Cile: Alcune parole di Diego Rios dopo la fine del processo

Scrivo queste parole con l’intenzione, in primo luogo, di ringraziare tutti gli atti, e i gesti di solidarietà che ho ricevuto, quelli che hanno attraversato il mondo e quelli più anonimi, non solo nell’ultimo periodo, ma già quasi da sei anni, da quando è iniziata la mia situazione di latitanza dal Potere/Stato/Giustizia, così come la stessa agitazione e la solidarietà che si attivò quando la polizia mi arrestò a febbraio di quest’anno.

Poi, voglio informarvi dell’uscita dal modulo di massima sicurezza del Carcere di Alta Sicurezza, dopo essere stato là per circa sette settimane, custodia preventiva come risultato di un processo con rito abbreviato in cui sono stato condannato a 541 giorni di pena come firme mensili, per il reato di possesso di materiale esplosivo e di elementi per la fabbricazione di materiale esplosivo.

La scelta del rito abbreviato, così come per la non rivendicazione, o di propaganda della mia prigionia/sentenza corrisponde ad una decisione personale su cui mi sono fatto molte domande, e che per realizzare è stato necessario fare una dichiarazione incriminante in cui mi assumo la responsabilità/paternità del delitto che mi è imputato.

Oggi, con tutte le mie domande personali, io continuo ad essere convinto delle mie scelte di vita, ognuna delle mie decisioni e le motivazioni che hanno portato ad esse. La scelta di un processo abbreviato è la scelta quanto meno discutibile, e sceglierla per me non implica il pentimento, né tanto meno alcuna forma di tradimento, e penso che ci sono criteri / valori minimi sull’affrontare il carcere.

Nuovamente apprezzo l’appoggio, la solidarietà e la complicità, ma sappiamo che nulla è finito e abbiamo ancora tanto da continuare a fare. Un saluto e un abbraccio a tutti coloro che continuano il loro cammino contro il Potere.

Diego Rios

Traduzione: RadioAzione
fonte

https://radioazione.org/2015/05/cile-alcune-parole-di-diego-rios-dopo-la-fine-del-processo/