n occasione della mobilitazione internazionale promossa dal Soccorso Rosso Internazionale (SRI) in solidarietà al rivoluzionario anarchico prigioniero Marco Camenisch, diffondiamo un nostro Appello, seguito da un testo in cui viene illustrato il Percorso politico di Marco Camenisch. Alleghiamo, poi, un Manifesto del SRI ed una nostra Locandina.
CONTRO IL TENTATIVO DI ANNIENTAMENTO DELL’IDENTITÀ POLITICA DEI RIVOLUZIONARI PRIGIONIERI
Nel 2018 il rivoluzionario anarchico Marco Camenisch finirà di scontare la sua pena, dopo 24 anni di reclusione tra le carceri di Italia e Svizzera.
Anche le leggi svizzere prevedono per i prigionieri benefici finalizzati alla riduzione e all’alleggerimento della pena, ma il loro ottenimento altro non è che un premio riconosciuto ai detenuti per essersi adeguati alla «buona condotta». Ad un prigioniero premiato ne corrisponde un altro punito, in quanto l’istituzione del premio presuppone necessariamente l’istituzione della punizione. Marco Camenisch, infatti, sarebbe potuto uscire di prigione già nel 2012 se avesse dato prova di «buona condotta» e invece, ancora oggi, il compagno è rinchiuso in carcere…
Lo Stato svizzero ha sempre negato a Marco Camenisch la liberazione anticipata, motivando esplicitamente questo rifiuto in relazione alla condotta tenuta dal compagno in prigione: Marco non si è mai pentito; non ha mai reciso i legami con i compagni all’esterno; uscito di prigione riprenderebbe a lottare. In tutti questi anni, di fronte agli attacchi dello Stato contro di lui, Camenisch ha sempre resistito e portato la solidarietà ad altri rivoluzionari prigionieri in Europa e nel mondo.
A inizio 2015 lo Stato svizzero ha rilanciato la sua strategia di annientamento contro l’identità politica del compagno, riproponendogli un alleggerimento delle condizioni detentive e la possibilità di usufruire di permessi-premio, ma sempre e soltanto a patto che si sottometta alle condizioni imposte dallo Stato stesso. Questa strategia viene rafforzata con l’integrazione di un particolare strumento repressivo: la psichiatria. Con il suo utilizzo lo Stato tenta di depoliticizzare il percorso rivoluzionario del compagno (sia come combattente prima che come resistente poi) e, non riuscendo nell’intento di trasformare Marco in un collaboratore, tenta di spacciare la sua condotta politica come «devianza».
Alcune condizioni per l’ottenimento dei benefici rimangono le stesse: Marco dovrebbe iniziare a costruirsi intorno un nuovo contesto di relazioni sociali, differente dall’attuale e compatibile con l’ordine borghese; dovrebbe accettare controlli da parte delle autorità sulle sue attività; dovrebbe concordare i termini della sua risocializzazione. Il tutto mentre anno dopo anno verrebbero effettuati controlli di valutazione da parte degli psichiatri.
A questo ulteriore attacco contro il compagno dobbiamo rispondere e non lasciarlo solo. Come negli anni passati la solidarietà si è mobilitata con manifestazioni, cortei, presidi ed azioni dirette in molti Paesi del mondo, anche oggi è necessario organizzarsi allo scopo di costruire un fronte comune proprio per rafforzare ed estendere la solidarietà.
Il Soccorso Rosso Internazionale (SRI), oggi come ieri, sta organizzando la solidarietà a sostegno del compagno e in questo senso ha indetto per le giornate del 20/21/22 giugno 2015 una Tre giorni di mobilitazione solidale a livello internazionale. Come organismo aderente al SRI siamo impegnati nell’articolazione di questa campagna sul piano nazionale.
La solidarietà che deve essere portata al compagno Marco Camenisch è la stessa che deve essere portata a tutti i rivoluzionari prigionieri nel mondo, pure loro sottoposti a dure condizioni detentive quali, ad esempio, la tortura dell’isolamento.
La solidarietà è un’arma: pratichiamola, organizziamola, estendiamola!
Solidarietà al compagno Marco Camenisch, ai rivoluzionari prigionieri in Italia e nel mondo e a tutti i detenuti che lottano!
Abbattere il capitalismo!
