Apprendiamo che un nuovo Rabél è stato occupato in Corso Giulio Cesare angolo Lungo Dora Agrigento.
L’invito diffuso è quello di accorrere, festeggiare e partecipare al nuovo spazio liberato.
Torino – Nuovo sgombero del Rabél [aggiornato]
AGGIORNAMENTO – La nuova occuazione del Rabél è stata rapidamente interrotta da un nuovo intervento sbirresco.
Intorno alle 13.00 di martedì 3 giugno, in una giornata contraddistinta dall’operazione repressiva contro la resistenza agli sfratti e la conflittualità nei quartieri, polizia e carabinieri hanno iniziato le operazioni di sgombero.
Lunedì 2 giugno 2014 – A meno di una settimana dallo sgombero, lo spazio del Rabél viene nuovamente liberato e torna a vivere. Riaprono le porte e riprendono le iniziative, a presto i nuovi appuntamenti in programma.
Lo Spazio Anarchico Libreria Bar Rabél è sempre in via Gaudenzio Ferrari angolo via Riberi, dietro la Mole, neh.
Torino – Operazione repressiva: misure cautelari e sbirri dentro Asilo Occupato e via Lanino [AGGIORNAMENTO e PRECISAZIONI]
Dalle prime ore della mattina di oggi, 3 giugno 2014, è scattata un’operazione repressiva orchestrata dalla pm Pedrotta e dal pm “frammassone” Rinaudo, contro diverse realtà conflittuali anarchiche e antiautoritarie. Digos e carabinieri hanno effettuato 25 perquisizioni a Torino e in Piemonte, tra cui quelle dell’Asilo Occupato e dell’occupazione abitativa di via Lanino, oltre alla notifica e all’esecuzione di diverse misure cautelari: 11 in carcere, 6 ai domiciliari, 4 obblighi di dimora, 4 divieti di dimora, 4 obblighi di firma. Vi sarebbero complessivamente 111 indagati e i reati contestati vanno dal “sequestro di persona” (per aver accerchiato un ufficiale giudiziario durante uno sfratto?) all’estorsione (per avergli chiesto di estrarre dalla fondina e consegnare la propria penna?)… passando per “danneggiamento”, “resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale”, “minacce” e “occupazione di edifici”; la scelta strategica degli inquisitori non prevede l’utilizzo di strumenti quali i reati associativi, bensì il “concorso” nella commissione dei suddetti reati.
Fondamentalmente un’inchiesta imbastita con la pretesa di compiacere i grandi poteri della città: palazzinari, banchieri, cementificatori e Partito Democratico, che notoriamente a Torino si sovrappongono e si miscelano senza soluzione di continuità.
Le accuse mosse contro compagne e compagni riguarderebbero principalmente le pratiche di resistenza agli sfratti (dai picchetti all’occupazione della sede degli ufficiali giudiziari), i cortei spontanei e gli attacchi alle sedi del Pd degli ultimi mesi, nel tentativo di sedare a colpi di misure cautelari chi, in diversi quartieri cittadini, sta promuovendo l’autorganizzazione di sfruttati e sfrattati nella riappropriazione di spazi abitativi, nella lotta contro la gentrification, contro la speculazione edilizia e contro i soggetti politici e finanziari che saccheggiano ovunque le nostre esistenze.
Aggiornamento: dopo ore di resistenza sul tetto gli sbirri lasciano l’Asilo Occupato e anche via Lanino resta in mano agli occupanti e alle famiglie che la abitano.
L’invito è quello di passare in via Alessandria 12 per contribuire a sistemare la devastazione lasciata dai servi in divisa.
ASSEMBLEA APERTA ALLE 17.30 ALL’ASILO OCCUPATO – a seguire cena benefit arrestati e indagati
CONSULTA GLI INDIRIZZI PER SCRIVERE AI COMPAGNI E ALLE COMPAGNE IN CARCERE
http://www.informa-azione.info/torino_operazione_repressiva_misure_cautelari_e_sbirri_dentro_asilo_occupato_e_via_lanino
Torino – Sgomberato il Rabél
28 maggio 2014 – Dopo il fallito tentativo della scorsa settimana, il Rabél è nuovamente sotto attacco. Poco dopo le 5 del mattino le forze della questura fanno irruzione nella struttura e bloccano molte delle vie di accesso alla zona universitaria in cui sorge la nuova occupazione: un po’ di esibizionismo muscolare militar-repressivo. Nonostante il meschino tentativo, gli/le occupanti riescono a raggiungere il tetto dove resisteranno fino a pomeriggio inoltrato, quando un’acquazzone con grandinata renderà impossibile la permanenza sulle tegole.
Contemporaneamente anche a Bologna veniva sgomberato lo studentato Taksim.
Ascolte le dirette su Radio Blackout
Seguiranno aggiornamenti e iniziative