Heidenau: assalti neonazisti contro centro per migranti. La polizia carica il corteo antifa

Dopo mesi di provocazioni e aggressioni portate avanti sotto la bandiera dell’organizzazione razzista e xenofoba di Pegida (vedi qui e qui), in Germania l’estrema destra continua a cercare di soffiare sul fuoco della questione migranti, all’ordine del giorno in tutta Europa in queste settimane.

L’azione dei neonazisti in questi ultimi giorni si è indirizzata in particolare contro un centro di accoglienza per migranti appena aperto ad Heidenau, nei pressi di Dresda. Durante il fine settimana appena trascorso, i militanti dell’estrema destra hanno tentato di attaccare per due notti consecutive il centro, gridando insulti contro i migranti e lanciando pietre e altri oggetti verso l’edificio.

Le provocazioni sono iniziate venerdì sera, quando era atteso il primo gruppo di migranti destinato al centro e la manifestazione razzista ha tentato di bloccare la strada di accesso all’edificio. La polizia ha infine isolato il centro, dove sono attese in tutto 600 persone, rispondendo agli assalti dei neonazisti con lacrimogeni e spray urticante, ma le aggressioni si sono ripetute nuovamente la notte successiva, mentre sui social network diverse sigle della galassia di estrema destra invitano a proseguire gli assalti fino alla chiusura del centro. Secondo alcune fonti locali, nell’ultimo anno le aggressioni contro i centri di accoglienza sarebbero duplicate rispetto al 2014, mentre alcune organizzazioni di estrema destra in questi mesi hanno lanciato una campagna che invitava a segnalare e a mappare la presenza dei centri sul territorio tedesco con lo slogan “no refugee camps in my neighbourhood”.

altGli avvenimenti degli ultimi giorni hanno spinto gli antifascisti a convocare una mobilitazione immediata a Heidenau per ieri sera, per portare solidarietà ai migranti e respingere le provocazioni dei neonazisti. Fin dal tardo pomeriggio la polizia ha circondato la zona, schierando decine di mezzi blindati e alcuni idranti, mentre gruppetti di militanti dell’estrema destra si radunavano nei pressi del centro. Intorno alle 21 un corteo antirazzista e antifascista di centinaia di persone si è diretto verso l’edificio, dall’interno del quale si sono levati gli applausi e gli incoraggiamenti dei migranti rinchiusi dentro. Non appena la manifestazione si è avvicina alla zona, immediata è stata la reazione della polizia, che ha attaccato il corteo antifascista con manganellate, gas lacrimogeni, spray urticanti ed idranti, mentre alle loro spalle i neonazisti continuavano indisturbati a provocare. Anche alcuni giornalisti che riprendevano la scena sono stati malmenati e allontanati dalle forze dell’ordine. Diversi gli antifascisti feriti, assieme ad alcuni fermati perché portavano con sé una bandana.

Nonostante l’aggressione poliziesca della scorsa notte, nuove mobilitazioni antifasciste e antirazziste sono previste per i prossimi giorni, non solo a Heidenau ma anche in altre città tedesche.

 

 

Germania, nuove provocazioni di Pegida. Scontri con gli antifa a Düsseldorf

Non si è fatta attendere la risposta del movimento islamofobo Pegida all’imponente manifestazione che lo scorso sabato ha visto oltre 35000 persone scendere in piazza a Dresda per opporsi allo spauracchio xenofobo di coloro che si professano “contro l’islamizzazione dell’Occidente”. Nella serata di ieri, infatti, nuove iniziative di Pegida si sono svolte in diverse città tedesche, con diverse migliaia di razzisti e neonazisti riversatisi proprio a Dresda, una delle roccaforti del movimento.

Nella città di Düsseldorf, invece, circa 200 neonazisti hanno tentato di cavalcare la protesta ma si sono trovati di fronte alla pronta risposta degli antifascisti locali che hanno organizzato un contro-presidio partecipato da almeno 5500 persone. I razzisti di Dügida (la versione locale di Pegida) avevano infatti tentato di accodarsi all’indignazione provocata dall’attentato contro il giornale Charlie Hebdo a Parigi indicendo la manifestazione con lo slogan “Pegida=Charlie” e tentando così di alzare la tensione nei confronti degli immigrati.

Nel momento in cui la marcia xenofoba ha cercato di muoversi, il presidio antifa l’ha più volte bloccata nonostante la massiccia presenza di forze dell’ordine in antisommossa, alle quali i manifestanti hanno lanciato bottiglie e fumogeni tentando di forzarne il cordone. Quando poi i neonazisti sono giunti alla stazione centrale e hanno tentato di filmare il corteo antirazzista sono scoppiati pesanti scontri con i reparti antisommossa, che hanno più volte caricato gli antifa chiudendoli all’interno dell’edificio per favorire la fuga dei membri di Dügida. A fine corteo sono stati numerosi i feriti, anche tra la polizia.

Gli antirazzisti hanno così concluso la giornata di lotta con la consapevolezza di avere ottenuto un importante risultato contro le becere provocazioni di Pegida, ma consci del fatto di non potersi sottrarre all’intervento sui territori per arginare questa pericolosa deriva xenofoba.

 

 

Germania, simpatizzanti di Pegida uccidono il rifugiato Khaled Idris Bahray

Khaled Idris Bahray aveva 20 anni ed era arrivato in Germania dall’Eritrea come rifiugiato politico. Abitava a Dresda, in un prefabbricato del quartiere Leubnitz-Neuostra, e divideva una camera insieme ad altre sette persone, anche loro rifugiate.

La sera di lunedì, intorno alle 20, mentre 25.000 persone marciavano per il centro cittadino scandendo gli slogan razzisti e xenofobi di Pegida (“Patrioti europei contro l’islamizzazione del Paese”), Khaled è uscito di casa per comprare le sigarette e non è più tornato. Il mattino seguente, alcuni residenti del palazzo hanno trovato il suo corpo accasciato nel cortile interno dell’abitazione, ricoperto di sangue e con diversi tagli.

La polizia ha subito negato che si trattasse di un omicidio, tentando così di insabbiare il caso, ma l’autopsia ha poi rivelato che era stato ucciso.

La sporca propaganda anti-immigrati di Pegida è così riuscita a fare la sua prima vittima.

Gli amici e i coinquilini di Khaled denunciano infatti una situazione gravissima di insulti, intimidazioni e minacce continue nei loro confronti, specialmente nei lunedì durante i quali i razzisti di Pegida tentano le loro parate in città. Già durante i precedenti raduni era stata presa a calci la porta della struttura che ospita i rifugiati, mentre alcune persone urlavano slogan razzisti in strada; difficilmente, dicono i residenti, passa una settimana senza che il clima xenofobo si faccia sentire.

Immediata la risposta degli antifascisti tedeschi, che già da diverse settimane organizzano partecipatissime manifestazioni contro il dilagare del movimento islamofobo. Sono numerosi infatti i presidi lanciati in questi giorni per esprimere solidarietà a tutti i migranti, ma soprattutto per comunicare la tristezza e la rabbia che ha provocato questo ennesimo omicidio razzista; il giorno dopo l’omicidio, almeno 200 persone hanno preso parte ad un corteo commemorativo per Khaled. Per questa domenica è stato inoltre indetto un corteo antifa a Berlino, mentre le realtà antirazziste di Dresda si stanno organizzando per creare una contro-manifestazione che lunedì prossimo si opponga all’ennesima, vergognosa, sfilata di Pegida.