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The rebel’s dark laughter: the writings of Bruno Filippi

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Table of Contents:

* Translator’s Introduction
* Who Was Bruno Filippi?
* In The Circle of Life
o In Memory of Bruno Filippi by Renzo Novatore
* The Free Art of a Free Spirit
* A Closed Chapter
* The Customs of Moles and Gallants
* Le Chateau Rouge
* In Defense of Mata Hari
* Iconoclast
* Hero or Assassin?
* The Federation of Sorrow
* Il Me Faut Vivre Ma Vie*
* A Day Off
* Dynamite Speaks
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A Closed Chaptert

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Bruno Filippi

The sad task of obituary writer is mine. It is sad to write a page with a heart that asks: and then what? But we are dedicated to the struggle: or to succeed in disappearing. It is inevitable and so one of us inevitably vanishes.

Uh! And how the imbeciles will howl: willful anarchist! Who can understand the storm that roars in our brain? Who can understand our hunger for joy, for life? Who can understand our defeat due to human cowardice?

We are alone. We did not find the group of daredevils ready to participate in the struggle for the conquest of life.

Therefore, we were defeated.

And one of us has vanished. The other remains with his eyes fixed on the horizon. He cannot, he must not depart. This is our destiny. Will we find comrades?

Otherwise, each in our own way, we will disappear, silent or tumultuous, from the stage of the world.

A chapter has closed.

A chapter of struggle, of hopes, of illusions. But the end has not come. As these strange, unusual lives come to an end, we will come to understand that it would have been better if they had never been born.

And that’s all there is to say.

(Summer 1918)

 

Το σκοτεινό γέλιο ενός επαναστάτη

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Το σκοτεινό γέλιο ενός επαναστάτη

Λναρχική απόπειρα στο Μιλανο

Στις 7 Σεπτεμβρίου στο Μιλανο γύρω στις 9 ή ωρα το βραδυ, όταν ή στοα Βιτόριο Εμανουέλε ήταν γεματή με κόσμο και έβραζε από τή βραδινή ζωή, μια τρομερή έκρήξή προκάλεσε αναταραχή και πανικό στο πλήθος. Μέσα στή φυγή που ακολούθήσε, καποια ατομα κατέλήξαν με μὡλωπες ή τραυματίστήκαν

Είχε ήραγματοήοιήθεί μια επίθεσή με δυναμίτή εναντια στήν πολυούχναστή Λέσχή των Βιομήχανων τής Λομβαρδίας, όπου μαζεύονται οι μεγιστανες τής τοπικής βιομήχανίας και ή οποία βρίσκεται επανω από τή καφετέρια “Μπίφφι” που ήταν γεματή εκείνή τήν ώρα. Οι καταστροφές που προκαλεσε ή έκρήξή είναι μεγαλες, ο μήχανισμός ήταν ένας σωλήνας με ζελατοδυναμίτιδα υψήλής ισχύος και ο αυτουργός τής απόπειρας ήταν το μοναδικο τής θύμα, σκοτὡθήκε απ’ τήν έκρήξή και μαλιστα έγινε κομματια. Από τα καταλοιπα του ενδύματός του και μια τούφα μαλλιών εξακριβώθήκε ότι πρόκειται για τον δεκαεννιαχρονο Μπρούνο Φιλίππι, αναρχικό τυπογραφο.

(Η είδήσή του θανατου του Μπρούνο Φιλίππι από ιταλική εφήμερίδα τής εποχής).

Black International

Iconoclasta

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Sì, mia cara, ho commesso un delitto, un delitto che ti riempirà d’orrore. Io te lo confesso col cinismo che mi è abituale, con quel cinismo che gli antropofaghi dicono essere la caratteristica dei delinquenti.

Dunque senti. L’altra notte ero di guardia. Seduto su uno sgabello, guardavo distrattamente le pareti della camerata che una fioca lampada illuminava bizzarramente. Pensavo a

te. Guardavo nelle acque glauche della rimembranza e sospiravo, pensando al presente. Tolsi di tasca la tua fotografia e mi misi a fissarla dicendoti tante cose dolci col pensiero e con gli occhi. Ti chiamai in quel momento, e certo, se tu fossi venuta, il delitto non sarebbe accaduto. Ma tu non venisti, io mi tolsi da quella contemplazione, sentii il russare plebeo della camerata, il passo cadenzato della ronda nella via, e tutto questo fu come un getto gelido d’acqua. Accesi una sigaretta, e ad un tratto, acutissimo, improvviso, sentii un odio, un odio atroce verso te….

Un seguito di pensieri cattivi, ostili, succedeva a quel primo scatto, ed io fumando nervosamente, distruggevo senza pietà tutto il roseo edificio dei nostri sogni. Uh! La casettina bianca! La mogliettina fedele che ti attende la sera!… Che cose stantie, borghesi! Fedele, poi! Che parolona! Chi è fedele al giorno d’oggi? Chi sa che la sorella non avesse ragione. Va bene che parlava per gelosia, ma quando piangendo si era quasi gettata ai miei piedi, scongiurandomi di crederla…. e faceva dei nomi alla fine!…

Io invece, stupido, la mandai via dicendole: «Non mi fare la Lidya Borelli!»

E poi quella moda! Sempre parlarmi, parlarmi di cappelli, fiocchi, nastri…. che noia. Decisamente ciò era indice di leggerezza. M’amava davvero, alla fine? Si può forse dire con certezza che una donna ami? Forse era più per ambizione, per poter dire alle amiche: Sapete, il tal dei tali, quel famoso ecc. – Sì Ebbene? – Ebbene, esso mi ama!

Fenomeno comune, questo, tra le donne. Quante volte non l’avevo io visto? E poi quell’affettuosità così intensa, l’idolatria con cui mi circondava, erano magari caricature. Figurarsi dirmi se volevo, ch’essa morisse! Questa è buffa! Mi credeva così cretino da credere alle sue frasi melodrammatiche?

Il mozzicone della sigaretta mi bruciò le dita. Lo gettai rabbiosamente e mi misi a passeggiare.

Sì, sì. Valeva meglio finirla senz’altro. Vivere soli, senza femmine tra i piedi…. Libero, libero! Sono stufo di avere il cervello schiavo.

Accesi un cerino e appiccai il fuoco alla sua fotografia. Poi la guardai consumarsi lentamente e ridursi infine ad un informe mucchietto di cenere. Vi misi il piede sopra, e poi risi, risi convulsamente. La camerata russava. Uno in sogno si mise a gridare: Ohè! Padrone, che mi porta da bere?

 

Bruno Filippi

Decadenza Bruno Filippi

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Come enormi arieti, diverse razze oggi si cozzano, ognuno volendo la supremazia sulle altre. La romantica latinità e la mercantile Albione contro l’imperativa Germania; mentre a rimorchio vengono le nazioncelle balcaniche con il bagaglio pittoresco dei loro costumi orientali arretrati. E sull’orizzonte fiammeggia la Russia, che entra in una nuova fase della sua vita. Dall’oriente le civ

iltà rinnovate e ingargliardite da novelle
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