Saronno – Sui tentativi di insediamento di realtà nazi-fasciste e le loro sponde istituzionali

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Diffondiamo un testo diffuso durante il corteo del 15 novembre sui tentativi di insediamento di realtà nazi-fasciste a Saronno e le loro sponde istituzionali:

http://www.informa-azione.info/saronno_va_corteo_antifascista

FUORI I FASCISTI DA SARONNO

IO LI ODIO I NAZISTI DELL’ILLINOIS!

Da un paio di mesi stiamo assistendo al primo dichiarato tentativo da parte della destra saronnese (Fratelli d’Italia e Lega Nord in primis)
di favorire il radicamento di una realtà neonazista a Saronno.
Gli Hammerskin di Lealtà-⁠Azione stanno ricevendo un aiuto prezioso nel loro processo di insediamento da più entità all’interno della nuova giunta comunale a maggioranza leghista e minoranza fascista: l’assessore Guaglianone, in quota a Doma Nunch, e Indelicato, figura di spicco di Fratelli d’Italia, stanno facendo carte false pur di agevolare la presenza a Saronno dei naziskin, mentre il sindaco Fagioli ed altri suoi compari in camicia verde rilanciano, concedendo, per esempio, il patrocinio del comune ad un evento di Lealtà-⁠Azione. Come a dire: “noi leghisti difendiamo, incoraggiamo e favoreggiamo la presenza fascista a Saronno.”

Le tappe di questo insediamento sono facili da identificare e collegare tra loro: prima un concerto di un gruppo naziskin in un pub saronnese, poi un incontro pubblico in un auditorium comunale ed infine una giornata dedicata alle arti da combattimento al Paladozio, con il patrocinio del Comune.

A Saronno i pochi fascisti si sono riciclati nella giunta a maggioranza leghista, per il resto vengono da fuori città e sono aiutati da qualche
inutile idiota saronnese: proprio per questo non va sottovalutato questo loro primo tentativo.
Per evitare che gli squadristi mettano radici a Saronno c’è bisogno di un’azione decisa, ferma e coesa.

Il ruolo dei fascisti, in questi tempi di sempre più precaria pacificazione sociale e di malcontento diffuso, è chiaro e riassumibile in pochi semplici concetti: non sono altro che la sporca manovalanza di loschi figuri che li utilizzano per non sporcarsi le mani; fomentare la guerra tra poveri e le divisioni tra sfruttati, facendo leva su sentimenti populisti ed utilizzando paure ed emergenze create ad hoc; porsi come forza di sicurezza alternativa a quelle dell’ordine per il controllo del territorio, il tutto condito da forti ideali razzisti e xenofobi, permeati da una radicata ingiustizia, diseguaglianza e gerarchia sociale.
La presenza di un gruppo strutturato di Hammerskin in città è una minaccia fisica e concreta per chiunque non rientri nel limitato schema
mentale di questi figuri (italiano, bianco, cristiano, eterosessuale con famiglia). La lunga lista di accoltellamenti e pestaggi di cui si
vantano è solo la punta dell’iceberg.

CONTRO IL FASCISMO E CHI LO DIFENDE: UN UNICO SENTIRE, MILLE MODI DI PRATICARLO

Se i fascisti e i nazisti sono ancora qua a farci perdere tempo è perché qualcuno li ha favoriti, gli ha concesso spazio, qualcuno ci ha
stretto patti, qualcuno si candida insieme alle elezioni, qualcun altro si volta dall’altra parte. Consideriamo e trattiamo quindi alla stregua
dei fascisti e dei nazisti che li favorisce e li aiuta.
Non c’è ingenuità possibile che tenga di fronte alla connivenza dell’intera Giunta Comunale di Saronno nei confronti di questi picchiatori dalla lama facile. Non esiste una sola strategia vincente contro il riemergere dalle fogne di questi movimenti o partiti, non è nemmeno possibile una lotta che abbia chissà quali possibili scenari.
L’obiettivo è uno, con in mente questo obiettivo vanno ponderati i passi da fare e le decisioni da prendere: a Saronno i fascisti e i
nazisti non devono mettere radici. Le dicotomie tra buoni e cattivi, tra legale o illegale le lasciamo a chi, dalla parte opposta alla nostra, è
spaventato dall’unanime rifiuto di questi scarti della storia.
Sentiamo nostro l’ardire di chi imbracciò il fucile e salì sulle montagne per liberarsi dal fascismo, sentiamo nostro il coraggio di chi
anche oggi combatte il fascismo con ogni mezzo necessario, a Cremona, a Parma, a Trento, a Firenze e ovunque la feccia fascista si ripresenti,
sentiamo nostra la solidarietà di chi nelle frontiere non vede altro che un ostacolo, sentiamo complici tutti e tutte coloro che al momento
stanno pagando con il carcere o altre limitazioni della libertà per aver attaccato il fascismo senza se e senza ma.

