Modena | Repressione – Fascisti e polizia: i soliti servi dei padroni

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FASCISTI E POLIZIA I SOLITI SERVI DEI PADRONI

In un gioco di copertura Lega Nord e addirittura Forza Nuova organizzano comizi in centro, fiaccolate, pseudo-ronde per la sicurezza, incitano all’odio razziale e all’omofobia; in pieno accordo con i poteri forti, con i politici democratici, con i ricchi industriali, remano a favore della guerra, la guerra dei poveri contro i poveri; chiedete al nonno chi sono costoro, com’è andata con Mussolini in Russia, o chiedete alla mamma se si ricorda della strage di Bologna…

Mentre questo accade sotto lo sguardo schifato di tanti modenesi, il più fedele alleato delle destre, la Questura, nell’arco di 10 giorni intimorisce, espelle, reprime, arresta gli antifascisti:

  • 2 compagni vengono allontanati dalla città perché raggiunti da “fogli di via” ordinati dal questore: la loro colpa è quella di attaccare manifesti il cui contenuto antifascista poteva turbare l’ordine pubblico.
  • 2 antifascisti vengono arrestati dopo la provocazione di una pattuglia della polizia che voleva far irruzione in alcuni appartamenti popolari occupati.
  • 26 antifascisti vengono raggiunti da “decreti penali di condanna” (per un totale di 70.000 euro) per aver manifestato,senza “autorizzazioni”, la loro solidarietà  ad Emilio, compagno cremonese brutalmente ferito dopo un agguato sortito da neofascisti.
  • 13 militanti comunisti vengono condannati all’obbligo di firma giornaliero in questura, dopo una manifestazione contro ACER e le sue infami politiche sul problema abitativo.
  • Da 7 mesi i nostri compagni Tommi, Pippo ed Andre sono agli arresti domiciliari con l’accusa di aver sabotato un sede neofascista nel parmense.

In un mondo in cui gli unici interessi che verranno mai difesi sono quelli delle banche e dei grandi gruppi industriali è normale che per garantire la loro incolumità i poliziotti vengano eretti a paladini dell’ordine ed ai fascisti venga restituita legittimità politica.

Il ruolo scelto da fascisti e poliziotti nella Storia è quello dei cani da guardia dei padroni, pronti a difendere i privilegi dei ricchi contro ogni istanza di giustizia sociale e libertà.

Non ci stupiamo quindi se in momenti in cui la tensione sociale è in aumento e le contraddizioni della farsa democratica emergono in superficie, repressione e fascisti vengono riciclati per indebolire  il “movimento antagonista” e rivoluzionario.

Come antifascisti abbiamo scelto ormai da tempo il lato della barricata su cui schierarci, contro ogni arroganza ed ingiustizia per la libertà senza compromessi.

A tutte le donne e agli uomini che sopravvivono al quotidiano, che vedono nella nostra società il problema e non la soluzione, ricordiamo che in questo mondo nessuno regala mai niente!
Il cambiamento è possibile ma richiede che la loro presa di coscienza passi senza perder tempo attraverso le azioni!

I lavoratori in lotta che bloccano la produzione delle fabbriche che li sfruttano, gli immigrati che bruciano i lager in cui sono rinchiusi, i giovani  che lanciano pietre e petardi contro i comizi dei fascisti ed ai gipponi della polizia che li proteggono… tutti loro dimostrano che la necessità del cambiamento non può aspettare!

La nostra città, Modena, ha una gloriosa storia di resistenza alle spalle: anni di lotte contadine ed operaie, le prime formazioni partigiane GAP, la liberazione dai fascisti, la lotta alle fonderie, lo schifo provato per i militari che occupano il Palazzo Ducale, il Centro di Identificazione ed Espulsione devastato dagli stessi detenuti…

SULL’ESEMPIO DI CIO’ CHE E’ STATO, CONTINUIAMO SU QUESTA VIA!

ANARCHICI ED ANTIFASCISTI MODENESI