Percorso politico di Marco Camenisch
n occasione della mobilitazione internazionale promossa dal Soccorso Rosso Internazionale (SRI) in solidarietà al rivoluzionario anarchico prigioniero Marco Camenisch, diffondiamo un nostro Appello, seguito da un testo in cui viene illustrato il Percorso politico di Marco Camenisch. Alleghiamo, poi, un Manifesto del SRI ed una nostra Locandina.
CONTRO IL TENTATIVO DI ANNIENTAMENTO DELL’IDENTITÀ POLITICA DEI RIVOLUZIONARI PRIGIONIERI
Nel 2018 il rivoluzionario anarchico Marco Camenisch finirà di scontare la sua pena, dopo 24 anni di reclusione tra le carceri di Italia e Svizzera.
Anche le leggi svizzere prevedono per i prigionieri benefici finalizzati alla riduzione e all’alleggerimento della pena, ma il loro ottenimento altro non è che un premio riconosciuto ai detenuti per essersi adeguati alla «buona condotta». Ad un prigioniero premiato ne corrisponde un altro punito, in quanto l’istituzione del premio presuppone necessariamente l’istituzione della punizione. Marco Camenisch, infatti, sarebbe potuto uscire di prigione già nel 2012 se avesse dato prova di «buona condotta» e invece, ancora oggi, il compagno è rinchiuso in carcere…
Lo Stato svizzero ha sempre negato a Marco Camenisch la liberazione anticipata, motivando esplicitamente questo rifiuto in relazione alla condotta tenuta dal compagno in prigione: Marco non si è mai pentito; non ha mai reciso i legami con i compagni all’esterno; uscito di prigione riprenderebbe a lottare. In tutti questi anni, di fronte agli attacchi dello Stato contro di lui, Camenisch ha sempre resistito e portato la solidarietà ad altri rivoluzionari prigionieri in Europa e nel mondo.
A inizio 2015 lo Stato svizzero ha rilanciato la sua strategia di annientamento contro l’identità politica del compagno, riproponendogli un alleggerimento delle condizioni detentive e la possibilità di usufruire di permessi-premio, ma sempre e soltanto a patto che si sottometta alle condizioni imposte dallo Stato stesso. Questa strategia viene rafforzata con l’integrazione di un particolare strumento repressivo: la psichiatria. Con il suo utilizzo lo Stato tenta di depoliticizzare il percorso rivoluzionario del compagno (sia come combattente prima che come resistente poi) e, non riuscendo nell’intento di trasformare Marco in un collaboratore, tenta di spacciare la sua condotta politica come «devianza».
Alcune condizioni per l’ottenimento dei benefici rimangono le stesse: Marco dovrebbe iniziare a costruirsi intorno un nuovo contesto di relazioni sociali, differente dall’attuale e compatibile con l’ordine borghese; dovrebbe accettare controlli da parte delle autorità sulle sue attività; dovrebbe concordare i termini della sua risocializzazione. Il tutto mentre anno dopo anno verrebbero effettuati controlli di valutazione da parte degli psichiatri.
A questo ulteriore attacco contro il compagno dobbiamo rispondere e non lasciarlo solo. Come negli anni passati la solidarietà si è mobilitata con manifestazioni, cortei, presidi ed azioni dirette in molti Paesi del mondo, anche oggi è necessario organizzarsi allo scopo di costruire un fronte comune proprio per rafforzare ed estendere la solidarietà.
Il Soccorso Rosso Internazionale (SRI), oggi come ieri, sta organizzando la solidarietà a sostegno del compagno e in questo senso ha indetto per le giornate del 20/21/22 giugno 2015 una Tre giorni di mobilitazione solidale a livello internazionale. Come organismo aderente al SRI siamo impegnati nell’articolazione di questa campagna sul piano nazionale.
La solidarietà che deve essere portata al compagno Marco Camenisch è la stessa che deve essere portata a tutti i rivoluzionari prigionieri nel mondo, pure loro sottoposti a dure condizioni detentive quali, ad esempio, la tortura dell’isolamento.
La solidarietà è un’arma: pratichiamola, organizziamola, estendiamola!
Solidarietà al compagno Marco Camenisch, ai rivoluzionari prigionieri in Italia e nel mondo e a tutti i detenuti che lottano!
Abbattere il capitalismo!