Dopo 8 mesi di reclusione in isolamento nel carcere di rebibbia, ieri sera Karlos è stato trasferito nel carcere di Rossano a più di 600 km da Roma.
Il sistema repressivo italiano si allinea ancora una volta con quello spagnolo, che con la ‘dispersione’ dei prigionieri baschi a centinaia di km dalle proprie case, mette in atto un sistema punitivo, tanto per i detenuti quanto per le loro famiglie costrette ad affrontare lunghi e costosi viaggi per fargli visita.
Karlos ha affrontato questi mesi di isolamento con coraggio e a testa alta, senza chiedere il trasferimento in una sezione “normale”, con altri detenuti, perché questo avrebbe incluso la possibilità di essere spostato in un’altra città e in questo modo sarebbero state più difficili le visite con la compagna e il figlio che vivono qui a Roma.
Questo trasferimento avviene mentre in Italia le pratiche per l’ estradizione vanno avanti e quando in spagna è già stata fissata la data per il ricorso alla sentenza assurda che lo ha condannato a 16 anni per un reato di presunto danneggiamento.
Siamo certi che Karlos non si farà intimorire da questa mossa infame del sistema giuridico- repressivo italiano, a lui e alla sua famiglia mandiamo un abbraccio forte con la certezza che nonostante la lontananza gli siamo vicini continuando a raccontare la sua storia e a lottare per la sua causa, che poi è la stessa di centinaia di dissidenti baschi.
ASKATASUNA ETA ELKARTASUNA!
AMNISTIA ORAIN!
LIBERTA’ E SOLIDARIETA’!
AMNISTIA ORA!
Mandiamo a Karlos la nostra solidarietà:
Karlos Garcia Preciado
Casa di reclusione di Rossano
Nuovo complesso maschile
Contrada Ciminata Greco
87067 Rossano (CS)
da uncasobascoaroma.noblogs.org