After the deposition of the legislation of the Ministry of Justice,
there appears to be a first conquest of the political prisoners’ hunger
strike.
The abolition of the legal frame that defines the operation of the
C’type prisons and the beneficial provisions for patients and disabled
prisoners, that lead to the release of multi-injured guerilla of the
revolutionary organization 17 November Savvas Xiros, would fail (or at
least not so soon) without the struggle that is being carried out. But
there is much more to happen.
We do not care for any governmental statement or any promise coming from
state employees. Every authoritarian mechanism that deals with a hunger
strike by its stated enemies will go onto a deterioration war that will
include promises, negated deadlines, vague statements and anything that
could wear us down physically or and psychologically. Especially Syriza,
who all during its political life as a major or minor opposition
demeaned and de-politicized the hunger strikes carried out by anarchist
hostages, has great experience in the systemic managing of such
situations.
Now, as a government disclaims its responsibilities transferring the
granting of our demands to a (vague) future.
From our side we continue the hunger strike without a thought of
retreating until the granting of our demands and specifically:
The abolition of articles 187 and 187A, in other words the first and
second terror-law. These articles consist the core of the regime of
exclusion we experience at a penal level as political enemies of the
state. This exclusion regime is not limited to political prisoners but
extends to 30% of the prisoners and includes: special court rooms,
special lotteries for judges and prosecutors, special transfers,
fragmentation of the cases, penalization of belief and solidarity, and
mainly the excessive increment of the sentences. We consider the
subversion of concepts which introduce these articles as a basic stake
of our struggle.
The abolition of the imposing provision of an act carried out with a
covered face, in other words the hoodie-law. A law voted in after the
insurrection of December ’08 and has been repeatedly applied on
demonstrators arrested during the clashes, upgrading the indictment to a
felony case. Also various acts (robberies, kidnappings etc) are penally
loaded independently of the individual characteristics (weapons, use of
violence etc) with the existence of the hoodie-law.
The limitation of the legal frame concerning the way DNA is collected,
processed and analysed. The displacement of how crucial this demand is
from the public sphere is not accidental. The forensic use of DNA is
right now the epitome of this oppressive onslaught in the field of
proving evidence. The expansion of its use is organically connected with
the expansion of use of articles 187 and 187A.
The insistence of police in creating bases of bio-records lead to the
obligatory taking of DNA which unavoidably lead to the torturing of
prisoners if they resist, as their conscience and dignity orders.
Persecution through analyzing and processing DNA takes place in a
completely irrational way since the method that is used to identify it,
was invented to work as presumption of innocence and not as proof of
guilt. And this, because contrarily to the misunderstandings, it is not
the genetic code which unique to every person, that is compared but the
genetic type (i.e. the measuring of the length of some parts of the DNA)
which could correspond to more people. Therefore if the genetic type is
not identified, it can be said with some certainty that the DNA sample
is not from one specific person, but if the genetic type is identified
it can only be presumed from who the sample came from. And the already
stretched persecution through identifying genetic types, is extended to
the analyzing of a DNA blend of more than two people where the blended
genetic types cannot be separated,thus giving more possible combinations of genetic types.
This way, in DNA blend, there can be a large amount of genetic types, basically making anyone a possible suspect.
Calculating also the factors of contamination by the cops who collect
it, the opaque operation of police laboratories, the knowledge of the
name of the suspect to the bio-cops in advance, the lack of protocol
etc, is obvious because the DNA analysing consists the super-weapon of
modern scientific oppression. With this approach the accused is
incriminated in every way. Additionally they are deprived of the access
to the sample by professionals they trust. In the end, the detailed
evidence vagueness of police laboratories is validated from the penal
vagueness of the terror laws.
The hunger strike we are carrying out does not seek the ease of the
legal frame. What it seeks is to place the revolutionary movement in a
position of attack overturning the attack carried out by authority. With
the hunger as our weapon we seek the forging of our relations with the
comrades outside the walls, the strengthening of our public resonance,
the intensification of the attacks against state and capitalist targets
with all means.
Now is the time to strengthen our position even more in the war we are
carrying out.
Until the end, until victory…
SOLIDARITY IS OUR WEAPON
COMBATIVE PRISONERS NETWORK
Hunger strikers:
Antonis Staboulos, Taos Theofilou, Fivos Harisis,
Argiris Dalios, Giorgos Karagiannidis, Grigoris Sarafoudis,
Andreas-Dimitris Bourzoukos, Dimitris Politis.
GRECIA:19 MARZO,DICHIARAZIONE DELLA RETE DEI PRIGIONIERI IN LOTTA SULLA CONTINUAZIONE DELLO SCIOPERO DELLA FAME
GRECIA,19 MARZO:DICHIARAZIONE DELLA RETE DEI PRIGIONIERI IN LOTTA SULLA CONTINUAZIONE DELLO SCIOPERO DELLA FAME
Dopo il deposito della normativa del Ministero della Giustizia, sembra che vi sia una prima conquista dei prigionieri politici in sciopero della fame. L’abolizione dell’inquadramento legale che definisce il funzionamento delle carceri di tipo C e le disposizioni di benefici per i prigionieri malati e disabili, che porterebbero al rilascio del pluri-ferito guerrigliero dell’organizzazione rivoluzionaria 17 novembre, Savvas Xiros, Ma c’è molto di più.
