[Cesena] Iniziativa contro fogli di via e repressione delle lotte

pabfbanner

SOLIDALI CON CHI LOTTA -⁠ I FOGLI DI VIA SOLO A CHI SFRUTTA!

SABATO 6 FEBBARIO ORE 17:00
INCONTRO PUBBLICO A CESENA SULLA REPRESSIONE DELLE LOTTE
PRESSO IL CIRCOLO “MAGAZZINO PARALLELO”, VIA GENOVA 70 (accanto v. Cavalcavia).
CON LA PRESENZA DI UN AVVOCATO SULLA QUESTIONE “FOGLI DI VIA”.
A SEGUIRE SERATA CONVIVIALE SOLIDALE, CON UNO SPETTACOLO DI ROBERTO MERCADINI E CONCERTO CON OFELIA.

Da mesi un gruppo di lavoratori di Stemi Logistica occupati presso il cantiere Artoni di Pievesestina (Cesena) sta lottando per ottenere il reintegro dopo il licenziamento in agosto di 28 di loro, per aver avanzato diritti. Con scioperi, presidi e picchetti all’esterno delle aziende clienti di Stemi, questi lavoratori stanno portando avanti una dura vertenza che li vede mettersi in gioco direttamente.
Nel frattempo, a dicembre, sono arrivate una decina di procedure per l’attivazione della misura del “foglio di via” dal comune di Cesena contro attivisti sindacali, militanti del PCL Romagna e dello Spazio Libertario “Sole e Baleno” di Cesena e semplici solidali. La “colpa” di queste persone: essere stati presenti a picchetti davanti alle società clienti di Stemi per dare la propria solidarietà a dei lavoratori senza stipendio da agosto.
Queste misure intendono, in modo evidente, colpire la solidarietà portata da più parti a questi lavoratori. Ancora una volta il Questore di Forlì ricorre a questi mezzucci per spezzare le lotte. Un Questore col pallino dei fogli di via: da quando è arrivato ha cominciato a distribuirli a chiunque faccia attività politica sul territorio, dall’area libertaria agli antifascisti, passando ora ai lavoratori in lotta e ai loro solidali.
Di fronte a questo stillicidio continuo è impensabile non prendere una posizione precisa: quando è in pericolo la libertà di alcuni è in gioco la libertà di tutti!

•Diciamo basta alla repressione sistematica nei confronti delle lotte sociali in questa provincia e a misure già in uso nel regime fascista che possono colpire tutti e tutte, in ogni momento!
•Ci schieriamo al fianco di coloro che hanno subito queste intimidazioni e coi lavoratori in lotta contro lo sfruttamento padronale!

COMITATO CONTRO LA REPRESSIONE DELLE LOTTE FORLÌ-⁠CESENA

 

Cesena – Repressione e fogli di via contro lavoratori in lotta e solidali

REPRESSIONE E FOGLI DI VIA A CESENA

Da svariati mesi un gruppo di lavoratori di Stemi Logistica presso il cantiere Artoni di Pievesestina (Cesena), per la maggior parte immigrati con permesso di soggiorno a rischio, lotta duramente per ottenere il reintegro dopo 28 licenziamenti avvenuti a seguito della richiesta di migliori condizioni lavorative. Attraverso scioperi, presidi permanenti, picchetti all’esterno di Artoni e delle altre aziende clienti di Stemi, questi lavoratori portano avanti una dura vertenza che li vede mettersi in gioco in prima persona.
Ben presto una rete di appoggio di attivisti e solidali di varia estrazione inizia a stringersi attorno ai lavoratori in lotta (alcuni dei quali arriveranno addirittura ad intraprendere uno sciopero della fame nei giorni prima di natale) attraverso la partecipazione ai picchetti, il supporto alle varie iniziative in giro per la città, la controinformazione generalizzata. Ovviamente pulsioni di questo tipo non possono essere tollerate dai paladini della pace sociale, difensori di una città salotto fatta di consumismo sfrenato e catene di montaggio, motivo per cui, a ridosso delle festività natalizie, vengono inoltrate una dozzina di procedure per l’attivazione della misura di foglio di via dal territorio di Cesena contro delegati sindacali ed attivisti solidali. Due di questi provvedimenti raggiungono anche un compagno e una compagna da anni attivi nella gestione delle iniziative dello spazio libertario “Sole e Baleno”.
Non c’è che dire, in Romagna (così come in altre regioni d’Italia) lo strumento del foglio di via finalizzato a reprimere le lotte, attraverso il tentativo di spezzare i legami di complicità ribelle su base territoriale, sembra essere diventato una vera e propria istituzione. Ce ne eravamo accorti già nel 2012, quando la questura di Ravenna aveva messo al bando un nutrito numero di compagni e compagne, a seguito di una manifestazione spontanea in risposta all’omicidio di un ragazzo avvenuto per mano di servi in divisa dal grilletto facile. E ce lo ricordiamo a Forlì ogni volta che anarchici/che e antifascisti/e, alzando la testa e scendendo in piazza con maggiore determinazione, vedono fioccare ormai puntualmente provvedimenti di allontanamento dalla città, quando non addirittura dall’intera provincia.
Questa volta è accaduto a Cesena.
Cambia l’ambientazione, ma il copione è già visto, infatti è dalla stessa questura (unica per Forlì e Cesena) e dallo stesso questore, Salvatore Sanna, che negli ultimi anni partono sistematicamente queste vigliacche misure intimidatorie. Ma qualcosa di nuovo bolle in pentola. A partire dall’insolita eterogeneità dei destinatari del provvedimento, a testimonianza della chiara volontà di attaccare in maniera trasversale chiunque sia disposto a portare la propria solidarietà incondizionata in un contesto di conflittualità aperta. Fino ad arrivare al fatto che alcuni dei compagni colpiti dal provvedimento risultino residenti all’interno della provincia, condizione che nei precedenti casi avrebbe fatto ripiegare la questura sulla formula dell’avviso orale.
Detto ciò, poco ci importano le losche macchinazioni di questi spregevoli personaggi.
Quando è in pericolo la libertà di alcuni è in gioco la libertà di tutti.
Dichiariamo guerra a chi attua una repressione sistematica nei confronti delle lotte sociali in Romagna ed ovunque, rispondendo colpo su colpo a queste misure autoritarie e liberticide che possono colpire chiunque in ogni momento.
Le nostre voci continueranno a rompere il silenzio e l’indifferenza nelle piazze e nelle strade, la nostra passione per la libertà è più forte di ogni divieto!

