Tag Archives: Pedrini Belgrado

[Alessandria] Presentazione di “Noi fummo i ribelli, noi fummo i predoni” e “Versi liberi e ribelli” al Perlanera

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Domenica 24 aprile alle ore 16,00 presso il  Laboratorio Anarchico Perlanera ( Alessandria , via Tiziano 2) ci sarà la presentazione del libro di Belgrado Pedrini “Noi fummo i ribelli , noi fummo i predoni ” e “Versi liberi e ribelli” (  Edizioni El Rùsac )
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[Genova] Presentazione di “Noi fummo i ribelli, noi fummo i predoni” e chiaccherata sul corteo del 7 maggio al Brennero

Genova, venerdì 22 aprile – Dalle 18 al Mainasso in p.za Santa Maria in Passione

Presentazione di “Noi fummo i ribelli, noi fummo i predoni…” di Belgrado Pedrini e chiaccherata sul corteo del 7 maggio al Brennero. A cura delle Edizioni EL RUSAC.

A seguire buffet benefit spese legali

ilmainasso.noblogs.org

[Lecce] Presentazione Edizioni Anarchiche El Rusac e “Noi fummo i ribelli, noi fummo i predoni” a Villa Matta

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Presentazione delle Ed.anarchiche El Rùsac

Il termine El Rùsac nel dialetto triestino vuole dire lo zaino.
Abbiamo scelto questo nome per queste nuove edizioni anarchiche perché quest’oggetto ci ricorda innanzi tutto la sua utilità.
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E’ morto il ‘Monello’, partigiano anarchico: NOI FUMMO I RIBELLI, NOI FUMMO I PREDONI e Bube

E’ morto ‘Il Monello’, partigiano anarchico, personaggio molto conosciuto in tutta la città di Parma. Oggi alle 14 si terranno i funerale al cimitero della Villetta

E’ morto ‘Il Monello’, partigiano anarchico, personaggio molto conosciuto in tutta la città di Parma e nel quartiere Oltretorrente. Oggi alle 14 si terranno i funerale al cimitero della Villetta. Giovanni Boni è morto a 88 anni ed è stato protagonista della Lotta di Liberazione nel parmense: gappista e partigiano anarchico si rese protagonista di numerose azioni armate contro i fascisti, finì in galera negli anni post-Liberazione. Negli ultimi anni, nonostante l’età, continuava a partecipare ai cortei antifascisti e di movimento a Parma. Lo ricordiamo in alcuni cortei indetti dai sindacati di base per il Primo Maggio dei lavoratori.

La mia storia e’ la storia dei miei compagni ed e’ simile a quella di molti altri partigiani finiti nelle patrie galere all’indomandi della liberazione. Erano finiti i febbrili giorni della speranza, delle risa e delle gioie. Ci ritroviamo al punto di partenza. Ossia, sbandati e senza soldi, non al riparo dai colpi della sorte. Cosi’ decidemmo di continuare a lottare, come fatto negli anni precedenti, contro padroni vecchi e nuovi, senza esclusione di colpi….
Il Monello Giovanni Boni

http://www.parmatoday.it/cronaca/morto-monello-giovanni-boni-partigiano-anarchico.html

Belgrado Pedrini NOI FUMMO I RIBELLI, NOI FUMMO I PREDONI

Belgrado Pedrini
NOI FUMMO I RIBELLI, NOI FUMMO I PREDONI
Schegge autobiografiche di uomini contro
Edizioni Anarchiche Il Baffardello

Le azioni armate contro il fascismo prima della “resistenza”, i manifesti clandestini, le rapine, la galera fascista (prima) e democratica (poi) … «Le azioni raccontate in queste pagine irrompono inevitabilmente nel presente scavando nel profondo dei sentimenti più sinceri e coraggiosi che ogni amante della libertà tiene dentro». Due volumi: uno di “schegge autobiografiche di uomini contro”, l’altro di poesie. 100% del prezzo di copertina ai compagni in carcere!

