Alla fine del mese di ottobre e’ morto Emilio Lopez Arango, direttore del giornale anarchico argentino ‘’La Protesta’’, ucciso con tre pallottole di rivoltella esplosegli in pieno petto. Smanioso di convertire il mondo ai propri ideali, Lopez Arango giudicava indinspesabile estirpare dal seno del movimento anarchico il cancro del banditismo praticato da ‘’volgari delinquenti che si dicono anarchicic o che in precedenza lo sono stati’’, ‘’e che fanno piu’ danno all’anarchismo che alla borghesia’’.
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A MILLION JOBS by A.M.Bonanno
Whatever can such a promise mean, made as it was at the time of the collective illusions inspired by Berlusconi’s electoral propaganda.
In practical terms, nothing. Not just because it is impossible, but because it goes against economic logic itself.
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Un Fantasma in Galleria
La Galleria Vittorio Emanuele, una notte del novembre 1994, a Milano. Le ricchezze solidificate in buona pietra scura, riposano tranquille.
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INVOLUNTARY ASPECTS OF VOLUNTARY WORK (en/it)
A.M. Bonanno
In a climate such as that which prevails at the present time, with its general disenchantment and restoration of the absolute values of competition and capitalist efficientism, the demonstration of voluntary workers that took place in Rome recently shows, if nothing else, that there are still people around who represent the values of solidarity and equality. It is precisely this aspect, utopian in the better sense of the word, that attracts many young people to an involvement which if, on the one hand makes them feel better as it gives them a ‘different’ projectuality, on the other involuntarily makes them the accomplices of an overall project of power which needs them in order to complete itself in every aspect.
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il Disordine della Liberta’
IL DISORDINE DELLA LIBERTA’
La massima espressione dell’ordine istituzionale e’ rappresentato dallo Stato. Lo Stato e’ un modello di organizzazione sociale costruito sulla gerarchia, sul controllo e sulla coercizione. Secondo una analisi che molti anarchici condividono, l’ordine istituzionale non sarebbe altro che l’usurpazione di un diverso ordine che si potrebbe definire sponteneo.
La tesi e’ che la vita sociale si realizza attraverso regole che le sono intrinseche, che tendono cioe’ a verificarsi in ogni contesto. Questa capacita’ autoregolamentativa dell’insieme sociale sarebbe soffocata dall’intervento esterno ‘’cioe’ rispondente ad altre regole, quelle appunto dell’ordine istituzionale’’ dello Stato. Ed e’ su questa spontaneita’ che gli anarchici hanno sempre ipotizzato e praticato i propri progetti rivoluzionari.
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WORLD DOMINATION IN A FEW WORDS
The era of opposing sides is over, we have now entered that of unification. We are all enlisted under the same flag. If once the world was orientated towards two opposing illusions, which on close inspection turned out to be anything but divergent, now everybody is being called to unite under the same common verb. Enough of the chatter! A few words, clear and unequivocal, will do. Everybody knows what they need to do and what they should be interested in.
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IL FUOCO E LE FIAMME
Avete mai provato ad esprimere compiutamente un pensiero e accorgervi, immediatamente dopo, della incompletezza dell’esposizione?
Vi siete mai sentiti afflitti dall’ineffabile incertezza di non essere riusciti a dire tutto quello che avete pensato?
Anche sfogliando tutto il lessico disponibile non riusciamo a trovare una parola capace di dare aspetto concettuale al nostro pensiero.
Una fonte d’incertezza e di confusione e’ data dall’imperfezione del linguaggio. Se parliamo, ad esempi, di malattia, siamo certi che il nostro interlocutore utilizzi lo stesso nostro metodo relazionale tra concettualita’ e contestualita’? Ma non e’ perfezionando il linguaggio, e quindi riducendo la sua imprecisione, che si risolve il problema.
Secondo me esiste un altro aspetto, ancora piu’ importante: quello: quello che riguarda l’impossibilita’ di comunicare attraverso la parola, non solo i nostri pensieri, ma anche aspetti del nostro modo di essere.
Quali parole sono utilizzabili per esprimere il nostro personale, piacere nell’attacco con pugnace veemenza lo stato di cose esistente o la gioia nel vedere crollare ai nostri piedi i luoghi e le persone che rappresentano, generano e rigenerano il potere?
Le vicende dell’animo e dell’intelletto si afferrano solo col parteciparvi direttamente. Possono essere comprese solo da chi ti ha conosciuto, ti ha amato, ti ha contrastato, ha condiviso con te momenti di gioia e di dolore, di felicita’ o di sacrificio: uno sguardo, un gesto, il silenzio. In questo modo e’ possibile percepire frammenti di emotivita’, di sensibilita’ relativi ad un preciso istante, e cio’ senza varcare la soglia della parola scritta o parlata.
A chi dunque dovremmo lasciare la parola?
Lasciamola alle nostre pulsazioni, alla voglia di distruggere tutto cio’ che ci opprime, al piacere e al desiderio di essere vivi e liberi, al fuoco e alle fiamme.
Michele Pontolillo.
testo apparso sul giornale anarchico CANE NERO n.21 31 marzo 1995
E SE PERDESSIMO LA PAZIENZA
Molti degli equivoci a proposito della gestione democratica del potere nascono, a mio avviso, dall’ambiguita’ del concetto di consenso. Un ragionamento ormai diffuso tra un buon numero di anarchici e’ quello che segue.
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The Logic of Measure by Massimo Passamani
Many are the things that cannot be measured but nothing is more immeasurable than man.—Sophocles
The meaning of measure. It is an enclosure that is simultaneously a dispute with and management of life, a prison that poses the existence of people equal to zero.
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Il dominio del mondo in poche parole
Aldremo M. Bonanno
Finita l’epoca della contrapposizione siamo entrati in quella dell’unificazione. Tutti assoldati sotto la stessa bandiera. Se una volta il mondo si orientava verso due opposte illusioni, che poi a ben vedere risultavano tutt’altro che divergenti fra loro, adesso, da ogni parte, si sentono sollecitazioni per unificarsi sotto il medesimo verbo comune. Basta con le chiacchiere: poche parole, chiare e definitive. Ognuno sappia quello che deve fare e di che cosa deve interessarsi.
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