Lo scorso 13 Luglio, presso il tribunale di L’Aja, in Olanda, è stata letta la sentenza del processo di appello nel caso ‘Barchem 4’. Come nel primo processo gli avvocati hanno chiesto che il caso fosse dismesso a causa di irregolarità nei metodi di investigazione e sorveglianza, ed all’uso di ‘testimoni anonimi’ come testimoni chiave da parte dell’accusa.
http://www.informa-azione.info/olanda_uk_repressione_aggiornamenti_sul_caso_berchem_4
n opposizione al primo processo tuttavia, dove la PM aveva chiesto 15 mesi di carcere per tutti /e gli/le imputati /e, questa volta l’accusa si è limitata a richiedere inaspettatatamente una settimana di carcere, per poi scusarsi pubblicamente(!) degli “ingiustificabili” metodi utilizzati dalla polizia durante le indagini.
Di fatto il giudice ha accolto la richiesta dell’accusa, condannando le/gli quattro attiviste /i ad una settimana di carcere per aver liberato 5000 visoni e per la distruzione del recinto dell’allevamento.
Il che significa che le persone coinvolte hanno già scontato ben oltre la pena richiesta e non dovranno tornare in carcere.
Resta per ora incerto se l’allevatore tenterà di portare avanti una causa civile per risarcimento danni, come inizialmente sembrava essere certo.
E’ importante ricordare che due degli/lle attivisti/e, Sven e Natasha, sono in attesa di essere estradate in Inghilterra dall’Olanda, accusati/e di ‘Cospirazione per commettere ricatto’ in relazione alla campagna SHAC e rischiano sino a 14 anni di carcere.
http://www.informa-azione.info/olanda_regno_unito_supportiamo_legli_attivistei_del_caso_blackmail_3
Sino ad oggi l’estradizione non è potuta avvenire proprio in quanto doveva ancora svolgersi l’appello per il processo olandese, ora che quest’ultimo si è concluso il procedimento potrebbe sveltirsi.
Un nuovo sito di supporto costantemente aggiornato è stato lanciato:
www.freesvenandnatasha.org, è inoltre possibile inviare testi solidali o resoconti di iniziative di supporto che verranno poi pubblicati, la mail
a cui inviare i comunicati è info@freesvenandnatasha.org.
Qui alcuni dei comunicati di solidarietà già pubblicati.
http://www.freesvenandnatasha.org/solidarity/