Presidi solidali contro la repressione della resistenza No Tav (Genova)

NO TAV 3452RT

Dal 14 al 22 Novembre il Movimento NoTAV ha chiamato ad una settimana di mobilitazione in solidarietà a Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò accusati di terrorismo per il sabotaggio avvenuto al cantiere dell’alta velocità di Chiomonte nella notte del 13 maggio 2013 e rivendicato da tutto il movimento. Per loro sono stati ultimamente richiesti dai pubblici ministeri Andrea Padalino e Antonio Rinaudo di Torino, che difendono gli interessi di lor signori codice penale alla mano,

9 anni e 6 mesi di pena

Così si creerebbe un grave precedente che consentirebbe di additare le lotte sociali come “ipotesi criminali”:
– Chi dissente e si oppone verrà  accusato di “ricattare” amministrazioni ed istituzioni
– Un danno alla proprietà privata sarà  equiparato a ledere la salute e l’incolumità delle popolazioni.
– Resistere all’ingiustizia di fronte ai gravissimi costi della crisi comporterà il  venire fermati, perseguitati,indagati condannati.

Consapevoli che il Terzo Valico ligure/piemontese e l’alta velocità in Val di Susa siano pezzi del medesimo progetto di devastazione e sfruttamento del territorio, entrambi conseguenze dell’attuale modello di sviluppo, strumentale a che gli interessi di pochi schiaccino quelli dei molti, pensiamo che il miglior modo per esprimere solidarietà a questi nostri compagni sia quello di continuare le loro lotte che sono anche le nostre . Quella splendida notte di maggio c’eravamo tutti e tutti avevamo ben in mente che il sabotaggio degli ingranaggi del TAV è possibile. Ci rallegra sapere che questo illustre è uscito dal territorio della Valsusa e ha fatto la sua apparizione a Genova durante lo sciopero generale del 14 novembre. Ignoti lavoratori hanno tranciato i cavi all’interno del centro operativo AMT impedendo la comunicazione tra tutti i mezzi pubblici e la centrale: da Chiomonte a Genova il sabotaggio è compagno di chi lotta.

I NoTav della Valsusa hanno scelto i cancelli della centrale elettrica di Chiomonte, noi saremo in presidio

Il 21 novembre alle ore 17.00 presso il campo base di Trasta

il 22 novembre alle 9:30 in piazza Pontedecimo

per ribadire che attaccare alcuni di noi vuol dire attaccare tutti

e che nessuno sarà lasciato solo davanti alla repressione!

Solidarietà a tutti gli arrestati ed inquisiti.

Le ultime alluvioni nei nostri territori ci hanno confermato, se ancora ce ne fosse stato bisogno, che Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò stavano resistendo alla scempio, prevenendo la morte, lottando contro il terrore.