Tag Archives: Diavolo In Corpo

I mercanti della vita (it/en/fr) – Diavolo In Corpo

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Nella sua opera più famosa, apparsa oltre trent’anni fa, un situazionista belga — la cui soggettività radicale scaduta è oggi in avanzato stato di decomposizione — notava che «se fosse uomo, il potere non si complimenterebbe mai abbastanza con sé per gli incontri che ha saputo impedire».
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Money and Logos

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By
M. D. P.
Is there a relationship between the birth of the rational mentality and the development of commercial economy? In the 7th century B.C.E., a whole series of tightly connected social changes took place in the Ionian Greek cities of Asia Minor. It is precisely during this epoch that the rational mentality arose, at the time when maritime commercial culture began to experience its first great development.
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The Walls of the City

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by C. G.

Prison is only apparently the exception to the rule: crime given vent to or innocence punished is in fact the totality of society where everyone punishes each other for the offense of being there and where anyone who thinks is pierced by this question at least once a day: “Why have they put me here? What have I done?” and the terribly obsessive desire for escape is just like that of prisoners. Maybe even more intense.
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I distruttori di macchine

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 Christian Ferrer

Il codice insanguinato

Fin dai tempi antichi la forca è stata considerata una pena ignominiosa. Se si medita sulla sua familiarità strutturale con la gogna si comprende perché sia ubicata sullo scalino più alto riservato alla denigrazione di una persona. Ad essa accedevano i bassi strati sociali delinquenziali o refrattari: a chi non piegava le ginocchia gli si piegava la testa con la forza.
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Il male minore

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Dominique Miséin

 

Alcuni anni or sono, in occasione di una scadenza elettorale, un celebre giornalista italiano invitò i propri lettori a turarsi il naso e a compiere il proprio dovere di cittadini, recandosi a votare per il partito allora al potere. Il giornalista era ben consapevole che all’olfatto della gente quel partito emanava il fetore di decenni di putridume istituzionale — soprusi, corruzione, malaffare — ma la sola alternativa politica disponibile sul mercato, la sinistra, gli sembrava ancor più nefasta. Non rimaneva quindi che turarsi il naso e votare per i governanti già al potere.
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I muri della città

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G. C.

 

Il carcere non è che apparentemente l’eccezione alla regola: il crimine sfogato o l’innocenza punita sono infatti la società tutta quanta, dove ciascuno punisce l’altro per la colpa di esserci e dove chiunque pensi è almeno una volta al giorno attraversato dalla domanda: «perché mi hanno messo qui? Che cosa ho fatto?» e la voglia di evasione è la stessa, terribilmente ossessiva, del detenuto. Forse, anche più intensa.
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But Which History Is This?

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Adreba Solneman

History is a progression toward the origin. Every new beginning in reality transforms all known time. But history is also one: plurality is now a moral slogan, like tolerance. The historians who recount it, who comment on it, who analyze it, obscure its visibility: history is the past! So no one will think of making use of it to transform the present.
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