Gorizia, 8.1.16, aggiornamenti dal carcere

fuoco-alle-carceri-r-203x300

Da triesteprima.it (8 gennaio 2016) giungono alcune informazioni sulla situazione inerente la sanità nel carcere di Gorizia: lo scorso anno tale assistenza veniva erogata da due infermieri assunti in convenzione (come lo sono i 2 medici che attualmente lavorano lì) per 50 ore settimanali, ma la convenzione è venuta a scadere lo scorso 31 dicembre. Dal 1° gennaio 2016 l’A.A.S. 2 Bassa Friulana-Isontina ha incaricato il distretto Alto Isontino di occuparsi dell’assistenza infermieristica presso le carceri di via Barzellini di Gorizia, come da decreto del ministero del 2008 che dispone il passaggio di tale assistenza alle aziende sanitarie.

Nel carcere attualmente sono autorizzate 8 infermiere che ruoteranno tutto il mese, sabato e festivi compresi e, visto che non vi sono protocolli di lavoro, tutto è basato sulla buona volontà delle infermiere. Dal vertice aziendale è giunto l’ordine di servizio e il trasferimento di 2 infermieri al servizio nei prossimi giorni per potenziare il personale, che però dovranno essere addestrati nei prossimi 2 mesi al nuovo tipo di lavoro.
Questi dati si riportano semplicemnete perché si ritiene preziosa ogni informazione che riguardi quello che succede dietro quella che vorrebbero fosse una barriera del silenzio, le mura di un lager, non certo perché si pensi che se le condizioni di assistenza sanitaria all’interno delle prigioni fossero migliori o se le galere fossero anche d’oro allora andrebbero bene e ci si potrebbe dire siddisfatti.
Non ci si potrà dire soddisfatti finché esisterà anche solo una barriera, una catena, una guardia.
E come sempre: Fuoco alle galere!
Non è una vana speranza, non è un “voglio ma non posso”, ma una realtà, qui e ora, nel fuoco di ogni rivolta, in ogni C.I.E. in fiamme, in ogni dito mozzato a un secondino, in ogni auto di una guardia incendiata.

http://alcunianarchiciudinesi.noblogs.org/post/2016/01/08/gorizia-8-1-16-aggiornamenti-dal-carcere/