Voici un extrait du « Manifeste contre le travail » écrit en 1999 par des membres de groupe-revue allemand Krisis (Robert Kurz, Ernst Lohoff et Norbert Trenkle). Ce petit passage, qui nous conte en peu de mots la triste histoire de notre asservissement à l’instrument privilégié de la domination de classe, le travail, nous rappelle surtout une chose : que nous sommes nous-même les meilleurs soutiens et propagandistes en faveur de ce qui crée les conditions de nos survies, et qui ne sont autres que les rapports sociaux spécifiques que nous faisons perdurer en faisant perdurer avec eux le travail, les classes, l’argent, l’État, le capital et la production fantasmée. Se lever tôt le matin pour aller tafer, c’est déjà se soumettre à l’ordre du temps, à la loi impersonnelle de la valeur, à la domination de ceux et celles qui ne contrôle plus vraiment le cours de choses mais qui en tirent de juteux profits en attendant (quoi… ? Le désastre ? Après nous la fin du monde….non ?).
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In eterna lotta Severino Di Giovanni
“In eterna lotta contro lo Stato ed i suoi puntelli, l’anarchico che sente su se stesso tutto il peso della sua funzione e dei suoi scopi emananti dall’ideale che professa e della concezione che ha dell’azione, non può molte volte prevedere che quella valanga che fra poco andrà a far rotolare per la china dovrà necessariamente urtare il gomito del vicino in astrattiva contemplazione delle stelle o
calpestare un callo di un altro che s’impunta in non smuoversi, avvenga quel che avvenga intorno a lui. E’ l’inevitabile della lotta che lui non cerca a bella posta, ma che per un cumulo di casualità attraversa il suo cammino e fa succedere la nota violenta.
Non valgono a riparare l’inevitabile le solite recriminazioni, i “distinguo”, le serenate al pianto, le alambiccazioni d’azzeccagarbugli, le solite maledizioni e i ripudi: se sul cammino dobbiamo correre, non possiamo farlo sorretti e intralciati da un falso sentimentalismo improduttivo senza ostacolare ciò che si vuole condurre a termine dell’energica rivolta”.
Severino Di Giovanni
MEMBAKAR SENJ [A]
Manifesto Individualis
Mengapa kau tinggalkan jalan yang lurus dan terbuka hanya untuk berada di jalan sempit yang sukar ini? Tahukah kau, wahai gadis kecil, kemana akan kau bawa dirimu? Jurang yang tak terhingga bisa saja menantimu di depan sana. Tak seorangpun, bahkan para penjahat, berani menyusuri jalan itu. Tetaplah berada di jalan yang lebar dan terang yang dilalui oleh banyak orang. Maukah kau? Berada di jalanjalan yang telah di tentukan, diukur, dan ditandai. Sungguhlah nyaman dan aman untuk berada di jalan semacam itu.
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LE CAROGNE
Euno [Paolo Schicchi]
C’era una volta un branco di pecore che pascolava liberamente. L’erba era tenera ed abbondante ed il prato era fiorito. Vennero i lupi. Le pecorelle tremarono di paura e ricorsero ai pastori per protezione. Ma i cattivi pastori, dopo averle munte e tosate ben bene le consegnarono ai macellai.
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Il primo documento teorico di Azione Rivoluzionaria
«La borghesia può far esplodere e distruggere il suo mondo prima di abbandonare la scena della storia. Noi portiamo un nuovo mondo quì, nei nostri cuori. Quel mondo sta nascendo in questo istante.» (B. DURRUTI)
E’ vero quanto scrive Debord che la “vita quotidiana è misura di tutte le cose: della realizzazione o piuttosto della non realizzazione di rapporti umani, dell’uso che noi facciamo del nostro tempo”. E’ pacifico che il fine della rivoluzione oggi debba essere la liberazione della vita quotidiana. Una rivoluzione che mancasse di realizzare questo fine sarebbe una controrivoluzione.
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Bandiere Nere
I.
Labari neri nel vento
chiazzati di sangue e di sole.
Labari neri nel sole
urlanti di gloria nel vento!
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Grecia: Carta de 3 compañeros acusados de atracos a bancos (2013)
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Carta del preso anarquista Damianos Bolano
Grecia 2011
Damianos Bolano estaba en busca y captura desde septiembre de 2009 acusado de pertenecer a Conspiración de Células del Fuego. El 14 de marzo, junto con otrxs 4 compañerxs fue detenido en Volos y poco después asumió la pertenencia al dicho grupo. Aquí la carta que recién publicó:
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Dos textos de la CCF- 2 testi CCF 2011
ES/IT
Presentamos dos textos cortos que CCF sacó estos días.
En solidaridad con Stella Adoniou también muchxs otrxs presxs, ya desde antes realizaron el boicot de comida presidiaria. Desde 30 de diciembre Giannis Skouloudis, Sokratis Tsifkas, Dimitris Dimitsiadis y Babis Tsilianidis, desde 31 de enero 6 presos de la ala 2 de cárcel de Kerkyra (preso anarquista Polykarpos Georgiadis y 5 presos sociales Stamatis Ahtsalotidis, Theofilos Lazarakis, Aleksander Bani, Christos Lupa y Mihalis Devenes), desde 2 de enero Panagiotis Masouras.
Para entender : el hecho de negarse de aceptar la comida presidiaria (la cualidad y cantidad de cual ni siquiera permiten sobrevivir dentro de la cárcel) no es más que una pequeña declaración política. Sin embargo, ya que en el pasado empezando por esto se llevaron a cabo varias movilizaciones dentro de las cárceles griegas (a veces convirtiéndose en huelgas de hambre o motines) y también porque tal gesto disturbe un poco al funcionamiento normal del sistema penitenciario, las autoridades lo tienen bien en cuenta.
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