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“Ormai è fatta: Historia de una evasión”, de Horst Fantazzini. [Libro]

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Hace unos días recibía por fin, tras una larga espera producida por una dirección de destino mal escrita (todxs cometemos errores, no pasa nada) el libro que un compañero y amigo me envió por correo ordinario como regalo, recomendándome su lectura. Se trata del libro “Ormai è fatta  – Historia de una evasión”, del compañero italiano Horst Fantazzini. Como tenía ganas de leerlo desde hacía tiempo, me abalancé sobre él y me lo leí en un par de horas. Dado que me gustó mucho, he querido hacer una humilde reseña y difundirlo, invitándoos a leerlo.

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Risposta di Horst a Costantino Cossu

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San Michele, 14 dicembre ’98

Ciao Costantino,

ho ricevuto oggi la tua dell’11. Mi sento più a mio agio a darti del tu e desidererei che tu facessi la stessa cosa con me, affinché fosse possibile rapportarci senza vincoli d’etichetta. Questo perché, riferendoti all’archivio Pinelli e ad “A” rivista anarchica, più o meno dovremmo parlare la stessa lingua.
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PER HORST

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“…e nell’89 sono uscito per la prima licenza. Al momento il mio fine pena era il 2010 con… diciamo nell’89 avevo 21 anni scontati circa e altri 21 da scontare. Ho avuto la mia prima licenza, la prima volta sono rientrato, ho avuto la seconda, la seconda sono rientrato, e le cose, diciamo così, si stavano mettendo a posto, avevo richiesto il lavoro, per l’articolo 21… non l’articolo 21, la semilibertà proprio… queste cose qua. Però quando sono stato in licenza ho trovato dei compagni che erano in carcere con me all’epoca, durante il periodo delle lotte, e in questo periodo, quando ero fuori, erano in semilibertà – di giorno erano fuori, lavoravano, e la sera tornavano in carcere. E mi fecero un’impressione penosa, cioè pensai: “noi che abbiamo passato una vita a cercare di distruggere le carceri, di uscire dalle carceri, e ora suoniamo il campanello per entrare”. E ho avuto, come dire, questa crisi personale e ho deciso di non rientrare. Mi sembrava una contraddizione, dico: “vada come vada, questo, la scelta di essere io a diventare il mio carceriere, non la posso fare”. E non sono rientrato.”

Horst Fantazzini, 1999

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