Indirizzi degli arrestati di oggi per la rivolta del 24 Gennaio

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Esprimiamo tutta la nostra solidarietà agli arrestati, a chi è uccel di bosco e ai denunciati dell’ennesima ondata repressiva riguardante i fatti del 24 gennaio a Cremona

Un saluto caloroso sotto il carcere non ha fatto mancare la solidarietà.

Lo abbiamo detto, è stato urlato, è scritto sui muri:

Chi devasta e saccheggia le vite è l’esistente in tutte le sue forme.

Libertà per gli antifascisti colpiti dalla repressione!

Vogliamo Pippo, Gianmarco e Kuljit liberi subito!

Tutte/i libere/i!

Per scrivere:

Filippo Esposti Via Palosca 2, 26100 Cremona

Kuljit Tiwana Via Palosca 2, 26100 Cremona

Giovanni Marco Codraro C.C. Pagliarelli Piazzale Pietro Cerulli 1, 90129 Palermo

Indirizzi degli arrestati di oggi per la rivolta del 24 Gennaio

 

Ancora arresti e perquisizioni per il corteo del 24 gennaio a Cremona

In attesa di maggiori informazioni, apprendiamo di una nuova fase dello strascico repressivo conseguente al corteo rabbioso che attraversò Cremona lo scorso 24 gennaio, pochi giorni dopo l’aggressione da parte di esponenti di Casapound contro militanti del CSA Dordoni e il grave ferimento di Emilio. Per le pratiche messe in atto nel corso di quella manifestazione, quattro ragazzi sono tuttora sottoposti ad arresti domiciliari e obbligo di dimora.

La mattina del 20 ottobre, a distanza di nove mesi dagli eventi, una serie di perquisizioni e misure cautelari ha colpito compagni residenti in diverse parti di Italia. Per il momento vengono confermati almeno 3 arresti in carcere e diverse intrusioni nelle abitazioni di compagni di Cremona, Milano, Brescia e Palermo.

Aggiornamento:

Si apprende che i tre arresti sono stati effettuati a Cremona, Milano e Palermo, mentre risulta irreperibile il destinatario delle misure cautelari residente a Brescia.

Dalle veline della questura si apprende che all’identificazione di uno degli arrestati avrebbe contribuito il ritrovamento di caschi e altro materiale abbandonati a termine del corteo, attraverso i quali gli sbirri sarebbero risaliti al negozio e quindi all’acquirente.

Per diffondere i nomi degli antifascisti arrestati attendiamo di conoscere le carceri in cui sono stati imprigionati, nonostante siano già stati pubblicati sui media locali.