One thought on “L’INCENDIARIO”

  1. Buon inverno, alcuni evidentemente più attenti di me mi hanno segnalato che su questo sito è presente un riferimento al mio nuovo progetto telematico ebbene, chiederei di non essere mai pubblicato su queste pagine e questo perché provo un senso di disagio e reale fastidio nel pensare di poter finire sulle stesse colonne che danno spazio a realtà e sensibilità decisamente lontane, se non avverse, alle mie.
    Non voglio essere avvicinato, non lo sopporterei, nemmeno virtualmente a realtà infami come la FAI formale o gli autonomi delatori dell’Aska, tantomeno sento di voler essere gettato nel calderone indistinto di un’anarchismo frontista pronto ad ingoiare tutto ed il contrario di tutto in nome di un popolarismo che mi da il voltastomaco.
    Mi spiace che esistano contenitori come questo che rilanciando appunto qualsiasi tipo di istanza contribuendo fattivamente a svuotare di senso contenuti importanti partecipando a quel movimento di nebulizzazione dei contenuti caro magari a certi appellisti italioti e d’oltralpe, ma che dovrebbero schifare ogni individuo che semplicemente non rinuncia alla sua…individualità.
    Le parole hanno importanza, come la hanno i contenuti, la mia è una posizione precisa, netta, senza possibilità di compromesso, inadatta, stridente, deflagrante con l’impostazione tra il qualunquista ed il populista di queste pagine; non mi interessa né di essere simpatico, né di trovare vetrine sulle quali rilanciare chissà quale verità incontestabile, molto più semplicemente mi accontento di essere UNO, fregandomene di quanto ciò possa essere o meno condiviso da una vulgata che nella maggior parte dei casi ritengo far parte del mio nemico. Per tutto ciò e per altro ancora, per la decenza di entrambi, evitate di pubblicarmi.

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