Stasera come al solito, stavo leggendo, quando un passo della lettura mi colpì vivamente ed io allora per riflettere cessai dal leggere. Stavo appunto cogitabondo, quando volgendo distrattamente lo sguardo per la camera vidi, anzi mi vidi seduto sul letto. Non io, ma pure ero io, perchè era assolutamente come me. Continue reading perchè sei anarchico? Bruno Filippi→
Cosa è la politica? Se questa domanda la rivolgessimo a tutti coloro che della politica si servono come dello strumento più idoneo per conservare privilegi e potere, e anche a coloro che aspirano a conquistare il potere ed una conseguente posizione privilegiata, noi ci sentiremmo indubbiamente rispondere ad una voce sola che la politica è l’arte saggia e benefica del governo dei popoli senza la quale le società umane non conoscerebbero né vero progresso, né vera civiltà, né vero ordine. E tante altre definizioni elogiative della politica ci sentiremmo fare, da convincerci quasi a credere che il mondo non retto dalla scienza politica andrebbe diritto alla rovina! Ma noi neghiamo decisamente tutte queste taumaturgiche virtù sociali alla politica e neghiamo ad essa soprattutto la qualità di scienza sociale, a meno che non s’intenda per scienza l’arte dell’infingimento, della doppiezza, della menzogna, dell’assenza di ogni scrupolo e di una coscienza umana e morale. Continue reading Politica e anarchia→
[16-06-04]
El 7 de junio de 2004 los Carabinieri por orden del fiscal sustituto De Bugno han efectuado una decena de registros en relación con la investigación del grupo clandestino COR. El objetivo ha sido el círculo anarquista Silvestre. Continue reading Operación represiva contra Il Silvestre. (italia-2004)→
On the Internet in the spring of 2000, the first disinformation campaign aimed at giving credence to the idea of religious racism in Europe was developed. It made a strong contribution to the about-face of some left and ultra-left militants. These militants didn’t hesitate in renouncing a project, a thought and a language rooted in three centuries of revolutionary battle. The refusal of their history in the name of anti-colonialism is only explained by the abandonment of the anti-clerical universalism of this history. They no longer defend a cause with conviction as masters of their choice, but rather defend the cause that others have chosen for them. Why should they raise doubts, in an unusual manner, about the reasons for their solidarity? Has this world truly changed? Aren’t the forms of domination the same everywhere? Hasn’t capitalism been a pure, unchanging negativity for some time now? Mincing in their certitudes, they judge their moral rectitude to be incontestable. Continue reading On the Good Use of Religious Racism (from Machete)→
1924 — 1933: nove anni di lotta, di tensione, di spasimo. Segnano il periodo più burrascoso della mia vita, la fase acuta della guerra del reprobo contro tutti. Continue reading PRIMO CONFINO→
Vogliamo pane e lavoro? Vedete un po’. Quel grido da un pezzo non lo udivo più e da altrettanto tempo non avevo più avuto l’occasione di leggerlo sui giornali. Da parecchio tempo aveva cessato di essere il grido, come dire?… di battaglia dei disoccupati italiani. Altre forme di manifestazioni e, per conseguenza, altre grida erano subentrate a quelle vecchie di tanti lustri. Ma ora siamo da capo, il giro si ripete. Continue reading Pane e lavoro→
En mi opinión, mucho de los malentendidos relacionados a la gestión democrática se originan en la ambigüedad del concepto de consenso social. El siguiente párrafo contiene una línea de razonamiento que ahora se ha extendido entre un buen número de anarquistas. Continue reading PACIENCIA (Massimo Passamani)→