NYPD a client of Italian Hacker fascists (en-it)

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Last week thousands of internal communications and invoices from the Italian firm Hacking Team were published on Wikileaks. In the emails it has been revealed that the NYPD was a client, along with the FBI and other government security agencies and death squads worldwide. Comrades in Italy have noticed something else in the leaked emails: Hacking Team CEO David Vincenczetti and his employees gleefully quote slogans from the fascist era. From Infoaut:

At the end of his email Vincezetti David, the pathetic CEO that we have seen scrambling in recent days to defend his indefensible (and incompetent) company, has a habit of greeting with a nice “Boia chi Molla” [note: this roughly translates to: Executioners who Spring, a phrase that means something like “death to traitors”]  ( 1  – 23 ). This nostalgia is confirmed by other Mussolini quotes… So, as usual, we know all too well who is going hand in hand with police, dictators, rulers and other worms …

Along with NYPD officers defending Stormfront in Wikipedia edits, ongoing collaboration between the KKK and US police departments, instances like this show how the liberal democratic State, although publicly rejecting fascist organizations as a radical threat, rely upon its authoritarian ethos and Blackshirt ideologues whenever threatened.

In related news, Open Whisper Systems’ Moxie Marlinspike was profiled in the Wall Street Journal, which quotes the government agencies and police departments who might purchase Hacking Team’s software concerns about his secure messaging app Signal – a reminder that we always need to say one step ahead of the Suits and Spooks out there.

NYPD a client of Italian Hacker fascists

 

David Vincenzetti: un fascista alla testa di Hacking team

La vicenda Hacking team sta rivelando la fragilità dei sofismi che vorrebbero distinguere tra gli spionaggi in nome della libertà dei governi “democratici” dallo spionaggio brutto e cattivo dei governi “dittatoriali”. Quando si tratta di sicurezza e sacrosanta lotta al terrorismo vale tutto. Armi o software, pecunia non olet.

Tra i tanti dati pubblicati da wikileaks che stanno mettendo a nudo gli altarini dei servizi di sicurezza di tutto il mondo (si distinguono quelli italiani, con i Ros che cercano di far sbloccare il dominio americano dei loro amichetti “hacker”) emerge un dettaglio interessate per giudicare della statura di questi piccoli uomini che lucrano facendo affari con i potenti di tutto il mondo.

Alla fine delle sue email David Vincezetti, il patetico CEO che abbiamo visto arrampicarsi sugli specchi in questi giorni per difendere la sua indifendibile (e incompetente) società, ha l’abitudine di salutare con un bel “Boia chi molla”  i suoi collaboratori, che ricambiano il saluto (1 – 23). Una certa nostalgia confermata anche da altre citazioni mussoliniane che l’amministratore delegato non ci sembra stia proprio rispettando in queste ultime ore. In una sviolinata al suo commercialista dello studio Chiaravalli e associati di Milano, anche lui di tutta evidenza con la passione per il mascellone, David si lancia addirittura in un lirico elogio nietzschiano della sua cricca inveendo contro pochezza dell’uomo moderno: “E’ una cosa rara trovare un uomo come te: l’uomo comune e’ un essere pauroso e mediocre e alle volte mi chiedo semplicemente perché viva. Boia chi molla — e Fino alla fine!”

Insomma, come al solito, lo sappiamo fin troppo bene chi è che va a braccetto con poliziotti, dittatori, governanti e altri vermi… e fino alla fine!

http://www.infoaut.org/index.php/blog/varie/item/15026-david-vincenzetti-un-fascista-alla-testa-di-hacking-team