Perù: due morti e decine di feriti per protesta contro miniera

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Secondo il presidente del Fronte di Difesa dell’Ayacucho, Claudio Tapia, le morti sono avvenute a causa di spari di un lavoratore minerario che ha sottratto l’arma ad un poliziotto.

Due morti e decine di feriti si sono registrati a causa dello scontro tra lavoratori della miniera Exploraciones Andinas e manifestanti di sette comunità contadine del distretto di Puquio, nell’Ayacucho.

La contesa è avvenuta durante lo sciopero di 48 ore convocato per mercoledì 21 e giovedì 22 ottobre contro la citata impresa, che è accusata di contaminare la conca della laguna Yaurihuiri, le cui acque sono indispensabili per l’agricoltura, l’allevamento e il consumo umano della popolazione locale.

Sette comunità contadine e sei settori di irrigazione del distretto di Puquio hanno rispettato lo sciopero.

Mercoledì i comuneri hanno sfilato per le strade. Hanno fermato degli autisti chiedendogli di dipingere le loro auto con frasi contro l’impresa mineraria e Ollanta Humala, tra le quali “Acqua sì” o “Ollanta vendi patria”, come si vede in alcune immagini.

Giovedì, secondo la polizia i manifestanti sono giunti verso le 2.00 del pomeriggio fino all’accampamento minerario della compagnia, dando origine alla violenta resistenza dei suoi lavoratori e agenti della sicurezza, informa il sito web della pubblicazione Jornada.

Lo scontro ha causato la morte di Erick Mendoza Pumaylle. Per il momento non si conosce l’identità della seconda vittima. Inoltre, sono risultate gravemente ferite dieci persone, tra queste due poliziotti, e ci sono anche circa venti persone con ferite lievi.

Il presidente del Fronte di Difesa dell’Ayacucho, Claudio Tapia, ha dichiarato ad un mezzo di comunicazione di portata nazionale che il presunto autore degli spari è Juan José Ferrel che ha sottratto l’arma ad un poliziotto, come segnala Jornada.

Il quotidiano El Comercio ha riportato che dopo la morte del giovane c’è stata una manifestazione a Puquio che si è diretta verso il Commissariato e dopo ha incendiato la casa di Juan José Ferrel Navarro.

Jaime Alca, il procuratore aggiunto della Procura Provinciale di Lucanas, ha informato che oltre a Ferrel Navarro c’è un lavoratore dell’impresa arrestato, che ugualmente sarebbe coinvolto nella morte del giovane, ha specificato El Comercio.

I comuneri chiedono l’istallazione di un tavolo di dialogo con i rappresentanti dei ministeri dell’Agricoltura e Irrigazione e dell’Ambiente.

Il timore non sarebbe solo per le operazioni dell’impresa Exploraciones Andinas, ma anche per quelle dei minatori informali che operano nel territorio meridionale dell’Ayacucho, dell’Ica e di parte dell’Arquipa.
da La Haine – Traduzione del Comitato Carlos Fonseca