Chi ha paura di Marco Camenisch? 23 Maggio 2000

marco free

Mentre, da 9 anni, Marco Camenisch è recluso nelle galere italiane i tossici inquinatori dell’atomo, della chimica assassina, dell’elettrosmog diffuso e della manipolazione genetica continuano ad avvelenare noi e l’intero pianeta.

Lo scorso anno a Seattle migliaia di manifestanti gridavano la propria rivolta al WTO e alla mercificazione/inquinamento del globo intero.
Nel 1994 la rivolta zapatista, segnando un punto di svolta alle politiche liberiste, ridava dignità alle popolazioni indigene del Chiapas.
Vent’anni fa – quando l’equilibrio del pianeta non era ancora così sconvolto e l’ingegneria genetica muoveva i suoi primi passi fuori dalla fantascienza – ecologisti antiautoritari come Marco Camenisch praticavano l’azione diretta sabotando nelle strutture dell’alta tensione i tentacoli della piovra nucleare Elvetica.
Energia atomica che in buona parte continua ad alimentare la rete elettrica italiana e le sue industrie altamente nocive, le fabbriche di armi, le solite multinazionali
Oggi Marco Camenisch continua dignitosamente il suo percorso di ecologista non sottomesso, in sintonia con ogni idea e azione tesa alla liberazione dall’attuale sistema di dominio. Per questo la sua è una presenza scomoda anche all’interno di un carcere speciale, privandolo dei più elementari affetti con la negazione sistematica di visite e colloqui esterni all’ambito strettamente familiare.
La punizione contro Marco significa anche colpire con indagini e persecuzioni giudiziarie i parenti e gli amici a lui più vicini e solidali e tutti coloro che non accettano l’idea di un ecologista ribelle sepolto vivo, in un mondo dove la criminalità legalizzata delle multinazionali non tollera alcun dissenso.
Non dimenticando che, per questo, siamo tutti in libertà provvisoria esprimiamo solidarietà a quanti, come Marco, non possono essere fisicamente al nostro fianco.
Per contatti: MARCO CAMENISCH, V.LE DEI TIGLI, 14, 13900 BIELLA
Fonte: Alpi in Resistenza – per l’ecologia sociale – 23 Maggio 2000