Tag Archives: 1917

I VAGABONDI DELLO SPIRITO

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Sotto il nome di vagabondi – dice lo Stirner – si potrebbero riunire tutti coloro che il buon borghese considera per sospetti, ostili, e “pericolosi”. Qualunque vagabondaggio, d’altronde, spiace alla borghesia; ed esistono pure i vagabondi dello spirito i quali, sentendosi soffocare sotto il tetto che accoglieva i loro padri
, vanno a cercare più lontano maggior spazio e più luce. Invece di rimanere rincantucciati nell’antro familiare a smuovere le ceneri d’una opinione moderata, invece di accettare per verità indiscutibili ciò che ha cercato sollievo e conforto a tante generazioni, essi sorpassano la barriera che chiude il campo paterno e, per il cammino della critica, vanno ove li conduce la loro indomabile curiosità del dubbio. Questi vagabondi stravaganti appartengono essi pure alla classe degli irrequieti volubili, instabili, formata dal proletariato; e quando lasciano supporre la loro mancanza di domicilio morale, vengono chiamati “turbolenti”, “teste calde”, “esaltati”…
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La caduta degli idoli

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Aldo Wjollo

L’anima umana sarà sempre un quesito irrisolubile.
L’uomo nel corso dei secoli si era costruito pazientemente, faticosamente e dolorando molti e pesanti altari. Su ogni altare poi volle mettere un idolo incoronandolo di bellezza e di scienza, di lavoro e di arte, perché gli facesse la vita bella e gli desse la gioia.
Idoli che invece fecero vile l’uomo, idoli che lo fecero deviare dalla via luminosa che lo doveva condurre alla gioia, alla bellezza, alla vita sana del piacere. Idoli che vollero le loro vittime, ancor calde e fumanti, idoli sanguinari che, insaziabili, vollero essere soddisfatti.
L’amore pel prossimo: che dal biondo Cristo in poi ha avvelenato l’animo dell’uomo come l’acido più potente.
La Famiglia: che al suo culto ha incatenato l’uomo colle catene infrangibili del dovere e dell’onore.
La Pietà: che fece dell’uomo destinato ad essere un dio, l’essere il più vile e il più debole.
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LOS DOS OCTUBRES

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Piotr Archinov
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La La revolución, obrera y campesina, victoriosa de 1917 quedó legalmente establecida en la agenda bolchevique como la Revolución de Octubre. Hay una sana verdad en esto, pero no resulta enteramente exacto. En octubre de 1917 los obreros y campesinos de Rusia superaron un obstáculo colosal para el desarrollo de la revolución. Abolieron el poder nominal de la clase capitalista, pero antes de aquello alcanzaron algo de igual importancia revolucionaria o quizás algo aún más fundamental. Al tomar el poder económico de la clase capitalista y la tierra de manos de los terratenientes en el campo, ellos conquistaron el derecho al trabajo libre y sin supervisores en las ciudades, sino el control total de las industrias. Consecuentemente, fue antes de Octubre que los trabajadores revolucionarios destruyeron las bases del capitalismo. Todo lo que quedó fue la superestructura.
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Wildflowers

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Preamble

Even throughout the endless, barren lands of the bleak deserts flowers bloom. Flowers that put out a sinful perfume and the make the very hands of those who pick them bleed, but that still have their own splendid history of joy, sorrow and love. I repeat, they are strange, wild flowers that arise from the nothing that creates. They were fertilized by the sun and then cruelly battered by the storm, thus!

These flowers are thoughts that sprouted in the deep and meditative solitude of my mind, while outside in the world that is no longer mine, madness rages furiously, lashed by the electrifying fire of lightning that strikes relentlessly.

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La Caduta degli Idoli

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L’anima umana sarà sempre un quesito irrisolubile.
L’uomo nel corso dei secoli si era costruito pazientemente, faticosamente e dolorando molti e pesanti altari. Su ogni altare poi volle mettere un idolo incoronandolo di bellezza e di scienza, di lavoro e di arte, perché gli facesse la vita bella e gli desse la gioia.
Idoli che invece fecero vile l’uomo, idoli che lo fecero d

eviare dalla via luminosa che lo doveva condurre alla gioia, alla bellezza, alla vita sana del piacere. Idoli che vollero le loro vittime, ancor calde e fumanti, idoli sanguinari che, insaziabili, vollero essere soddisfatti.

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