SARONNO ANTIFASCISTA

Da qualche anno Saronno sta mutando aspetto: aumentano gli sfratti e la povertà, il magna magna e lo sfruttamento del già martoriato
territorio. Di fronte alla violenza ed allo sfruttamento del capitale c’è anche un’altra Saronno, attraversata da occupazioni sociali e
abitative, tentativi di autogestione, lotte ambientali, studenti decisi a far sentire la loro voce, poveri e sfruttati che si arrabattono con
espedienti per avere un tetto sopra la testa e qualcosa da mangiare nel piatto.

È in quest’ottica che vediamo il problema dei fascisti, che non può essere limitato ad una guerra tra bande o tra nostalgici di un tempo che
fu. I fascisti sono un problema qui ed ora perché alimentano le divisioni tra poveri, sono uno strumento della Saronno che Lorsignori
vorrebbero ligia al dovere e al consumo, sono le squadracce dei palazzinari a difesa della Proprietà Privata, del privilegio e dello
sfruttamento. Proprio per questo il problema dei fascisti non si può limitare ad una sola giornata.
Il tentativo di insediarsi a Saronno è ad ampio respiro, non si limiterà a questi seppur allarmanti eventi. Un primo importante appuntamento è sicuramente il corteo del 15 novembre in cui scenderemo in piazza insieme agli altri antifascisti di Saronno per urlare il nostro rifiuto al fascismo in occasione dell’evento di combattimento organizzato da “Wolf of the ring” (costola di Lealtà-⁠Azione)
mascherato come evento contro la violenza sulle donne. Ma la battaglia sarà quotidiana, perché a Saronno noi ci siamo ogni giorno, malgrado i
fogli di via e le attenzioni morbose della Questura di Varese. Non dimentichiamoci, infatti, del ruolo delle forze dell’ordine nello
sdoganamento dei movimenti d’estrema destra, sdoganamento che in alcuni casi diventa complicità, come in Grecia o, per restare dalle nostre
parti, a Trento, dove le forze dell’ordine aiutavano gli squadristi di Casa Pound ad aggredire gli antifascisti. Se Casa Pound e Forza Nuova
col tempo non si sono più visti a Saronno è stato grazie alle mobilitazioni antifasciste che non hanno mai lasciato indisturbati gli
squadristi, arrivando anche ad occupare la piazza dove avrebbero dovuto tenere un presidio.
Nei territori conflittuali che lottano quotidianamente si usa dire che gli unici stranieri siano fascisti e polizia, le due facce della stessa
medaglia.

Contro il fascismo e chi lo difende, un unico sentire, mille modi di praticarlo.

_Non ci sono che cinque note in musica, eppure la loro combinazione dà forma a un numero di melodie maggiore di quelle che possono essere udite._
_Non ci sono che cinque colori primari (blu, giallo, rosso, bianco, nero), eppure la loro combinazione produce più tonalità di quelle che possono essere viste._
_Non ci sono più di cinque sapori fondamentali (acido, aspro, salato, dolce, amaro) eppure la loro combinazione produce più fragranze di quelle che possono essere assaporate._
_In battaglia non ci sono che più di due metodi d’attacco: il diretto e l’indiretto; eppure questi due, in combinazione, danno luogo a una serie infinita di manovre._
_Sun Tzu, L’arte della guerra_

Fuori i fascisti da Saronno [pdf – 623K b]

http://www.informa-azione.info/files/Fasci%20merde.pdf