Tag Archives: Nicolo Blasi
Una Mostra
Sono passati ormai quasi otto mesi da quando Chiara, Claudio, Niccolò e Mattia sono stati arrestati per l’azione contro il cantiere di Chiomonte del 14 maggio 2013.
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Prigionieri/e No Tav – Claudio e Chiara trasferiti [aggiornamento indirizzi]
In seguito alla fine delle “udienze estive” per il processo dei 4, Chiara e Claudio vengono ritrasferiti nuovamente a Rebibbia e a Ferrara.
Di seguito riportiamo gli indirizzi dei 7 accusati del sabotaggio al cantiere.
Per scrivere loro:
Claudio Alberto casa circondariale Via Arginone, 327 – 44100, Ferrara
Chiara Zenobi casa circondariale Rebibbia via Bartolo Longo, 92 – 00156 Roma
Niccolò Blasi casa circondariale San Michele strada Casale, 50/A – 15121 Alessandria
Mattia Zanotti casa circondariale San Michele strada Casale, 50/A – 15121 Alessandria
Alberti Lucio casa circondariale San Vittore piazza filangeri 2 – 20123 Milano
Sala Francesco casa circondariale San Vittore piazza filangeri 2 – 20123 Milano
Mazzarelli Graziano casa circondariale via Paolo Perrone 4 Borgo S.Nicola – 73100 Lecce
Dall’Aula Bunker
Dopo i nuovi arresti legati all’attacco al cantiere dell’Alta Velocità a Chiomonte del 14 maggio, Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò hanno scritto una lettera a otto mani, chiusi nella gabbia all’interno dell’Aula Bunker del carcere torinese.
«Una gabbia dell’Aula Bunker delle Vallette, Torino 16 luglio 2014
L’11 Luglio, l’ennesima operazione dell’infaticabile Procura torinese ha portato dietro le sbarre Francesco, Lucio e Graziano. Accusati d’aver preso parte al sabotaggio per cui oggi ci troviamo dentro questa gabbia, spettatori e involontari protagonisti di questo paradossale teatrino chiamato processo.
ITALIA: ACTUALIZACIÓN INFORMATIVA DE LA SITUACIÓN DE CHIARA, CLAUDIO, MATTIA Y NICCOLÓ
Dejo a continuación el siguiente comunicado, que informa de algunos cambios recientes en la situación de lxs compañerxs Chiara, Claudio, Mattia y Niccoló, anarquistas presxs desde el pasado mes de diciembre, acusadxs de sabotajes contra las obras del Tren de Alta Velocidad en la región de Clarea, en Val di Susa (Italia).
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Repressione No Tav – Comunicati solidali con gli arrestati dell’11 luglio [aggiornato]
Cremona, Italy – Leaflet and poster in solidarity with NO TAV prisoners
From informa-azione.info
Translated by act for freedom now
Leaflet reads:
You build yard.
You happy
You destroy our woods
We angry
Someone destroys your machines
You angry
We prefer you angry
We happy
NO TAV
CHIARA, CLAUDIO, MATTIA AND NICCOLO FREE
Here follows the text of a poster fly-posted on the walls of
Cremona
Irreversible sabotage
‘Everything is nothing’
Giacomo Leopardi
The existent flows in the passages of the undone. To blow up certainties in order to live in the open air is an excellent way of breaking useless material and psychic locks. And also fear. But fear is in the spirit of those who can find the path of the crime called freedom.
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Presenza solidale al processo contro Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò – Torino
IL 14 E 16 LUGLIO INIZIA LA MARCIA CONTRO IL TAV
Il 14 e il 16 luglio ci saranno le ultime due udienze estive del processo contro Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, ancora in carcere dopo gli arresti del 9 dicembre, lontani dai loro affetti, dalle loro lotte e dalla loro amata Valle.
Si terranno nell’Aula bunker del carcere delle Vallette, dove da più di un anno e mezzo si svolge il processo contro 53 di noi, dal 22 maggio quello contro i 4 e dove si traducono in termini di reati e pene gli anni passati a difendere la Val Susa dal Tav e dalla devastazione e dalla militarizzazione che questa grande e inutile opera si porta dietro.
