solo a militarizzare da ormai un giorno le strade del quartiere, ma anche a perquisire le case di alcuni dei suoi abitanti.

http://www.autistici.org/macerie/?p=31344