Non ci interessa qualsiasi dichiarazione governativa o qualsiasi promessa proveniente da funzionari statali. Ogni meccanismo autoritario che si trova ad avere a che fare con uno sciopero della fame fatto dei suoi nemici dichiarati andrà ad essere una guerra di logoramento che includerà promesse, scadenze negate, dichiarazioni vaghe e tutto ciò che ci possa logorare fisicamente o psicologicamente. Soprattutto Syriza, che durante tutta la sua vita politica come opposizione, maggiore o minore, ha umiliato e de-politicizzato gli scioperi della fame effettuati da anarchici in ostaggio, ha una grande esperienza nella gestione sistemica di tali situazioni. Ora, come governo non riconosce le proprie responsabilità trasferendo la concessione delle nostre richieste ad un (vago) futuro.
Da parte nostra continuiamo lo sciopero della fame, senza alcuna idea di retrocedere, fino alla concessione delle nostre richieste e in particolare: la soppressione degli articoli 187 e 187A, in altre parole il primo ed il secondo della legislazione anti-terrorismo . Questi articoli costituiscono il nucleo del regime di esclusione che sperimentiamo a livello penale come nemici politici dello stato. Questo regime di esclusione non è limitato ai prigionieri politici, ma si estende al 30% dei detenuti e comprende: aule giudiziarie speciali, sorteggi speciali per giudici e pubblici ministeri, i trasferimenti speciali, la frammentazione dei casi, la penalizzazione di idee e solidarietà, e soprattutto l’ulteriore incremento delle condanne. Consideriamo il sovvertimento dei concetti che introducono questi articoli come un punto di base della nostra lotta.
L’abolizione della pesante sanzione di un atto se effettuato con il volto coperto, in altre parole, la legge sul travisamento. Una legge votata dopo l’insurrezione del dicembre ’08 che è stata più volte applicata su manifestanti arrestati durante gli scontri, aggiornando l’accusa a caso di criminalità. Anche vari atti (rapine, rapimenti ecc) sono penalmente appesantiti indipendentemente dalle caratteristiche individuali (armi, l’uso della violenza, ecc), con l’esistenza della legge sul travisamento…
La Limitazione del quadro giuridico relativo al modo in cui il DNA viene raccolto, elaborato ed analizzato. Lo spostamento di quanto sia cruciale questa domanda alla sfera pubblica non è accidentale. L’uso forense del DNA è in questo momento è il compendio di questo assalto oppressivo nel campo della dimostrazione di una prova. L’espansione del suo utilizzo è organicamente collegato all’l’espansione dell’utilizzo degli articoli 187 e 187A.L’insistenza della polizia nella creazione di banche dati biologiche ha portato all’assunzione obbligatoria del DNA, che inevitabilmente portano alla tortura di prigionieri se resistono, come la loro coscienza e dignità gli indicano.
La persecuzione attraverso l’analisi e l’elaborazione di DNA si svolge in un modo completamente irrazionale poiché il metodo utilizzato per identificarlo, è stato inventato per lavorare come presunzione di innocenza e non come prova di colpevolezza. E questo perché ,contrariamente alle incomprensioni, non è il codice genetico unico per ogni persona, che viene confrontato ma il tipo genetico (ossia la misurazione della lunghezza di alcune parti del DNA)che potrebbe corrispondere a più persone. Pertanto, se il tipo genetico non è identificato, si può affermare con certezza che il campione di DNA non è di una persona specifica, ma se viene identificato il tipo genetico si può presumere solo da chi il campione è venuto . E la già ampliata persecuzione attraverso l’identificazione di tipi genetici, si estende attraverso l’analisi di una miscela di DNA di più di due persone, dove i tipi genetici misti non possono essere separati, dando così più combinazioni possibili di tipi genetici. In questo modo, nel DNA misto, ci può essere una grande quantità di tipi genetici, rendendo praticamente chiunque un possibile sospetto.
Calcolando anche i fattori di contaminazione dai poliziotti che la raccolgono, l’operazione opaca dei laboratori di polizia, la conoscenza del nome del sospetto per i bio-poliziotti in anticipo, la mancanza di protocollo, ecc, è evidente il perché l’analisi DNA diventa la super-arma moderna di oppressione scientifica. Con questo approccio l’imputato è incriminato in ogni modo. Inoltre viene privato dell’accesso al campione da parte di professionisti di cui si fidi. Alla fine, la vaghezza della prova dettagliata dei laboratori di polizia viene convalidata dalla vaghezza penale delle leggi del terrore.
Lo sciopero della fame che stiamo portando avanti non cerca la facilità del piano giuridico. Quello che cerca è quello di mettere il movimento rivoluzionario in una posizione di attacco ribaltando l’attacco realizzato dall’ autorità. Con la fame come nostra arma cerchiamo di forgiare le nostre relazioni con i compagni fuori le mura, il rafforzamento della nostra risonanza pubblica, l’intensificarsi degli attacchi contro obiettivi statali e capitalisti con tutti i mezzi.
Ora è il momento di rafforzare la nostra posizione , ancor più nella guerra che stiamo portando avanti.
Fino alla fine, fino alla vittoria…
LA SOLIDARIETA’ E’LA NOSTRA ARMA
RETE DEI PRIGIONIERI IN LOTTA
Gli scioperanti della fame:
Antonis Staboulos, Tasos Theofilou, Fivos Harisis,Argiris Dalios, Giorgos Karagiannidis, Grigoris Sarafoudis,
Andreas-Dimitris Bourzoukos, Dimitris Politis.
FONTE ACT FOR FREEDOM NOW
TRADUZIONE CROCENERA