NOI PARTIGIANI NOI BANDITI
La mia storia e’ la storia dei miei compagni ed e’ simile a quella di molti altri partigiani finiti nelle patrie galere all’indomandi della liberazione.
Erano finiti i febbrili giorni della speranza, delle risa e delle gioie.
Ci ritroviamo al punto di partenza.
Ossia, sbandati e senza soldi, non al riparo dai colpi della sorte.
Cosi’ decidemmo di continuare a lottare, come fatto negli anni precedenti, contro padroni vecchi e nuovi, senza esclusione di colpi….
Il Monello Giovanni Boni
–tratto da Noi Fummo I Ribelli, Noi Fummo I Predoni
Schegge autobiografiche di uomini contro – Belgrado Pedrini Edizioni Anarchiche Baffardello Carrara 2001.

Un Partisano Anarquista. Belgrado Pedrini.

    Durante el fascismo italiano, en la zona de Carrara, operaban diversas formaciones partisanas anarquistas, SAP-FAI, Lucetti, “Lunense”, “Elio”. Esta última fue la primera formación anárquica que operó en la región apuana.
Durante la resistencia, comenzó un proceso de militarización de las brigadas partisanas, se construyó así un comando unificado de la brigada apuana para “beneficiar”, según los militaristas de siempre la actividad operativa y coordinar la acción armada.
Las formaciones debían ahora nombrar un representante a la interna, éste tenía la responsabilidad al frente del C.L.N. (Comité Nacional de Liberación) de las acciones militares.
Las formaciones debían tomar órdenes del comandante de brigada. El autor y el protagonista del siguiente texto, contrario a la militarización, al igual que sus compañeros, fue considerado otro “incontrolado”, título que honró a los anarquistas.
Por no aceptar órdenes ni disciplina fueron marginados y “mal soportados” por su fuerte sentido de la autonomía y la responsabilidad individual.
Con la llegada de la república burguesa, él, como muchísimos partisanos considerados peligrosos, fueron condenados a prisión cuando cayó el fascismo y las aguas estaban calmas.
Para el ministro de justicia de la república, el comunista Palmiro Togliatti, los anarquistas eran demasiado peligrosos, si bien dio una amnistía general para todos los fascistas, no la dio para los ácratas.
Belgrado Pedrini participó activamente en la lucha por la revolución social, luchó contra el fascismo y fue condenado a pasar 32 años en prisión por la república burguesa.
Su delito: la libertad.

Todos los textos editados por el Círculo Anárquico Villa Española.

SHIAVI – Belgrado Pedrini

Italy-partisans

Siamo la ciurma ignota
D’un galeon mortale,
su cui brontola il tuono
dell’avvenir fatale.

Mai orizzonti limpidi
Schiude la nostra aurora
E sulla tolda squallida,
urla la scolta ognora.

I nostri di’ s’involano
Fa fetide carene:
siam macri, emunti schiavi,
stretti in ferral catene.

Nessun nocchiero ardito,
sfida dei venti l’ira?
Pur sulla nave muda,
vespero ognun sospira

Sorge sul mar la luna,
ruotan le stelle in cielo,
ma sulle nostre tombe,
steso e’ un funereo velo.

Torme di schiavi adusti,
chini a gemer sul remo,
spezziam queste carene,
o chini a remar morremo.

Remiam finche’ la nave
Si schianti sui frangenti,
alte le rossonere,
fra il sibilar dei venti

Cos’e’, gementi schiavi,
questo remar remare?
Meglio cader da prodi
Sul biancheggiar del mare.

E sia pietosa coltrice,
l’onda schiumosa e ria,
ma pera in tutto il mondo
l’infame borghesia.

Falci del messidoro,
picche vermiglie al vento,
sarete ai nostri labari
nell’epico cimento.

Su, su, gementi schiavi
L’onda gorgoglia e sale:
di gia’ balena e fulmina
sul galeon fatale.

Su , su schiavi, all’armi, all’armi
Pugnam col braccio forte;
griadiam, gridiam: giustizia,
e libertade o morte.

Casa penale di Fossombrone 1967
Prima stesuara

–da Versi Liberi e Ribelli – Belgrado Pedrini
Edizioni Anarchiche Baffardello – Carrara 2001 prima edizione