L’esecuzione di Ferrer nell’ottobre del 1909, aveva portato ad una enorme campagna internazionale di protesta.
L’epicentro della protesta, con manifestazioni di massa nelle strade, fu a Parigi, dove la campagna era iniziata quando il maestro anarchico venne arrestato e accusato di essere il presunto istigatore della Semana Tragica. Dopo l’esecuzione, le proteste si erano diffuse in molti paesi dell’Europa e dell’America. Ci furono scioperi, attacchi alle ambasciate e ai consolati spagnoli, abbonamenti per innalzare monumenti alla sua memoria e istituire scuole moderne, raduni in tributo al leader anarchico … Ferrer divenne un nuovo martire della causa. La sua esecuzione, come quella avvenuta ai prigionieri del castello di Montjuic, venne percepita, nell’immaginario collettivo degli anarchici, come la rappresentazione del regime sanguinario dei governanti spagnoli e, soprattutto, del re spagnolo. Per di più, questo evento, mise in azione diversi piccoli gruppi anarchici: fu un periodo di grande fermento e cospirazioni destinate a vendicare la morte del martire. Gli anarchici erano convinti che, prima o poi, qualcuno avrebbe fatto giustizia.
Scritto da Susana Sueiro Seoane, professoressa di Storia Contemporanea dell’UNED.
http://greennotgreed.noblogs.org/files/2013/07/Lassassinio-di-Canalejas-e-gli-anarchici-spagnoli-negli-Stati-Uniti.pdf