Tag Archives: Macerie

Tira e Molla

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Ancora novità dalla sezione di Alta Sicurezza femminile di Rebibbia. Vi avevamo informato su come Chiara, dopo aver trascorso, appena arrivata a Rebibbia, alcuni giorni in cella con un’altra compagna, fosse stata messa improvvisamente in cella da sola e senza alcuna possibilità di incontrare le altre detenute della sezione, in isolamento dunque, come nei precedenti cinquanta giorni di carcere trascorsi alle Vallette. Isolamento che però in questo caso, fortunatamente, è durato appena un giorno. Infatti dopo neanche ventiquattr’ore a Chiara è stata ridata la possibilità di fare socialità con le altre detenute.
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«Mani sporche e guanti bianchi»

«Mani sporche e guanti bianchi»

Qualche giorno fa, abbiamo pubblicato alcune «note su una comunità impossibile», un testo sui blocchi del 9 dicembre a Torino, che conteneva anche delle critiche a un “brulotto” e a un “intempestivo” di Finimondo. Com’era prevedibile, i redattori di Finimondo hanno risposto con un altro brulotto, e noi pubblichiamo dunque anche questa risposta. Se c’è qualcosa di interessante da cavar fuori da questa discussione, chi vuole contribuisca: finirà tutto tra i panni sporchi.
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Ancora BLOCCHI

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Dopo essersi visti negare i colloqui con amici e familiari, i quattro arrestati del 9 dicembre cominciano ad avere problemi anche con la corrispondenza. Già sottoposte a censura, le lettere e le cartoline in entrata e in uscita dalle Vallette ora subiscono rallentamenti sempre più consistenti o semplicemente scompaiono – non si sa se per ordine diretto degli instancabili Padalino e Rinaudo o semplicemente perché, essendo numerosissime, han finito per inceppare le fotocopiatrici spione della Procura. Solo i telegrammi entrano ed escono come dovrebbero.
Sta il fatto che l’altro giorno Claudio, Mattia e Nicco si son rifiutati di risalire in cella dopo l’ora d’aria per protestare contro questo nuovo blocco. Dopo un po’ di subbuglio tra le guardie, i tre hanno ottenuto di parlare con l’Ispettore, che ha garantito che provvederà. Sarà vero? I tre ci fan sapere che, in caso negativo, continueranno a protestare e ci hanno chiesto di comunicarvelo. Come al solito ora tocca a noi, e a voi che ci leggete.

macerie @ Gennaio 29, 2014

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Sì, fuoco ai Cie

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Molti anni fa, un pezzettino del movimento variegato e contraddittorio che si batteva contro gli allora Centri di Permanenza Temporanea propose uno slogan: «Fuoco ai Cpt». Fino a quel momento, e i compagni più attempati se ne ricorderanno, anche negli ambienti più radicali si usava vergare sui muri un più generico «chiudere i Cpt» o anche «chiudere i lager». Fu una questione di lana caprina o, peggio ancora, una testimonianza in più di quel tremendismo verbale fastidioso e supponente che tante volte attecchisce negli ambiti di movimento? Ci sembra proprio di no, soprattutto col senno di poi.
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Torino – Piazza Pulita?

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riceviamo e diffondiamo:

“Piazza pulita“. Così potrebbe
chiamarsi, se avesse un nome, l’operazione che dall’aprile scorso Questura e Procura di Torino stanno conducendo contro alcuni compagni che vivono e lottano principalmente nei quartieri della Barriera di Milano e di Porta Palazzo. Potrebbe perché, a differenza di altre operazioni giudiziarie avvenute altrove contro degli anarchici, dai nomi più o meno fantasiosi (Ardire, Mangiafuoco, Thor, Ixodidae, Outlaw etc.), in questo caso gli inquirenti torinesi almeno per il
momento hanno scelto una strada diversa. Più discreta e anonima, che però aggiunge qualche ingrediente in più alla ricetta della repressione in Italia.

Non la “grossa inchiesta” che coinvolge un gran numero di compagni e contesta loro un reato associativo sorretto, spesso ma non sempre, dai vari reati specifici, ma tante inchieste più piccole con specifici capi d’imputazione per i quali vengono richieste ed ottenute misure cautelari di vario tipo.
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