Lettera di francesco, prigioniero No Tav, dal carcere di cremona (Sabato questo presidio di solidarietà sotto le mura di Ca’ del Ferro)

lucio fra gra

Non c'è tempo da perdere


L'unica cosa di cui tutti erano certi sul processo del “compressore” è
che avrebbe fatto scuola.
Ne erano sicuri i dottori della legge, che avrebbero avuto altre
sentenze di Cassazione da citare nei loro ragionamenti per confortare
le proprie tesi.
Ne erano sicuri gli avvocati, che mai avevano fronteggiato un'accusa
così creativamente formulata.
I giornalisti poi (e la cosa è molto indicativa) furono i primi ad
usare la parola terrorismo in un ambito così popolare com'è il
movimento No Tav.
Con così tante novità si capisce bene come a Torino, più che ad un
processo, si stia assistendo ad un esperimento repressivo di grande
portata.
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No Tav liberi! – presidio in piazza S.Carlo

NO TAV PRESI

A pochi giorni dalla sentenza per Chiara Claudio Mattia e Niccolò per il sabotaggio al cantiere TAV di Chiomonte, il trio Padalino-Rinaudo-Bompieri ha riformulato l’accusa di terrorismo attraverso l’articolo 270sexies anche per Francesco, Graziano e Lucio, nonostante questo articolo sia stato già respinto dalla Cassazione.

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#Berkeleyprotests. TangoDown per il sito della Polizia di Oakland

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Nella giornata di ieri Anonymous ha defacciato il sito del Dipartimento di Polizia di Oakland, in California. Dopo la quinta notte di proteste, gli hack-attivisti hanno quindi deciso di portare solidarietà ai famigliari di tutte le vittime da parte della polizia, dimostrando la propria vicinanza verso chi è stato aggredito dalla polizia mentre manifestava per le strade di diversi Stati americani.
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Aproximación Crítica A La Lucha Contra El Régimen FIES 1999-2002 (Folleto)

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A finales del año 1999, un grupo de presos en módulos de aislamiento FIES lanzan una propuesta para abrir un “espacio de lucha” contra la cárcel y por tres reivindicaciones básicas: el cierre de los módulos FIES,la excarcelación delos enfermos terminales y el cese de la dispersión: tras varias movilizaciones colectivas en prisión (ayunos coordinados, huelgas de patio y otras acciones de protesta) y otras acciones de apoyo en el exterior, a mediados del año 2002 el “espacio” muera ahogado por sus contradiccciones internas.

En el texto de este folleto, que fue repartido durante las “jornadas contra la sociedad cárcel” celebradas en la universidad de Valencia en mayo del 2007 y viene acompañado de una cronología de aquel periodo de luchas, se esboza una crítica sobre la estrategia adoptada en el exterior, tanto por los grupos de apoyo a presos del ámbito “garantista” como por los grupos y colectivos anarquistas que participaron en los acontecimientos.

Para descargarlo: Texto; portada.

Más información en Tokata sobre la lucha contra el FIES

Kurdistan, nell’occhio del ciclone (prima/seconda parte)

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(prima parte)

Le notizie dal Vicino e Medio Oriente si susseguono a un ritmo incalzante. Il Kurdistan si trova, ancora una volta, nell’occhio del ciclone, dilaniato dall’esplodere delle tensioni tra le potenze regionali che si spartiscono il suo territorio.

Non è semplice, in un simile scenario, fornire un quadro della situazione che non sia immediatamente superato dall’incedere degli eventi. I quintali di notizie, parole, immagini, vomitati dai mass media, invece di chiarire la complessità dello scenario mediorientale, contribuiscono a spargere una confusione che è tutt’altro che casuale.

Perciò ci sembra prioritario – nei limiti di quanto è possibile fare in un breve articolo – provare a fornire qualche strumento interpretativo utile a comprendere le dinamiche in corso con uno sguardo di più lungo periodo rispetto alla cronaca emergenziale del giorno dopo giorno.

Da un lato, è necessario ricordare come quel che accade in Kurdistan (e più in generale in Medio Oriente) sia sempre, anche, il precipitato dell’interazione di forze esterne, a cominciare dagli Stati che ne occupano il territorio, ossia la Turchia, la Siria, l’Iraq e l’Iran (a loro volta, peraltro, veicoli di uno scontro di interessi su scala mondiale).

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