È arrivato questo pomeriggio, un po’ prima di quando lo si aspettasse, l’esito dell’udienza di giovedì durante la quale i difensori di Paolo, Erika, Toshi, Luigi e Marco hanno chiesto al Tribunale del Riesame la revoca delle misure cautelari emesse contro di loro in seguito all’opposizione alla retata del 2 febbraio scorso. E l’esito è pessimo, a conferma, tra le altre cose, di quanti siano numerosi i dipendenti del Palazzo di Giustizia completamente proni ai voleri della Procura: Paolo, Erika, Toshi e Marco rimangono in cella, mentre per il solo Luigi la carcerazione preventiva si svolgerà da oggi ai domiciliari (ma con tutte le restrizioni, per cui non potrà comunicare con nessuno se non con i propri conviventi). Non cambia neanche la situazione per l’unico compagno con divieto di dimora del quale si è discusso durante l’udienza di giovedì. Le motivazioni della decisione del Tribunale saranno rese note invece nei prossimi giorni.
macerie @ Giugno 6, 2015
Per scrivere loro:
Erika Carretto C.C. Lorusso e Cotugno – Via Maria Adelaide Aglietta 35 10151 Torino
Paolo Milan C.C. Lorusso e Cotugno – Via Maria Adelaide Aglietta 35 10151 Torino
Toshiyuki Hosokawa C.C. Lorusso e Cotugno – Via Maria Adelaide Aglietta 35 10151 Torino
Marco Pisano C.C. Lorusso e Cotugno – Via Maria Adelaide Aglietta 35 10151 Torino
Si è tenuta, questa mattina, l’udienza davanti al Tribunale del Riesame di Torino per gli arresti del 20 maggio. Davanti ai giudici si è presentato anche Marco, che la polizia ha cercato invano durante queste ultime tre settimane. Ci vorrà presumibimente qualche giorno per sapere se la carcerazione preventiva per Toshi, Erika, Paolo e Luigi sarà confermata o meno. Nell’attesa, anche Marco è stato portato alle Vallette. Potete scrivergli a questo indirizzo:
Marco Pisano c/o
C.C. Lorusso e Cotugno
Via Maria Adelaide Aglietta, 35
10149 Torino
Sul luogo del delitto / 4 (ovvero i consigli dei muri)
La solidarietà per i quattro ultimi arrestati e per i quattro banditi da Torino nell’operazione di polizia di mercoledì scorso la si può leggere percorrendo quelle stesse strade in cui ci troviamo a lottare ogni giorno. E così, a neanche 24 ore dal presidio di sabato, qualche compagno diErika, Luigi, Paolo e Toshi ha deciso di tornare, ancora una volta, sul luogo nel delitto.
Armati questa volta di scope e colla hanno attacchinato la simpatica immagine che vi abbiamo proposto opra. E ve la proponiamo qui perchè da quell’angolo di strada un po’ ostile alla polizia è stata prontamente tolta. Non si poteva di certo lasciare lì, tanto chiaro era il messaggio che poteva essere colto dai molti che tra queste strade subiscono le angherie degli uomini in divisa.
Sorte più fortunata hanno avuto invece due grosse scritte apparse qualche giorno fa nella piccola piazzetta al centro di Borgo Dora.
Insomma, in attesa che qualcuno finisca l’opera lasciata a metà sulle grosse colonne bianche che capeggiano all’incrocio tra Corso Giulio Cesare e Corso Emilia, dando finalmente seguito a quel“Bast” incompiuto considerato tanto offensivo dalla polizia, anche i muri, che si sa, tante ne hanno viste – di retate, di sfratti, di lampeggianti e sirene ma anche di picchetti e blocchi, di piccole e grandi resistenze – anche i muri continuano a darci dei consigli.
macerie @ Maggio 28, 2015