Aggiornamenti su Ilya Romanov, maggio 2016
I compagni di Croce Nera Mosca ci fanno sapere che Ilya Romanov, nonostante le pressioni dell’amministrazione penintenziaria, sta bene fisicamente, e che il suo morale è alto.
Recentemente ha subito 14 giorni di isolamento e altre restrizioni amministrative solo per il fatto di essere stato considerato “terrorista” durante il processo per il fallito attentato contro il centro di reclutamento dell’esercito russo. Questa accusa secondo chi dirige il penintenziario gli dà il nulla osta per far sì che Ilya subisca indiscriminatamente delle pressioni. Allo stesso tempo i compagni ci dicono che nessuna violenza fisica è stata fatta a suo danno.
È stato preso un avvocato di una cittadina vicina al carcere in modo tale da seguire con più costanza Ilya e per evitare spese economiche troppo onerose per i compagni.
Con i tempi di invio e ricezione degli scritti e delle loro traduzioni dal russo, faremo girare degli scritti di Ilya in italiano.
Riguardo alla cassa di solidarietà faremo avere al più presto notizie a compagni e compagne.
Anarchici ed anarchiche di Trento e Rovereto