Gorizia, 11.1.16, ancora aggiornamenti dal carcere

 

 

libertasSi apprende dal pattume mediatico di regime (“Il Piccolo” online, 11 gennaio 2016) che la senatrice Laura Fasiolo, amica dei secondini, dopo aver visitato la galera di Gorizia, in via Barzellini, si lagna con il ministro Orlando dell’impianto di video-sorveglianza obsoleto. Inoltre si apprende che gli spazi sono angusti e i servizi carenti. Pare che Orlando e il sottosegretario Cosimo Ferra si stiano muovendo per riattivare quella che chiamano “riqualificazione”, cioè più video-sorvgelianza, a fianco di qualche contentino tipo servizi e spazi.

I lavori attualmente sono fermi: la ristrutturazione degli spazi che ospiteranno gli uffici amministrativi è stata completata con i lavori del primo lotto, ma manca il cablaggio, senza il quale gli uffici stessi non possono essere trasferiti. Di conseguenza, le condizioni lavorative del personale continuano ad essere disagevoli e precarie, riferisce la Fasiolo. Non possiamo che rallegrarcene. Il “parco macchine” necessario alla video-sorveglianza è, in parte, a quanto viene riferito dai media, non funzionante.
Il carcere ospita meno di 40 detenuti, a cui va tutta la nostra solidarietà. Alcuni detenuti sono stati trasferiti nella parte già ristrutturata. Vi è un unico calcetto, nessun tavolo per giocare a ping pong viene autorizzato, e i giornali sono vietati dal regolamento, così come pure l’uso di Internet.
La politicante strilla anche perché venga aumentato il numero degli aguzzini di quella prigione, che attualmente sono in 39.
Poi si parla delle solite stronzate come rieducazione, risocializzazione e inserimento lavorativo.
Tutte cose che ci provocano nausea.
Guerra alla vostra morale e alla legge! Lunga vita ai briganti!

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