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Presenza solidale al processo contro Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò – Torino

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IL 14 E 16 LUGLIO INIZIA LA MARCIA CONTRO IL TAV

Il 14 e il 16 luglio ci saranno le ultime due udienze estive del processo contro ChiaraClaudio, Mattia e Niccolò, ancora in carcere dopo gli arresti del 9 dicembre, lontani dai loro affetti, dalle loro lotte e dalla loro amata Valle.
Si terranno nell’Aula bunker del carcere delle Vallette, dove da più di un anno e mezzo si svolge il processo contro 53 di noi, dal 22 maggio quello contro i 4 e dove si traducono in termini di reati e pene gli anni passati a difendere la Val Susa dal Tav e dalla devastazione e dalla militarizzazione che questa grande e inutile opera si porta dietro.
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Aula Bunker. Parte terza

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Venerdì 13 giugno si terrà la terza udienza del processo che vede imputati per terrorismo Chiara, Mattia, Niccolò e Claudio. La location è sempre l’aula bunker del carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino. Avremo ancora una volta la possibilità di salutare gli imputati, come anche quella di tenere alta l’attenzione su questo processo, che non dovrebbe finire all’ultimo posto nell’agendina degli impegni quotidiani. Per questo fuori dalle cancellate si terrà un presidio che dalle 9 del mattino attenderà la fine dell’udienza.

Chiara e Claudio sono stati tutta la settimana nel carcere di Torino, mentre Mattia e Niccolò, dopo l’udienza del 6 giugno, sono stati riportati ad Alessandria.

Per capire cosa succederà nella settimana a venire, se verranno ritrasferiti e verso dove, bisognerà aspettare l’udienza del 13.

No Tav: Emanuele e Christian assolti!

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Una buona notizia sul fronte dei processi No Tav: questa mattina il Tribunale di Torino, mentre all’esterno era in corso il presidio di solidarietà con Erri De Luca, ha assolto Emanuele e Cristian, i due No Tav di Mattie arrestati la notte dell’8 febbraio 2013 dopo un’azione di disturbo al cantiere. I giudici hanno infatti rifiutato in toto le tesi dell’accusa, che li voleva partecipi della parte “organizzativa” dell’iniziativa e aveva chiesto una pena di un anno e nove mesi.

Di seguito l’articolo di notav.info:

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Dopo l’Expo 2015 ora il Mose: ecco il bancomat dei poteri e il sistema tav

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Dopo gli arresti illustri che hanno riguardato esponenti del Pd per le tangenti relative all’Expo 2015, ora tocca ad un’altra grande (e assurda) opera, cioè il Mose di Venezia.

Questa volta è toccato al sindaco Pd Giorgio Orsoni, all’assessore regionale alle Infrastrutture di Forza Italia Renato Chisso, ed altre 33 persone tra cui l’ex generale delle Fiamme Gialle Spaziante, e l’ex governatore e ministro Giancarlo Galan, per la quale la procura ha chiesto l’arresto.

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Repressione a Torino, primi indirizzi sicuri dei compagni carcerati

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SEGUONO I CONTATTI DI CUI ABBIAMO AVUTO CONFERMA:

Daniele Altoè C.C. Piazza Don Soria, 37 – 15121 Alessandria (NON E’ AL SAN MICHELE)
Andrea Ventrella C.C. Via Port’Aurea, 57 – 48100 Ravenna
Paolo Milan C.C. Brissogne, Loc. Les Iles, 150 – 11020 Aosta
Marianna Valenti C.C. Lorusso e Cutugno, Via Aglietta, 35 – 10151 Torino

Nicco,
Chiara, Claudio, prigionieri No Tav raggiunti da nuove misure
cautelari, rimangono nelle galere in cui erano precedentemente detenuti:

Claudio Alberto C.C. Via Arginone 327 – 44122 Ferrara
Niccolò Blasi C.C. Via Casale San Michele 50 – 15100 Alessandria
Chiara Zenobi C.C. Via Bartolo Longo 92 – 00156 Roma

APPENA POSSIBILE AGGIORNEREMO CON I CONTATTI MANCANTI

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Torino – Operazione repressiva: misure cautelari e sbirri dentro Asilo Occupato e via Lanino [AGGIORNAMENTO e PRECISAZIONI]

Dalle prime ore della mattina di oggi, 3 giugno 2014, è scattata un’operazione repressiva orchestrata dalla pm Pedrotta e dal pm “frammassone” Rinaudo, contro diverse realtà conflittuali anarchiche e antiautoritarie. Digos e carabinieri hanno effettuato 25 perquisizioni a Torino e in Piemonte, tra cui quelle dell’Asilo Occupato e dell’occupazione abitativa di via Lanino, oltre alla notifica e all’esecuzione di diverse misure cautelari: 11 in carcere, 6 ai domiciliari, 4 obblighi di dimora, 4 divieti di dimora, 4 obblighi di firma. Vi sarebbero complessivamente 111 indagati e i reati contestati vanno dal “sequestro di persona” (per aver accerchiato un ufficiale giudiziario durante uno sfratto?) all’estorsione (per avergli chiesto di estrarre dalla fondina e consegnare la propria penna?)… passando per “danneggiamento”, “resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale”, “minacce” e “occupazione di edifici”; la scelta strategica degli inquisitori non prevede l’utilizzo di strumenti quali i reati associativi, bensì il “concorso” nella commissione dei suddetti reati.

