Lucio è nuovamente ristretto agli arresti domiciliari, dopo due mesi di carcere per essere evaso dai domiciliari uscendo sul pianerottolo davanti al proprio appartamento. Il giudice ha inoltre disposto che questa misura cautelare sia gravata dall’impossibilità di incontrare e parlare con persone diverse dai propri conviventi. A Francesco
eGraziano, suoi coimputati nella seconda tranche del processo per il sabotaggio al cantiere di Chiomonte, è stato invece tolto questo divieto e possono così rincontrare e riabbracciare i propri amici e compagni.
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Lucio di nuovo in cella
Da questa mattina, Lucio è di nuovo in carcere. Accusato di essere uscito abusivamente, qualche giorno fa, sul pianerottolo di casa per chiacchierare con alcuni compagni, è stato indagato per evasione e gli è stata revocata la misura dei domiciliari concessagli dopo la fine del primo grado del processo che lo vede accusati di aver partecipato all’attacco al cantiere del maggio 2013. Per ora è a San Vittore, per cui chi vuole può scrivergli lì. Proprio questa mattina, poi, si è tenuta a Roma l’udienza della Cassazione in merito alla aggravante di terrorismo per i tre, udienza richiesta questa volta dalla Procura di Torino. Non appena avremo notizie dell’esito ve ne daremo conto.
Lucio Alberti c/o
Casa Circondariale San Vittore
P.za Filangeri 2
20123 Milano
Aggiornamento 17 luglio. La Cassazione ha respinto la richiesta della Procura di Torino che avrebbe voluto reintrodurre l’aggravante di terrorismo nel processo di Lucio, Graziano e Francesco.
macerie @ Luglio 16, 2015
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