Envía el respaldo de tu grupo al llamamiento contra las maniobras «Trident Juncture 2015» a mambru[ARROBA]nodo50.org
La Guerra empieza aquí. Parémosla aquí.
Este miércoles 21 de octubre, con motivo del inicio de la fase real de las maniobras de la OTAN «Trident Juncture 2015» se distribuirá a los medios el llamamiento a la acción contra las maniobras que respalda la Red Antimilitarista Europea.
Continue reading Apoya el rechazo a la militarización, la guerra y la OTAN
Siamo in guerra. No, non ce lo siamo dimenticati. Cerchiamo, nei limiti delle nostre mancanze e delle nostre possibilità, di mantenere l’attenzione su quanto accade in un mondo che viene spinto velocemente verso la catastrofe. Rispetto ai conflitti cosiddetti ” asimmetrici” che hanno insanguinato e continuano ad insanguinare il pianeta da più di un ventennio, negli ultimi anni c’è stata buttata in faccia una vecchia e terribile verità, che ci avevano voluto far credere come scomparsa dopo la fine della guerra fredda: e cioè quella del conflitto fra stati, con tutto quello che questo comporta. Per lor signori la ” torta” da spartirsi è terminata: le prossime guerre sono e saranno conflitti che mescolano le forme della guerra civile, quelle delle forme controinsurrezionali, quelle combattute ” per procura”, con quelle dello scontro fra medie e grandi potenze per la spartizione delle risorse e delle sfere d’influenza: quanto sta avvenendo in Ucraina ne è un esempio emblematico.
Continue reading L’università di Trento all’avanguardia nello sviluppo delle armi del futuro: i metamateriali
https://nobordersard.wordpress.com/
CAMPEGGIO ANTIMILITARISTA DI LOTTA – DINTORNI DI CAGLIARI
9-10-11 OTTOBRE 2015
Dalla mobilitazione contro il poligono di Capo Frasca del 13 settembre 2014, le iniziative e le azioni dirette contro la presenza militare in Sardegna si sono moltiplicate e diversificate per provare ad inceppare il meccanismo della guerra.
Tagli delle reti, rallentamento dei mezzi e blocco delle esercitazioni hanno tolto la “necessaria serenità” allo svolgimento delle attività militari.
Forti di questa esperienza e sulla scia del corteo dell’11 giugno 2015 a Decimomannu, come Rete No Basi né qui né altrove abbiamo deciso di indire per il secondo fine settimana di ottobre un campeggio di lotta antimilitarista.
Continue reading CAMPEGGIO ANTIMILITARISTA A CAGLIARI – news!!!PROGRAMMA!!!
In the night of September 14, 2015 a convoi of military vehicles waiting on the rails of the main trainstation
in Ingolstadt was attacked. Amongst other things activists decorated the vehicles with paint and also attack while striking weapons were employed.
„What we destroy, can’t inflict any harm elsewhere!“
Revolutionary Cell Ingolstadt
Neuf véhicules de l’armée incendiés à Hinwil (ZH)
ats / 27.09.2015 13h14
Neuf véhicules de l’armée ont été incendiés dimanche vers 03h00 à Hinwil (ZH). Quatorze autres ont pu être mis en sécurité par les pompiers, a indiqué la police cantonale, qui évoque un acte criminel. Les dégâts se montent à plusieurs centaines de milliers de francs.
L’incident s’est déroulé sur une base logistique de l’armée. Lorsque les pompiers sont arrivés, plusieurs véhicules étaient déjà la proie des flammes. Personne n’a été blessé. Un appel aux témoins a été lancé.
http://cettesemaine.info/breves/spip.php?article1203&lang=fr
Un secolo fa il governo italiano annunciava il suo ingresso nella Prima Guerra Mondiale. In occasione di questa ricorrenza infame, celebrata oggi da tutte le istituzioni e dai loro servi in un tripudio di stracci tricolori, abbiamo pensato di pubblicare una piccola antologia di testi tratti dal numero speciale che Cronaca Sovversiva — il giornale animato negli Stati Uniti da Luigi Galleani e in un certo senso portavoce dell’anarchismo autonomo — dedicò alla Grande Guerra. Testi che non miravano solo a criticare quel conflitto bellico che riempì di morti i cimiteri e di invalidi gli ospizi, ma anche a dipanare la confusione e gli equivoci che riempivano la testa di tanti sovversivi. Ancora oggi, all’esplodere di una qualsiasi guerra, non sentiamo forse alzarsi da ogni parte sia giustificazioni reclamanti “necessità storiche” che lamentele invocanti “pacifiche convivenze”?
As millions of refugees brave their way across a Europe increasingly hostile to their existence, it is still Syrians dominating the headlines. But the third-largest group crossing the Mediterranean is fleeing the small African country Eritrea, home to one of the most corrupt and brutal regimes in the world.
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