Oh!… Why wasn’t I born on a pirate ship, lost on the endless ocean, in the midst of a handful of rugged, brave men who furiously climbed aboard, singing the wild song of destruction and death? Why wasn’t I born in the boundless grasslands of South America, among free, fierce gauchos, who tame the fiery colt with the “lasso” and fearlessly attack the terrible jaguar?… Why? Why? The children of the night, my brothers, impatient with every law and all control, would have included me.
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Tag Archives: Martucci Enzo
Unbridled Freedom
Enzo Martucci
Stirner and Nietzsche were undoubtedly right. It is not true that my freedom ends where that of others begins. By nature my freedom has its end where my strength stops. If it disgusts me to attack human beings or even if I consider it to be contrary to my interests to do so, I abstain from conflict. But if, pushed by an instinct, a feeling, or a need, I lash out against my likes and meet no resistance or a weak resistance, I naturally become the dominator, the superman. If instead the others resist vigorously and return blow for blow, then I am forced to stop and come to terms. Unless I judge it appropriate to pay for an immediate satisfaction with my life.
Heroic Spring by Enzo Martucci
Oh!… Why wasn’t I born on a pirate ship, lost on the endless ocean, in the midst of a handful of rugged, brave men who furiously climbed aboard, singing the wild song of destruction and death? Why wasn’t I born in the boundless grasslands of South America, among free, fierce gauchos, who tame the fiery colt with the “lasso” and fearlessly attack the terrible jaguar?… Why? Why? The children of the night, my brothers, impatient with every law and all control, would have included me.
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In Praise of Chaos – Enzo Martucci
Libertarian communism is also known, particularly in Latin countries, by the name of “anarchist communism.” It is not. On the contrary, the two words are a contradiction in terms.
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Gli individualisti che salvarono Malatesta
Il già più volte menzionato e rammentato individualista novatoriano Enzo Martucci, impossibilitato a pubblicare presso la Libreria Internazionale d’Avanguardia di Bologna una sua nuova opera, dopo “La Bandiera dell’Anticristo” del 1950, per gravi contrasti insorti tra di lui e la proprietà editrice in questione, non più disposta ad editare libelli dai così smaccati accenti provocatori ed insubordinati, benchè colpito ancora una volta da una forma di ostracismo repellente non si arrese, e presso le Industrie Grafiche Riccardo De Arcangelis di Pescara si diede alle stampe nel 1953 la sua “La Setta Rossa”. In essa egli andò avanzando e precisando le sue concezioni baluginate e scaturite dall’individualismo stirneriano-nietzscheano, tratteggiò nella figura immortale di Jules Bonnot l’esempio dell’Anarchico più puro, determinato, coerente e conseguente, autentico modello di comportamento da perseguire, e al contempo abbozzò le vicissitudini della sua romantica e perigliosa vita, di cui aveva già narrato in parte nella sua opera antecedente, che fino a quel punto ebbe a condurre. In questi suoi ricordi, Martucci espose un episodio-crocevia simbolico di un’intera epoca, la cosiddetta strage del Diana del 23 Marzo 1921, analizzandone e contestualizzandone le origini, lo svolgimento e le conseguenze.
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Controverse individualiste – A propos de Renzo Novatore
Controverse individualiste
Par Enzo Martucci (août 1946)
Mon cher E. Armand,
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ENZO MARTUCCI:“IL SOLITARIO ABITATORE DELLE VETTE”
VEREIN VON EGOISTEN ED.
VEREIN VON EGOISTEN ED.
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Da ” La setta rossa”
A TU PER TU CON LA SETTA Durante trent’anni di lotta rivoluzionaria mi sono trovato spesso con i comunisti in Italia e all’estero, in carcere o al confino. Ho avuto cosi agio di conoscerli a fondo e di comprendere quale grave pericolo essi rappresentano per l’avvenire dell’umanità. Fra noi, fin da principio, si è manifestata una reciproca e violenta antipatia.
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SCHIACCIAMO IL BOLSCEVISMO
Enzo Martucci
Io non credo, con Windelband, che esista una coscienza normale che sopra la relatività delle valutazioni individuali e della moralità dei singoli popoli, pone e fissa i valori assoluti. Non credo, con Paulsen, nella necessità di un tipo normale di uomo o di vita umana che costituisca la misura per l’apprezzamento del valore delle azioni e
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