Tag Archives: Kurd Struggle

Intervista al comandante YPG: analisi e aspettative della resistenza di Kobanê

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31 dicembre 2014


Cemil Mazlum, uno dei comandanti YPG di Kobanê, ha tracciato per ANF una valutazione della resistenza opposta contro gli attacchi di ISIS a Kobanê e in Rojava nel corso del 2014, dei risultati e delle aspettative per il 2015.

Il comandante YPG di Kobanê ha sottolineato che nella situazione attuale le bande di ISIS hanno subito una sconfitta di fronte alla resistenza delle YPG/YPJ, aggiungendo: “Salutiamo il 2015 a passi di vittoria contro le bande di ISIS a Kobanê e nell’intero Rojava”.

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aperitivo bellavita dibattito sul kurdistan @ Barocchio squat, Torino

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Venerdi 9 Gennaio 2015

MED Centro Culturale Curdo e tùrinsquatter sans frontieres:

dalle 19:00:aperitivo bellavita (porta ciò che vuoi condividere).

Dalle 21: dibattito sul Kurdistan, proiezione di foto e video e discussione iniziative future a sostegno del popolo kurdo.
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In Rojava: People’s War is not Class War (en/fr)

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Text “In Rojava: People’s War is not Class War”, which you can read below, represents a contribution of “Internationalist Communist Tendency” (ICT) to a debate that has been taking place in certain circles claiming “anti-capitalist struggle” since several weeks. The central points of this discussion are current events in Western Kurdistan, Rojava.

Even if we generally don’t agree with the ideological corpus of ICT (despite some programmatic positions and references in common), we nevertheless decided to publish here this text and to translate it in Czech and in French from the original English version because we share the defence of internationalist positions expressed in it. State is not merely a structure of government, police, army and administrative apparatus, State, as the communist movement grasps it, is a social relation, materialization of capitalist world order, no matter whether its legitimacy is based on parliament or community assemblies. If therefore PKK and its PYD’s henchmen claim that they do not seek to create a State, it is just because in reality they already – due to their role, practical and ideological, they play in Rojava – represent the State. This is what some of PKK’s partisans call quite rightly “a State without a State”, i.e. a State that doesn’t necessarily territorialize as a Nation-State, but which ultimately really constitutes a State in the sense that capitalist social relations, private property, are not fundamentally challenged.

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Rojava: Una Revolución en la vida diaria

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Aquí dejamos la traducción al castellano de un relato sobre una visita al cantón de Cizire, el cual nos parece interesante ya que la autora resalta la cuestión de la destrucción de la propiedad y de la diferencia de clases en el proceso social que está ocurriendo en Rojava, y cuál es su opinión al respecto tras la experiencia de esa visita.

Impressioni da Kobanê:Resistenza fino alla fine

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Gulan Gernas è una delle poche giornaliste che si trovano a Kobanê e riferisce da lì.

Parte 2

Quasi senza interruzione si sente il rumore di detonazioni. Il silenzio che a volte subentra inganna, perché è come la calma prima della tempesta. La città continua a essere attaccata da tutti i lati. Nel frattempo guardiamo indietro a più di 70 giornate di resistenza passate. Ma si possono allo stesso modo 70 giorni di attacchi segnano l’aspetto della città. Una città in macerie ne rende l’immagine. Attraverso facciate di case distrutte si vedono strutture di cemento vuote. Cenere che portata dal vento annebbia la vista nella polvere.
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Antinationalisme : Les insurrections au Kurdistan au cours de la première guerre du Golfe

Par rapport à la première édition, en français, datant de décembre 1991, effectuée alors par nos soins, peu de choses sont modifiées ici. La principale modification concerne le titre de la brochure  : «  Le soulèvement kurde…  » qui faisait évidemment référence à l’actualité révolutionnaire en Irak, surgie au cours même de la première guerre du Golfe. Or, vingt ans se sont écoulés et le titre devait désormais en tenir compte. Pour le reste, quelques lourdeurs de traduction sont éliminées, ainsi que des fautes d’orthographe, de syntaxe… Et la maquette a, elle aussi, évolué.

Sommaire

Saddam is watching you

 Introduction

Nous avons traduit en français ce texte en provenance de Londres car il nous a donné des éléments précieux sur l’histoire récente en Irak, la guerre en Irak en particulier. La compréhension de la situation réelle dans le Golfe nous a souvent fait défaut. Nous étions réduits à rejeter, sans vraiment les dépasser, les brouillages émis par les Etats en guerre et par leurs souteneurs officiels ou officieux. Il a donc le mérite de nous aider à nous orienter dans ce dédale complexe et peu familier pour nous, en Europe.
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Kurdistan, nell’occhio del ciclone (prima/seconda parte)

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(prima parte)

Le notizie dal Vicino e Medio Oriente si susseguono a un ritmo incalzante. Il Kurdistan si trova, ancora una volta, nell’occhio del ciclone, dilaniato dall’esplodere delle tensioni tra le potenze regionali che si spartiscono il suo territorio.

Non è semplice, in un simile scenario, fornire un quadro della situazione che non sia immediatamente superato dall’incedere degli eventi. I quintali di notizie, parole, immagini, vomitati dai mass media, invece di chiarire la complessità dello scenario mediorientale, contribuiscono a spargere una confusione che è tutt’altro che casuale.

Perciò ci sembra prioritario – nei limiti di quanto è possibile fare in un breve articolo – provare a fornire qualche strumento interpretativo utile a comprendere le dinamiche in corso con uno sguardo di più lungo periodo rispetto alla cronaca emergenziale del giorno dopo giorno.

Da un lato, è necessario ricordare come quel che accade in Kurdistan (e più in generale in Medio Oriente) sia sempre, anche, il precipitato dell’interazione di forze esterne, a cominciare dagli Stati che ne occupano il territorio, ossia la Turchia, la Siria, l’Iraq e l’Iran (a loro volta, peraltro, veicoli di uno scontro di interessi su scala mondiale).

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