Il giardinaggio è un lavoro che sporca molto. Non siate avari e non abbiate paura di “sprecare” un sacco di vestiti, indossate un set completo di vestiti di cui poi vi potrete sbarazzare. Uno specialista forense può risalire a dove siete stati dalle tracce di terra o sporco che rimangono sui vestiti. Inoltre sulle superfici morbide come terra e fango le scarpe lasciano impronte che possono essere ricondotte ad un particolare paio di scarpe. Quindi buttate anche le scarpe dopo il lavoro o abbiate l’accortezza di coprirle con dei calzini.
Dedicarsi al giardinaggio dopo che una zona è stata irrorata con Round Up o con altri erbicidi tossici può provocare gravi danni alla salute – guanti, mascherine mediche ed altre protezioni potrebbero essere necessarie.
Il momento migliore per andare
Il momento migliore per il giardiniere timido è, ovviamente, la notte; quelle senza luna sono da preferirsi a quelle con la luna piena. Avete due possibilità: al mattino presto non ci sarà nessuno ma dovete tenere a mente la durata del lavoro per non essere sorpresi dalla luce, nelle prime ore della sera avrete il vantaggio di potervi muovere senza destare troppi sospetti. Le zone che ci interessano sono spesso molto frequentate nelle prime ore del mattino, molti agricoltori cominciano ad uscire fuori anche all’alba. Se avete torce copritele con un nastro adesivo rosso per renderle meno visibili da una certa distanza. Tenete a mente che la pioggia fornisce una buona protezione rendendo più difficile l’essere visti o uditi. La sicurezza della scelta è imperativa. Assicuratevi che il posto sia quello giusto. Nei posti delle università o delle ditte biotech ci potrebbero anche essere guardie, cani o sistemi di sicurezza: la prudenza vi farà rimanere liberi!
Come localizzare il vostro raccolto
Il momento in cui compite il sabotaggio è importante per creare un vero danno economico e alla ricerca. Agire troppo presto può consentire al nemico di ripiantare, farlo troppo tardi può voler dire fare la falciatura per loro. Falciare prima della fioritura previene che geni mutati si possano espandere tra il polline, e in questo periodo i nuovi semi non sono ancona sviluppati. Non bisogna limitarsi ad una sola parte, l’intera pianta deve essere distrutta. Per riconoscere il campo transgenico non affidatevi solo alla ricerca di cartelli di segnalazione, che spesso vengono posti solo alla fine della sperimentazione o non vengono messi per niente. I lotti sperimentali spesso sono recintati e hanno una evidente distanza dalle altre colture.
Gli attrezzi del giardiniere
Gli attrezzi che si possono usare per queste operazioni variano ma in alcuni casi potrete fare un buon lavoro senza alcun attrezzo.
Un buon paio di robusti guanti da lavoro può essere sufficiente. In alcuni casi sono state danneggiate coltivazioni rotolandocisi sopra. Altri tipi di esperimenti sono impossibili da bloccare senza strumenti adeguati (pensate agli alberi G.M.). I principali attrezzi usati in queste occasioni sono falci, seghe, machete, zappe, cesoie ed altro, molto dipende dai gusti e dalle competenze personali.
Cercate di essere più semplici possibile, siate creativi e se possibile esercitatevi prima di passare ad un lavoro serio. Un paio di tronchesi fanno sempre comodo per penetrare attraverso reti o nelle serre.
Nelle serre di vetro si può penetrare anche rompendo un vetro, dopo averlo assicurato con del nastro adesivo in modo che non si crei baccano con i frammenti che cadono. Le serre di plastica possono essere tagliate con un coltello ben affilato.
Un altro strumento per certi tipi di campi è una tavola di legno con fori da entrambe le estremità dai quali è fatta passare una corda. La tavola è messa sul terreno ed il giardiniere vi pone sopra un piede, regolando la corda ad un’altezza appropriata sul torace. Così facendo si cammina nel seminato schiacciando la coltura senza doversi piegare o inginocchiare, cosa che è molto faticosa. Qualsiasi oggetto usiate assicuratevi che non abbia le vostre impronte digitali sopra, nel caso lo dovreste abbandonare sul posto. Per eliminare le impronte la cosa migliore è un lavaggio in acqua calda e sapone, ma se c’è un emergenza può funzionare anche una vigorosa passata con uno straccio umido.
Entrare e uscire
L’entrata e l’uscita dal sito prescelto sono forse le cose più rischiose di tutta l’escursione notturna. Se usate un veicolo parcheggiatelo ad una certa distanza, cercate sempre di avere una buona scusa per giustificare la vostra presenza in un luogo, meglio ancora è usare la tecnica di lasciare i giardinieri sul posto e tornare a prenderti a lavoro finito.
Una cosa del genere risulta più pericolosa in una zona densamente abitata che in una area turale. Quando state aspettando ai lati della strada per la macchina che deve venire a prendervi è quasi impossibile capire che veicolo è quello che vi viene incontro a causa dei fari. Una tecnica è quella di lasciare una sorta di segnale nel posto prescelto come una busta di spazzatura prelevata da un cassonetto (o qualcosa del genere). Quando l’autista passa, se il segnale è stato tolto, saprà che il gruppo sta attendendo proprio lì e si fermerà senza bisogno che gli altri escano prima del necessario. Un altro metodo è quello di fare segnali con i fari ma è applicabile solo in zone deserte. Alcuni giardinieri usano anche comunicare via radio (anche per questo equipaggiamento valgono le stesse regole che per il resto: niente impronte, rimuovete il numero di serie o altri segni che possono ricondurre al luogo dell’acquisto).
Cosa fare sul posto
Molti posti possono essere fatti abbastanza bene da due o quattro giardinieri e il lavoro può durare da un’ora a tutta la notte. Per posti più estesi c’è bisogno di un gran numero di persone, ma più aumenta il numero più è facile essere notati.
Lo scopo è distruggere le piante. Questo può essere fatto tagliandole proprio dove escono dalla terra o sradicandole. In un caso in Inghilterra delle barbabietole da zucchero furono sradicate e lasciate a giacere sul campo, il gestore del sito sperimentale poté ripiantarle e fu necessaria un’altra azione per raggiungere lo scopo. Ricordate che i campi sperimentali sono appunto degli esperimenti con il nostro futuro, basterà per invalidarli distruggere dal 50% al 75% della superficie. Importante è anche la distruzione o l’asportazione di ogni targhetta, informazione o serie di dati rinvenuta sul posto. Anche spargere semi di piante non modificate potrà rovinare il test. Un’azione astuta è quella di arrivare sul posto nella stagione di semina e spargere semi “tradizionali” facendo in modo che nessun se ne accorga. Un mese dopo, quando le vostre piante saranno cresciute all’interno dei sito sperimentale insieme con quelle modificate, con un comunicato rendete pubblica la cosa e la prova sarà inaffidabile. Non dimenticate le serre e tutti i sistemi di irrigazione, gruppi come “Reclaim the Seeds” e “Future Farmers” hanno sabotato migliaia di dollari di attrezzature di questo tipo in differenti azioni.
Infine se avete accesso ad archivi o a computer potete togliere i dati agli sperimentatori e cominciare le vostre ricerche.
[Da “Terra Selvaggia” n. 5, luglio 1999]