Sentenza d’appello per Giovanni Barcia, Claudio Lavazza e Michele Pontolillo

machorka22

Nessuna sorpresa per la sentenza d’appello del tribunale supremo di Madrid.
Le condanne emesse a Malaga, nell’ottobre 1999, contro i tre compagni anarchici Giovanni Barcia, Claudio Lavazza e Michele Pontolillo (gli ultimi due in sciopero della fame a tempo indefinito da, rispettivamente, 12 e 6 giorni), sono state tutte confermate, 11 anni per ognuno di loro.

Come qualcuno ricorderà, i tre compagni furono accusati d’essere gli autori di un “raid” al consolato italiano a Malaga, commesso nel dicembre 1996, quando tre individui mascherati vi fecero irruzione, legarono alle loro sedie il vice console Pietro Lano Torchio e il suo figliastro Jorge Mata Pavon, costrinsero il vice console a leggere, davanti ad un registratore, un comunicato contro la giustizia italiana. Quindi, dopo essersi appropriati di poche centinaia di migliaia di lire e di qualche passaporto, si diedero alla fuga.
Poco prima del processo, circolò, in italia e spagna, un comunicato a firma “corazones libres”, in cui gli autori si addossavano la responsabilità dell’azione, scagionando i tre imputati.
A tale comunicato, seguirono tre pacchi bomba in diversi consolati italiani in spagna, a ribadire l’estraneità ai fatti di Malaga dei tre imputati.
Durante il processo, il vice console Pietro Lano Torchio, “riconobbe” nei tre imputati, gli individui mascherati che tre anni prima irruppero nel suo ufficio e, grazie ad un’illuminazione divina, conosceva anche i loro rispettivi nomi. La stessa illuminazione, più che divina, sbirresca, colpì, Jorge Mata Pavon: anch’egli sapeva di chi erano i volti che si nascondevano dietro le maschere e quali fossero i loro nomi: Giovanni, Claudio e Michele.
Così, mentre, i due “illuminati” fecero ritorno alla loro abitazione a Malaga in Avenida Carlos Haya, 204 bloque C-4°, i nostri amici furono riaccompagnati in carcere, appesantiti d’altri 11 anni d’inferno.
Con la sentenza di Madrid, si chiude ogni possibilità per i nostri tre amici di ottenere, per lo meno, una riduzione della pena. Il potere non dimentica i suoi nemici.
Fuoco ai tribunali e alle carceri.
Solidarietà attiva ai prigionieri in lotta .

Fonte: Sentenza d’appello per i tre compagni in Spagna , diffuso da crocenera anarchica croceneraanarchica@hotmail.com il 12 Dicembre 2000.

http://www.ecn.org/filiarmonici/appelloblp.html