Tag Archives: Cassa Anarchica di Solidarietà Anticarceraria

Repressione – Perquisizioni a Mentoulles e Cuneo – it/fr

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Perquisizioni a Mentoulles e Cuneo

Nella mattina di mercoledì 18 marzo, su mandato dei soliti PM Rinaudo e Padalino, i ROS hanno perquisito le abitazioni di 3 compas e le sedi del circolo culturale Barbarià e della biblioteca popolare Rebeldies.
Il decreto di perquisizione fa riferimento ad un procedimento penale per l’art. 270bis (associazione con finalità di terrorismo o di sovversione dell’ordine democratico): il teorema classico del “doppio livello” per cui gli indagati affiancherebbero ad iniziative “palesi”, quali la pubblicazione della rivista Nunatak e le attività della Cassa AntiRepressione delle Alpi occidentali, azioni dirette e atti di sabotaggio “con particolare riferimento a quelli attuati contro il cantiere del TAV”.
Le perquise hanno portato, oltre a maldestri tentativi di piazzare microspie o altro, al sequestro di materiale informatico e del contenuto delle caselle mail di Nunatak, della Cassa AntiRep e della mailing list Alpi ribelli.
In un minestrone che va da messaggi e comunicati circolati sulla mailing list alla solidarietà anticarceraria e nei confronti degli anarchici condannati per il ferimento dell’AD di Ansaldo Nucleare Adinolfi, condito con il riferimento ad un non meglio precisato attacco al cantiere di Chiomonte, l’intento manifesto della Procura sarebbe quello di criminalizzare la solidarietà rivoluzionaria e l’autorganizzazione sul territorio alpino.
Noi andiamo avanti per la nostra strada.
Contro lo Stato e le sue galere! Mille modi, un solo orizzonte: libertà!

I compas perquisiti

 

Italie : perquisitions à Mentoulles et Cuneo

 

Hier matin, à la demande des habituels procureurs Rinaudo et Padalino, les ROS [section spéciale des Carabinieri ; NdT] ont perquisitionné les domiciles de trois compagnons et les locaux du Cercle culturel Barbarià et de la Bibliothèque populaire Rebeldies.

Le mandat de perquisition fait référence à une enquête pénale basée sur l’article 270bis (association à finalité terroriste ou de subversion de l’ordre démocratique) : le classique théorème du “double niveau”, selon lequel les accusés participeraient à la fois à des initiatives “publiques”, comme la publication de la revue Nunatak et les activités de la Caisse Antirépression des Alpes occidentales, et à des actions directes et des actes de sabotage, “en particulièr ceux menés contre le chantier du TAV”.

Les perquisitions ont conduit, en plus des tentatives maladroites de placer des micros et autres, à la saisie de matériel informatique et du contenu de la boîte mail de Nunatak, de la Caisse AntiRep et de la mailing-list Alpi ribelli.

Dans une soupe qui va de messages et communiqués qui ont circulé sur la mailing-list à la solidarité anticarcérale avec les anarchistes condamnés pour la jambisation du responsable d’Ansaldo Nucleare Adinolfi, le tout assaisonné avec la référence à une attaque non précisée contre le chantier de Chiomonte [en Val Susa ; NdT], la tentative manifeste du parquet serait de criminaliser la solidarité révolutionnaire et l’auto-organisation sur le territoire alpin.

Nous continuons d’avancer sur notre propre chemin.
Contre l’État et ses prisons ! Mille modes, un seul horizon : la liberté !

