Non c'è tempo da perdere L'unica cosa di cui tutti erano certi sul processo del “compressore” è che avrebbe fatto scuola. Ne erano sicuri i dottori della legge, che avrebbero avuto altre sentenze di Cassazione da citare nei loro ragionamenti per confortare le proprie tesi. Ne erano sicuri gli avvocati, che mai avevano fronteggiato un'accusa così creativamente formulata. I giornalisti poi (e la cosa è molto indicativa) furono i primi ad usare la parola terrorismo in un ambito così popolare com'è il movimento No Tav. Con così tante novità si capisce bene come a Torino, più che ad un processo, si stia assistendo ad un esperimento repressivo di grande portata. Continue reading Lettera di francesco, prigioniero No Tav, dal carcere di cremona (Sabato questo presidio di solidarietà sotto le mura di Ca’ del Ferro)
Monthly Archives: December 2014
DICEMBRE “AL SOLE” !!!!!
[Audio] Charla: “Macrocárceles Y FIES, Máquinas De Tortura”
Por mótivos técnicos, tenemos que volver a publicar la siguiente noticia de noviembre de 2011 con su correspondiente audio.
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No Tav liberi! – presidio in piazza S.Carlo
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#Berkeleyprotests. TangoDown per il sito della Polizia di Oakland
Nella giornata di ieri Anonymous ha defacciato il sito del Dipartimento di Polizia di Oakland, in California. Dopo la quinta notte di proteste, gli hack-attivisti hanno quindi deciso di portare solidarietà ai famigliari di tutte le vittime da parte della polizia, dimostrando la propria vicinanza verso chi è stato aggredito dalla polizia mentre manifestava per le strade di diversi Stati americani.
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Aproximación Crítica A La Lucha Contra El Régimen FIES 1999-2002 (Folleto)
A finales del año 1999, un grupo de presos en módulos de aislamiento FIES lanzan una propuesta para abrir un “espacio de lucha” contra la cárcel y por tres reivindicaciones básicas: el cierre de los módulos FIES,la excarcelación delos enfermos terminales y el cese de la dispersión: tras varias movilizaciones colectivas en prisión (ayunos coordinados, huelgas de patio y otras acciones de protesta) y otras acciones de apoyo en el exterior, a mediados del año 2002 el “espacio” muera ahogado por sus contradiccciones internas.
En el texto de este folleto, que fue repartido durante las “jornadas contra la sociedad cárcel” celebradas en la universidad de Valencia en mayo del 2007 y viene acompañado de una cronología de aquel periodo de luchas, se esboza una crítica sobre la estrategia adoptada en el exterior, tanto por los grupos de apoyo a presos del ámbito “garantista” como por los grupos y colectivos anarquistas que participaron en los acontecimientos.
Kurdistan, nell’occhio del ciclone (prima/seconda parte)
(prima parte)
Le notizie dal Vicino e Medio Oriente si susseguono a un ritmo incalzante. Il Kurdistan si trova, ancora una volta, nell’occhio del ciclone, dilaniato dall’esplodere delle tensioni tra le potenze regionali che si spartiscono il suo territorio.
Non è semplice, in un simile scenario, fornire un quadro della situazione che non sia immediatamente superato dall’incedere degli eventi. I quintali di notizie, parole, immagini, vomitati dai mass media, invece di chiarire la complessità dello scenario mediorientale, contribuiscono a spargere una confusione che è tutt’altro che casuale.
Perciò ci sembra prioritario – nei limiti di quanto è possibile fare in un breve articolo – provare a fornire qualche strumento interpretativo utile a comprendere le dinamiche in corso con uno sguardo di più lungo periodo rispetto alla cronaca emergenziale del giorno dopo giorno.
Da un lato, è necessario ricordare come quel che accade in Kurdistan (e più in generale in Medio Oriente) sia sempre, anche, il precipitato dell’interazione di forze esterne, a cominciare dagli Stati che ne occupano il territorio, ossia la Turchia, la Siria, l’Iraq e l’Iran (a loro volta, peraltro, veicoli di uno scontro di interessi su scala mondiale).
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Lettera dal carcere di Lanciano
Lettera giunta dopo il presidio al carcere di Lanciano:
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aportaciones para una superación de la democracia
Adoptando términos que no nos pertenecen;
aportaciones para una superación de la democracia
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