Domenica 24 aprile alle ore 16,00 presso il Laboratorio Anarchico Perlanera ( Alessandria , via Tiziano 2) ci sarà la presentazione del libro di Belgrado Pedrini “Noi fummo i ribelli , noi fummo i predoni ” e “Versi liberi e ribelli” ( Edizioni El Rùsac )
Il libro raccoglie due opere di Belgrado Pedrini : “Noi fummo i ribelli , noi fummo i predoni …” (Schegge autobiografiche di uomini contro) e “Versi liberi e ribelli “(Poesie ).Belgrado nasce a Carrara nel 1913 , fin da giovanissimo si avvicina all’anarchismo e combatte contro il fascismo . Nel 1937-38 viene rinchiuso nel carcere di Pianosa. Rimesso in libertà continua a svolgere numerose azioni contro il regime fascista.
Una sera del 1942 , in un’osteria , Pedrini con Giovanni Zava e Gino Giorgi disarmano e schiaffeggiano cinque fascisti .Ricercati dalla milizia i tre si recano a Milano. Nella città lombarda (nel novembre dello stesso anno), sempre insieme a Zava e a Giorgi, viene sorpreso dalla polizia mentre affigge manifesti contro la guerra . Dopo un lungo conflitto a fuoco i tre riescono a dileguarsi e a raggiungere la Liguria . Intercettati in una pensione di La Spezia nasce una sparatoria durante la quale muore un poliziotto. I tre , gravemente feriti, vengono rinchiusi nel carcere della città ligure e nel 1943 in quello di Massa .Nel giugno del 1944 Pedrini , insieme a tutti i detenuti , viene liberato da alcuni partigiani della formazione “Elio”.
Belgrado entra in questa formazione e prosegue la sua lotta contro il fascismo e il nazismo .Nel 1945 , all’indomani della liberazione , viene nuovamente arrestato per i fatti accaduti a la Spezia nel 1942 .Nel 1949 , misconoscendo la valenza politica di tali avvenimenti ,la magistratura repubblicana condanna Pedrini all’ ergastolo .Successivamente la pena viene commutata a trent’anni di carcere .Continuamente trasferito da un carcere all’altro per i suoi tentativi di evasione e per aver organizzato delle rivolte, Belgrado durante la sua detenzione approfondisce la sua cultura letteraria e filosofica . Scrive numerose poesie tra cui ” Schiavi” che verrà trasformata in una famosa canzone dal titolo “Il Galeone “. Nel 1975 viene rimesso in libertà dopo una campagna internazionale fatta dagli anarchici . Insieme ai suoi amici e compagni Giovanni Mariga ,Zava e Gogliardo Fiaschi apre a Carrara il Circolo Culturale Anarchico e successivamente il Circolo Anarchico “Bruno Filippi” .Pedrini muore nella città apuana il 17 febbraio del 1979.
Al termine della presentazione del volume verranno descritte le biografie di anarchici alessandrini impegnati nella lotta contro il fascismo