Les compas perquisitionnés

[Traduit de l’italien de Informa-azione par Brèves du désordre et un petit peu remanié]

Piemonte | Repressione – Perquisizioni a Mentoulles e Cuneo

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Perquisizioni a Mentoulles e Cuneo

Nella mattina di mercoledì 18 marzo, su mandato dei soliti PM Rinaudo e Padalino, i ROS hanno perquisito le abitazioni di 3 compas e le sedi del circolo culturale Barbarià e della biblioteca popolare Rebeldies.
Il decreto di perquisizione fa riferimento ad un procedimento penale per l’art. 270bis (associazione con finalità di terrorismo o di sovversione dell’ordine democratico): il teorema classico del “doppio livello” per cui gli indagati affiancherebbero ad iniziative “palesi”, quali la pubblicazione della rivista Nunatak e le attività della Cassa AntiRepressione delle Alpi occidentali, azioni dirette e atti di sabotaggio “con particolare riferimento a quelli attuati contro il cantiere del TAV”.
Le perquise hanno portato, oltre a maldestri tentativi di piazzare microspie o altro, al sequestro di materiale informatico e del contenuto delle caselle mail di Nunatak, della Cassa AntiRep e della mailing list Alpi ribelli.
In un minestrone che va da messaggi e comunicati circolati sulla mailing list alla solidarietà anticarceraria e nei confronti degli anarchici condannati per il ferimento dell’AD di Ansaldo Nucleare Adinolfi, condito con il riferimento ad un non meglio precisato attacco al cantiere di Chiomonte, l’intento manifesto della Procura sarebbe quello di criminalizzare la solidarietà rivoluzionaria e l’autorganizzazione sul territorio alpino.
Noi andiamo avanti per la nostra strada.
Contro lo Stato e le sue galere! Mille modi, un solo orizzonte: libertà!

I compas perquisiti

Una vita ribelle Marco Camenisch

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Edizioni Alpi Occidentali giugno 2012, pag.56, 2,50euro

Chi vuole pensare ha il cervello, chi vuole capire comprende il linguaggio dell’umanità e della vita. I cadaveri viventi capiscono solamente la lingua del denaro, della ricchezza, del potere, della legge. A costoro posso soltanto dire: considerando che date ascolto ai cannoni, e che non capite altre lingue, abbiamo deciso che conviene volgere i cannoni contro di voi.”


L’opuscolo ripercorre attraverso i suoi comunicati  la vicenda carceraria di Marco Camenisch dal 1981 arrivando fino al notizia della non scarcerazione anticipata che doveva essere per maggio 2012.
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Pestifera la mia vita (Claudio Lavazza)

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Présentation de l’autobiographie de Claudio Lavazza

« J’ai réalisé presque tous les rêves que j’avais, et souvent je fais la comparaison entre mon existence et l’ouvrier que j’aurais été si j’étais resté au village. Comme mes vieux camarades d’école, je serais aujourd’hui certainement marié et avec des enfants, obligé de travailler dix heures par jour pour faire vivre une famille. Crevé après le travail, je resterais là à fixer cette boîte idiote, confortablement assis en pantoufles, pour ensuite m’en aller au lit, mort de fatigue et détruit… Aujourd’hui, je ne serais probablement pas en prison.
Mais même s’il était possible de revenir en arrière, je ne changerais pas d’un
millimètre la route que j’ai choisie. Que serait-il advenu de moi si la lumière
de la lutte n’avait pas éclairé mon chemin ? »

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Cassa Anarchica di Solidarietà Anticarceraria

Cassa Anarchica di Solidarietà Anticarceraria

“La cassa di solidarietà, per i detenuti rivoluzionari e non solo, è volta prima di tutto a creare una rete di contatti tra l’interno e l’esterno del carcere, per spezzare l’isolamento in cui viene costretto un detenuto e per svilupparsi come riferimento, non solo economico ma anche controinformativo e di lotta. La cassa vuole essere un supporto di solidarietà contro tutte le carceri, con i compagni anarchici, rivoluzionari in genere, ribelli sociali e con tutte quelle individualità sequestrate nei lager di stato, che, pur non avendo particolari caratterizzazioni politiche, maturino proposte e si facciano partecipi della prospettiva di sviluppare insieme, nella varietà che caratterizza ognuno/a, percorsi di lotta comuni”.

CASSA ANARCHICA DI SOLIDARIETA’ ANTICARCERARIA:
via dei Messapi 51, 04100 Latina
e-mail: agitazione@hotmail.com
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