Fondamentalmente un’inchiesta imbastita con la pretesa di compiacere i grandi poteri della città: palazzinari, banchieri, cementificatori e Partito Democratico, che notoriamente a Torino si sovrappongono e si miscelano senza soluzione di continuità.

Le accuse mosse contro compagne e compagni riguarderebbero principalmente le pratiche di resistenza agli sfratti (dai picchetti all’occupazione della sede degli ufficiali giudiziari), i cortei spontanei e gli attacchi alle sedi del Pd degli ultimi mesi, nel tentativo di sedare a colpi di misure cautelari chi, in diversi quartieri cittadini, sta promuovendo l’autorganizzazione di sfruttati e sfrattati nella riappropriazione di spazi abitativi, nella lotta contro la gentrification, contro la speculazione edilizia e contro i soggetti politici e finanziari che saccheggiano ovunque le nostre esistenze.

Aggiornamento: dopo ore di resistenza sul tetto gli sbirri lasciano l’Asilo Occupato e anche via Lanino resta in mano agli occupanti e alle famiglie che la abitano.

L’invito è quello di passare in via Alessandria 12 per contribuire a sistemare la devastazione lasciata dai servi in divisa.

ASSEMBLEA APERTA ALLE 17.30 ALL’ASILO OCCUPATO – a seguire cena benefit arrestati e indagati 



SEGUONO I CONTATTI DI CUI ABBIAMO AVUTO CONFERMA:

Daniele Altoè C.C. Piazza Don Soria, 37 – 15121 Alessandria (NON E’ AL SAN MICHELE)
Andrea Ventrella C.C. Via Port’Aurea, 57 – 48100 Ravenna
Paolo Milan C.C. Brissogne, Loc. Les Iles, 150 – 11020 Aosta
Marianna Valenti C.C. Lorusso e Cutugno, Via Aglietta, 35 – 10151 Torino

Nicco, Chiara, Claudio, prigionieri No Tav raggiunti da nuove misure cautelari, rimangono nelle galere in cui erano precedentemente detenuti:


Claudio Alberto C.C. Via Arginone 327 – 44122 Ferrara
Niccolò Blasi C.C. Via Casale San Michele 50 – 15100 Alessandria
Chiara Zenobi C.C. Via Bartolo Longo 92 – 00156 Roma

Una montagna di libri contro il tav. Terza edizione Bussoleno 6-7-8 giugno.

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Durante la terza giornata dell’  inziativa avrà luogo al presidio di Venaus il secondo appuntamento di ” Sapori di libertà”.  Un’ iniziativa costruita in solidarietà con Chiara, Mattia, Niccolò e Claudio.
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Terrorizzare e reprimere (parte III)

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Ecco la terza ed ultima parte dell’intervento che  Prison Break Project pubblica sul web sulla storia del concetto di terrorismo che viene, proprio in questi giorni, utilizzato a fini repressivi contro quattro compagni e compagne NoTav, incarcerati in regime di alta sorveglianza dallo scorso 8 dicembre. Il testo è diviso in tre spezzoni più brevi per agevolarne la lettura e per accompagnare simbolicamente le scadenze di questo mese di mobilitazione per la liberazione di compagni e compagne e contro la criminalizzazione della lotta notav. È il nostro modo di offrire un piccolo, e speriamo utile, segno tangibile di solidarietà alle lotte contro le dinamiche repressive.
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Condanna per i tre notav della colazione ai cancelli

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TG Valle Susa

ribunale Bruno Caccia di Torino, aula gremita. Fuori una giornata calda e soleggiata Claudio Alberto è presente. I Pm vogliono rinunciare ai testi. “Non ci sono perché impegnati in ordine pubblico” giustifica il Pm Padalino. La controparte ricusa a sua volta la rinuncia, dichiarando che “i testi hanno visto dall’alto e quindi la difesa chiede di controesaminare”. Dall’alto hanno visto tutto. La corte si ritira e a sorpresa i Pm acconsentano a sentirli. Ma non tutti, due su tre. Alla fine sarà la Corte a revocare l’acquisizione: i testi non si sentiranno. Depennati.
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