We are living in a state of permanent global war, the perpetual war between oppressors, we know it and we know the main and secondary characters of dominion. Above all the oppressed know it, those who suffer arbitrary power over their lives.
Right now we are witnessing the passage of tanks and military in the streets of the rich and opulent West, the increase in controls and garrisons in defence of the order of commerce and consumption, the militarization of the territory.
Changes that strike even the most dormant minds, but which the strategy of global control will try to make us digest.
Come nemici delle galere abbiamo deciso di far uscire “Fibbia”, un foglio anticarcerario in cui condividere lettere, riflessioni e aggiornamenti su alcune carceri del territorio emiliano e delle zone limitrofe. “Fibbia” nel linguaggio carcerario significa “parola criptata”. Questo foglio vuole essere uno strumento di comunicazione con chi si trova al di là di un muro, per favorire la divulgazione di
situazioni conflittuali che avvengono dentro le carceri.
Per farla finita con questo mondo a senso unico, bisogna sognare e bisogna agire. Queste due parole di disordine sono un tutt’uno. È questa la lezione che ci è stata tramandata dai grandi indesiderabili. Ed è uno di loro che qui presentiamo. Continue reading Le rose, dove sono le rose?→
Chi stamane ha sgranchito le gambe al consueto Balon, avrà potuto notare la comparsa sui muri del borgo di alcuni cartelloni fatti di parole e di immagini che raccontano una storia. Ci teniamo a riproporvela e se voleste tenerla potete scaricarla qui. Il testo che trovate sotto era poi accompagnato da alcune foto che ritraggono Borgo Dora all’inizio del Novecento, alla fine degli anni ‘60 / inizio anni ‘70, fino ad arrivare ai giorni nostri, prima e dopo la cacciata del mercato spontaneo della domenica da piazza della Repubblica. Continue reading In Borgo Dora dicono i muri→