Tag Archives: El porvenir anarquista

L’idolatria

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Paolo Schicchi
Vi è mai successo di assistere alla venuta d’un gran sovrano in una città dove non lo si era mai visto per lo innanzi?
Una folla di babbei si accalca alla stazione parecchie ore avanti l’arrivo annunciato. Dappertutto gente ansiosa che va, viene, corre di qua e di là, si domanda reciprocamente: «È arrivato? – Quando arriva?». Ogni rumore di locomotiva, ogni fischio di vaporiera passa di bocca in bocca, attraversa in ogni senso la città: «È lui! – Non è lui! – Verrà! – Non verrà!».

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L’idolatria

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Paolo Schicchi
Vi è mai successo di assistere alla venuta d’un gran sovrano in una città dove non lo si era mai visto per lo innanzi?
Una folla di babbei si accalca alla stazione parecchie ore avanti l’arrivo annunciato. Dappertutto gente ansiosa che va, viene, corre di qua e di là, si domanda reciprocamente: «È arrivato? – Quando arriva?». Ogni rumore di locomotiva, ogni fischio di vaporiera passa di bocca in bocca, attraversa in ogni senso la città: «È lui! – Non è lui! – Verrà! – Non verrà!».

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Le Personalità

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Paolo Schicchi
Tutte le volte che si veggono toccati certi idoli e certi compari in camarilla e compromesse le proprie maschere ed i propri interessi; allorché insomma scende la sferza su qualche farabutto, o babbeo, o vigliacco, e si sentono delle verità che non piacciono, si piagnucola: «Non facciamo personalità».
Ma, di grazia, che cosa intendete per personalità?
Io, per conto mio, intendo questo: Ogni attacco che mira a semplici ire ed interessi di persone, senza relazione alcuna colle idee.

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L’idolatria

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Paolo Schicchi
Vi è mai successo di assistere alla venuta d’un gran sovrano in una città dove non lo si era mai visto per lo innanzi?
Una folla di babbei si accalca alla stazione parecchie ore avanti l’arrivo annunciato. Dappertutto gente ansiosa che va, viene, corre di qua e di là, si domanda reciprocamente: «È arrivato? – Quando arriva?». Ogni rumore di locomotiva, ogni fischio di vaporiera passa di bocca in bocca, attraversa in ogni senso la città: «È lui! – Non è lui! – Verrà! – Non verrà!».
Finalmente il treno reale arriva, un Oh! formidabile esce da tutti… gli intestini, le musiche intonano la marcia reale, il cannone saluta, dovunque nelle più recondite vie folla che accorre, babbei che affaticati annunziano l’arrivo e finalmente la serie interminabile dei vivaaaa! dei servi e degli idioti.

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