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Aula Bunker. Parte terza
Venerdì 13 giugno si terrà la terza udienza del processo che vede imputati per terrorismo Chiara, Mattia, Niccolò e Claudio. La location è sempre l’aula bunker del carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino. Avremo ancora una volta la possibilità di salutare gli imputati, come anche quella di tenere alta l’attenzione su questo processo, che non dovrebbe finire all’ultimo posto nell’agendina degli impegni quotidiani. Per questo fuori dalle cancellate si terrà un presidio che dalle 9 del mattino attenderà la fine dell’udienza.
Chiara e Claudio sono stati tutta la settimana nel carcere di Torino, mentre Mattia e Niccolò, dopo l’udienza del 6 giugno, sono stati riportati ad Alessandria.
Per capire cosa succederà nella settimana a venire, se verranno ritrasferiti e verso dove, bisognerà aspettare l’udienza del 13.
Repressione a Torino, primi indirizzi sicuri dei compagni carcerati
SEGUONO I CONTATTI DI CUI ABBIAMO AVUTO CONFERMA:
Daniele Altoè C.C. Piazza Don Soria, 37 – 15121 Alessandria (NON E’ AL SAN MICHELE)
Andrea Ventrella C.C. Via Port’Aurea, 57 – 48100 Ravenna
Paolo Milan C.C. Brissogne, Loc. Les Iles, 150 – 11020 Aosta
Marianna Valenti C.C. Lorusso e Cutugno, Via Aglietta, 35 – 10151 Torino
Nicco,
Chiara, Claudio, prigionieri No Tav raggiunti da nuove misure
cautelari, rimangono nelle galere in cui erano precedentemente detenuti:
Claudio Alberto C.C. Via Arginone 327 – 44122 Ferrara
Niccolò Blasi C.C. Via Casale San Michele 50 – 15100 Alessandria
Chiara Zenobi C.C. Via Bartolo Longo 92 – 00156 Roma
APPENA POSSIBILE AGGIORNEREMO CON I CONTATTI MANCANTI
Torino – Operazione repressiva: misure cautelari e sbirri dentro Asilo Occupato e via Lanino [AGGIORNAMENTO e PRECISAZIONI]
Dalle prime ore della mattina di oggi, 3 giugno 2014, è scattata un’operazione repressiva orchestrata dalla pm Pedrotta e dal pm “frammassone” Rinaudo, contro diverse realtà conflittuali anarchiche e antiautoritarie. Digos e carabinieri hanno effettuato 25 perquisizioni a Torino e in Piemonte, tra cui quelle dell’Asilo Occupato e dell’occupazione abitativa di via Lanino, oltre alla notifica e all’esecuzione di diverse misure cautelari: 11 in carcere, 6 ai domiciliari, 4 obblighi di dimora, 4 divieti di dimora, 4 obblighi di firma. Vi sarebbero complessivamente 111 indagati e i reati contestati vanno dal “sequestro di persona” (per aver accerchiato un ufficiale giudiziario durante uno sfratto?) all’estorsione (per avergli chiesto di estrarre dalla fondina e consegnare la propria penna?)… passando per “danneggiamento”, “resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale”, “minacce” e “occupazione di edifici”; la scelta strategica degli inquisitori non prevede l’utilizzo di strumenti quali i reati associativi, bensì il “concorso” nella commissione dei suddetti reati.
Fondamentalmente un’inchiesta imbastita con la pretesa di compiacere i grandi poteri della città: palazzinari, banchieri, cementificatori e Partito Democratico, che notoriamente a Torino si sovrappongono e si miscelano senza soluzione di continuità.
Le accuse mosse contro compagne e compagni riguarderebbero principalmente le pratiche di resistenza agli sfratti (dai picchetti all’occupazione della sede degli ufficiali giudiziari), i cortei spontanei e gli attacchi alle sedi del Pd degli ultimi mesi, nel tentativo di sedare a colpi di misure cautelari chi, in diversi quartieri cittadini, sta promuovendo l’autorganizzazione di sfruttati e sfrattati nella riappropriazione di spazi abitativi, nella lotta contro la gentrification, contro la speculazione edilizia e contro i soggetti politici e finanziari che saccheggiano ovunque le nostre esistenze.
Aggiornamento: dopo ore di resistenza sul tetto gli sbirri lasciano l’Asilo Occupato e anche via Lanino resta in mano agli occupanti e alle famiglie che la abitano.
L’invito è quello di passare in via Alessandria 12 per contribuire a sistemare la devastazione lasciata dai servi in divisa.
ASSEMBLEA APERTA ALLE 17.30 ALL’ASILO OCCUPATO – a seguire cena benefit arrestati e indagati