Aggiornamento sul non rilascio di Marco Camenisch

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Dopo l’ennesimo cambio del “responsabile del caso”, nell’ambito della “Sessione III^ di coordinamento per l’esecuzione della pena”, il 27 luglio 2015 si è svolta l’audizione del sottoscritto. Erano presenti il “responsabile del caso” e una segretaria per verbalizzare, dell’ “Ufficio per la giustizia penale” (AJV) ZH, l’assistente sociale, la sua stagista e il responsabile penale (quasi vice-direttore) del carcere di Bostadel e il mio avvocato. Vi ho partecipato perché le mie condizioni e proposte sulle “tappe d’apertura”, a prescindere dalle folli “raccomandazioni del ROS” del servizio forense-psichiatrico del AJV, sembravano sin qui soddisfatte. Infatti, AJV avrebbe fatto richiesta al carcere “semi-aperto” di Saxerriet, nel cantone di San Gallo, se mi avessero accettato per le “aperture carcerarie” e così mi è stata presentata copia della risposta più o meno positiva giunta dal Saxerriet.

Come premessa sostanziale, da Saxerriet perveniva che non era ancora avvenuta la consultazione della “Commissione speciale per il concordato carcerario in Svizzera orientale” (FAKO). In Svizzera esistono quattro concordati carcerari, ciascuno accoppiato rispettivamente ad alcuni cantoni territorialmente attinenti. I “FAKO” sono stati introdotti negli ultimi decenni in seguito a un inasprimento della giustizia e del carcerario e sono costituiti da direttori/trici di prigioni, pubblici ministeri, psichiatri/e, psicologi/e, ecc. S’incontrano periodicamente per giudicare le “aperture carcerarie” e le “libertà condizionali” previsti da AJV per i prigionieri con lo stigma di “pericolo pubblico” e forniscono le loro “raccomandazioni” che spesso e volentieri sono negative e, anche se non vincolanti, sono eseguite quasi sempre da AJV.

Tale FAKO dovrebbe tenersi a inizio ottobre 2015 per poi comunicare, forse lo stesso mese, le proprie “raccomandazioni”.

Ora, con lettera del 24 agosto 2015, AJV chiede al FAKO:

… parere sulla questione, se per il suddetto detenuto sono esecutive le “aperture carcerarie” decise durante la “Sessione III^ di coordinamento” del 27 luglio 2015, ovvero:
*trasferimento nella sezione chiusa transitoria del carcere di Saxerriet

*passaggio alla sezione aperta dello stesso carcere

*fuori la sezione aperta di questo carcere:

*permessi relazionali, scortato o senza scorta

*lavoro all’esterno

*lavoro dentro o all’esterno

*libertà condizionale (primo trimestre 2018) (!!!)

Secondo loro, quanto sopra dal punto di vista della pericolosità è giustificabile.

I permessi di relazione, scortato o senza scorta devono essere collegate ai seguenti obblighi:

*inoltro preliminare e osservanza di un programma dettagliato dei permessi

*scorta continua da parte del personale del carcere di Saxerriet (permessi di relazione con scorta)

*redazione di un rapporto sui permessi da parte di Marco Camenisch

*divieto di assunzione di droga e alcool (cannabis inclusa), la cui osservanza deve essere monitorata dall’assistente per la libertà vigilata dell’ “Ufficio per l’esecuzione della pena e delle misure 3”, tramite opportuni controlli

*partecipazione a discussioni regolari con l’assistente per la libertà vigilata del suddetto Ufficio

*osservanza del divieto d’acquistare, possedere, portare con sé e trasportare armi (!!!)

Si noti l’inaccettabile intenzione per una libertà condizionale di 4 ridicoli mesi legata a un “periodo di prova” indeterminato, basato su “istruzioni” che possono essere disposte per una durata di 3 anni. Così corro il rischio di dover vivere, dopo il fine pena, altri 2 anni e 8 mesi secondo tali “istruzioni” e, in caso di una “non osservanza”, essere riarrestato in ogni momento e scontare gli ultimi 4 mesi in carcere. Per una libertà condizionale non sono previsti appelli. Probabilmente mi occorrerà ritirare ora il mio accordo riguardo ad “aperture carcerarie” oppure in caso di “liberazione condizionale” 4 mesi prima del fine pena “non osservare” le prime due “disposizioni” (divieto di consumo di Cannabis…, i “regolari” colloqui con l’assistenza ecc. ecc. …) per farmi questi ultimi 4 mesi vale a dire il “fine pena”, dopo il quale sarebbe difficile oppure legalmente impossibile comminarmi “periodi di prova” con le “disposizioni” (vale a dire vessazioni e “tarantelle”) sopra descritte.

Al momento è solo sicuro che potrebbe esserci un eventuale trasferimento a Saxerriet un giorno qualunque, ma solo dopo la “risposta” di FAKO. Il “responsabile del caso” non ha accennato nulla riguardo alle infami “raccomandazioni del ROS”. Per i permessi di relazione ha chiesto un elenco d’indirizzi (non ben definiti) da sottoporre al controllo della polizia.

Nel verbale della seduta sotto il titolo “Valutazione della prognosi legale/valutazione di rischio” da un lato è riportato “Non sussistono segnali di rinnovata delinquenza (nel senso dei reati contingenti) laddove si prevedano le aperture carcerarie, dall’altro però, con il titolo “Prospettive future/obiettivi/misure” tuttavia si parla genericamente di un “Monitoraggio delle attività associate reati durante le prossime “aperture carcerarie”, si lascia intuire che quasi quasi avrebbero gettato nuovamente dalla finestra le “raccomandazioni del ROS”.

Marco Camenisch
28.09.2015 carcere di Bostadel, Menzingen, CH