ore 18.00: i fermati sono stati subito rilasciati e poco fa tutti i No Tav sono rientrati assieme nel paese di Chiomonte. Una lunga giornata di lotta e resistenza, determinata e popolare, come il popolo No Tav ha imparato a fare da anni: verso l’estate di lotta, come sempre a sarà dura!
ore 17.30: grazie all’azione determinata dei No Tav, i jersey della centrale di Chiomonte vengono giù! Riprende il lancio di lacrimogeni della polizia ma i No Tav resistono. Le forze dell’ordine sono uscite dal fortino creato tutt’attorno al cantiere e i manifestanti stanno avanzando a più riprese sfidando la zona rossa e l’apparato poliziesco. Alcuni No Tav sono riusciti ad entrare nel cantiere guadando il fiume; si parla di diverse persone in stato di fermo. Liber* tutt*!
ore 16. 30: dopo essersi fermati al presidio di Chiomonte per pranzare, i No Tav si sono rimessi in cammino pochi minuti fa per tornare verso il cantiere, questa volta dal lato di Chiomonte. In questo momento il corteo è davanti al ponte della centrale, dove vi è un imponente schieramento di polizia protetto da reti e jersey. I No Tav iniziano una battitura sulle reti.
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Come era stato annunciato nelle scorse settimane dal movimento, oggi il popolo No Tav è tornato a percorrere i sentieri attorno al cantiere di Chiomonte, inaugurando una nuova estate di lotta.
L’assemblea popolare tenutasi pochi giorni fa a Bussoleno l’aveva annunciato con chiarezza: sarà giornata dell’orgoglio No Tav! E così è stato, nonostante le solite (ed inutili) limitazioni decise dalla Questura, che ieri, a poche ore dal corteo, ha comunicato una serie di divieti e posizionato blocchi con jersey all’altezza del ponte della centrale di Chiomonte e al fondo di via Avanà.
Intorno alle 10 il piazzale di Exilles ha iniziato a popolarsi e in breve è stato chiaro che i No Tav avevano risposto con determinazione all’appello alla mobilitazione dei giorni scorsi. Intorno a mezzogiorno il corteo ha mosso i primi passi aperto dai giovani No Tav per dirigersi verso il cantiere. Si parla di circa 5000 persone oggi in marcia contro il Tav e lo scempio delle grandi opere!
Dopo un’oretta di cammino il corteo è arrivato allo svincolo della Ramats, dove centinaia di No Tav hanno aggirato il blocco per proseguire verso il cantiere, mentre una parte è rimasta poco più indietro ma con la stessa determinazione di voler arrivare a quelle reti, in attesa poi di ripartire tutti assieme. Non appena i manifestanti si sono avvicinati alle recinzioni poste attorno al cantiere, le forze dell’ordine hanno azionato l’idrante e fatto partire un fittissimo lancio di lacrimogeni. Si parla di un No Tav colpito alla testa da un candelotto lacrimogeno. Nonostante la prevedibile e violenta reazione della polizia, i No Tav hanno resistito, violando la zona rossa, avanzando a più riprese in direzione del blocco e tirando giù le reti con corde e rampini.
Poco fa il corteo si è ricompattato e si sta dirigendo verso Chiomonte: come sempre, qui la paura non è di casa!
Seguiranno aggiornamenti…