anarchiche e anarchici in Romagna

 

in merito alle procedure per i fogli di via da Cesena…

Da lunghi mesi un gruppo di lavoratori di Stemi Logistica (che fa parte
del Consorzio Carisma) occupati presso il cantiere Artoni di
Pievesestina (Cesena) sta lottando per ottenere il reintegro dopo che 28
di loro sono stati licenziati ad inizio estate per aver avanzato
richieste migliorative del loro ambiente di lavoro e per essere per la
maggior parte tesserati del sindacato ADL Cobas.
Con scioperi, presidi, picchetti all’esterno di Artoni e delle altre
aziende clienti di Stemi, questi lavoratori stanno portando avanti una
dura vertenza che li vede mettersi in gioco direttamente.
Ad oggi, le richieste di questi lavoratori non sono state ancora
soddisfatte. Anzi, in questi giorni di festività natalizie hanno dovuto
organizzare un presidio permanente in piazza del Duomo a Cesena per
ottenere il pagamento delle tredicesime a loro spettanti che l’azienda
ancora non aveva liquidato. Solamente alla vigilia di Natale, forse in
uno slancio di buonismo natalizio (ma molto più probabilmente per la
lotta dei lavoratori che avevano iniziato uno sciopero della fame)
l’azienda si è decisa a concedere gli stipendi arretrati. Lo sciopero
della fame intanto è stato sospeso mentre continua ad oltranza per tutto
il periodo delle festività il presidio in piazza Duomo a Cesena per
ottenere il reintegro.
Nel frattempo sono arrivate come regalo di Natale una dozzina di
procedure per l’attivazione della misura di foglio di via dal territorio
di Cesena contro delegati sindacali dell’Adl Cobas, nonché contro
attivisti e solidali che avevano partecipato o anche solo presenziato
alle iniziative dei lavoratori in lotta. Due di queste procedure sono
arrivate anche a due compagni attivi da anni nella gestione e nelle
iniziative dello Spazio Libertario “Sole e Baleno” di Cesena, che il 30
ottobre scorso, in occasione dello sciopero nazionale della logistica,
sapendo del picchetto sindacale davanti alla società “Centrale Adriatica
Soc. Coop” (cliente di Stemi) erano passati a dare la propria
solidarietà ai lavoratori della Stemi-Artoni. É bastato questo per
essere denunciati dalla Digos per il reato di violenza aggravata nei
confronti dell’azienda (denuncia tra l’altro non ancora notificata ai
compagni) e essere proposti per il foglio di via. Due compagni – una
compagna ed un compagno – che abitano in provincia di FC e che a Cesena
hanno sempre fatto attività politica e culturale e che certo non hanno
intenzione di abbandonare le loro attività e il loro
spazio perché un questore in pieno delirio di onnipotenza ha deciso
così.
Queste misure intendono colpire, in modo evidente ed anche vigliacco, la
solidarietà portata da più parti a questi lavoratori ed è vergognoso che
ancora una volta la Questura di Forlì e soprattutto il questore,
Salvatore Sanna, ricorra a questi mezzucci per ridurre al silenzio ogni
voce minimamente dissonante. Un questore col pallino dei fogli di via,
dato che da quando è arrivato a Forlì ha cominciato a distribuirli come
caramelle a quanti fanno attività politica sul territorio provinciale,
dagli anarchici agli antifascisti, passando per i lavoratori in lotta e
le loro organizzazioni sindacali.
Di fronte a questo stillicidio continuo è impensabile non prendere una
posizione precisa. Quando è in pericolo la libertà di alcuni è in gioco
la libertà di tutti. Occorre far sentire chiara la propria voce: diciamo
basta ad una repressione sistematica nei confronti delle lotte sociali
in questa provincia; diciamo basta a misure che sono intrinsecamente
fasciste e che possono colpire tutti, in ogni momento.
Come Spazio Libertario “Sole e Baleno” di Cesena, e come altri gruppi
solidali hanno fatto in questi giorni, ci schieriamo a fianco di tutti
coloro che hanno subito queste misure preventive di polizia, così come
ci schieriamo coi lavoratori della Stemi-Artoni in lotta contro lo
sfruttamento padronale.
Con una promessa: chi tenta di spezzare le lotte e i rapporti solidali
con denunce e fogli di via non l’avrà mai vinta!

Spazio Libertario “Sole e Baleno”
sobb. Valzania 27 Cesena (FC)
www.spazio-solebaleno.noblogs.org