Tag Archives: prisoners

$hile: Revisaran “libertad vigilada” al compañero Hans Niemeyer el 29 de Octubre

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El 21 de Octubre se realizaron los alegatos en la quinta sala de la Corte de Apelaciones, donde la defensa legal del compañero Hans Niemeyer solicito el acceso a la “libertad vigilada” luego de que se le negase reiniciar un nuevo juicio. El abogado señalo:
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Greek prisons: Text by anarchist prisoners Alexandros Mitroussias and Giorgos Karagiannidis

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For sure, contradiction holds lead in our detractors’ criticism. Thus, the alleged “defeat” of claiming responsibility is used at the same time by innocent imprisoned anarchists, and solidarians of theirs, as main alibi for proving that they are not associated with what cops accuse them of (take the trial for the 250 attacks of the Conspiracy of Cells of Fire for example, in which other, unrelated individuals are accused along with us). So, if it weren’t for the “defeat” of our choice to claim responsibility, and we had had recourse to vague silence—since there is legally no evidence against us (fingerprints, DNA samples, or recognition by eyewitnesses)—some would probably raise “complaints”…’
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Grecia – Testo solidale con Nicola e Alfredo: “Voglio compagni, non la massa” (it/es/en)

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da 325.nostate.net

Conosco persone… persone taciturne e loquaci,
codarde e audaci, umili ed arroganti…

Persone che vivono ubbidientemente, come pecore ed altre
che si nascondono in modo sleale, come iene.
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Solidarietà – In vista del processo contro Alfredo e Nicola

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Sulla pelle di chi

Mentre i Signori dell’atomo seguitano nella costruzione di centrali in mezzo mondo e l’industria nucleare procede nella ricerca di sistemi e applicazioni dalle multiformi e nefaste facce, il prossimo 30 ottobre il tribunale di Genova giudicherà Alfredo Cospito e Nicola Gai, due anarchici accusati di aver gambizzato l’Amministratore Delegato di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi.

Chi crede e lavora nell’energia nucleare lo fa sulla pelle di tutti gli altri. Può capitare di conseguenza che chi semini radioattività raccolga piombo: una relazione causa-effetto la cui lucidità non fa una grinza. Gesti coraggiosi che rischiarano le tenebre della rassegnazione, in un mondo fondato sulla sottomissione e sulla delega. Una vicenda che riapre il dibattito sulla violenza rivoluzionaria, troppo spesso seppellito tra montagne di carta da tribunale e di carcere e annebbiato da un sistematico lavaggio culturale atto a deformare il significato stesso dei termini. In questo modo terrorista diventa chi attacca, anche violentemente e in modo mirato, il sistema di terrore e sfruttamento che tiene in piedi questa società, e non chi avvelena, devasta e sottomette tutti e tutto. La violenza non può restare monopolio di chi controlla le nostre vite, è uno strumento al quale alcuni ricorrono per imporre il proprio potere, altri invece per difendersene, per riportare un po’ di equilibrio e dimostrare una volta in più che opporsi è possibile.

Nella guerra che lo Stato e il Capitale conducono ogni giorno contro la libertà di individui e comunità ad autodeterminarsi e contro la sopravvivenza stessa del pianeta, ognuno è chiamato a dare il proprio contributo. Nella molteplicità delle forme e degli strumenti di attacco a questo mondo, ogni singolo gesto è parte importante di un percorso che miri a un radicale cambiamento dell’ordine sociale. Con strumenti e pratiche che i rivoluzionari di ogni epoca hanno sempre fatto proprie contro un nemico comune, e con la fitta rete di legami, di conoscenze e di metodi che sono la grande ricchezza e il patrimonio di ogni movimento di lotta.

Come sempre, aldilà dei riti e delle sentenze di un misero tribunale, siamo al fianco di Nicola e Alfredo, convinti che il sostegno ai rivoluzionari prigionieri, nelle tante forme attraverso le quali esso si può esprimere, sia elemento essenziale di ogni lotta.

Mille modi, un solo orizzonte: libertà!

Cassa AntiRepressione delle Alpi occidentali

Ottobre 2013

 

Palabras de Juan Aliste y Marcelo Villarroel a lxs compañerxs de argentina (2013) es/en

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Es aquí donde la palabra solidaridad se torna fuego y praxis, es aquí donde cruzamos miradas cómplices, traspasando ficticias fronteras impuestas, fundiéndonos en un grito libertario, apuntando al centro del hedor capitalista y su son de miseria.Con un abrazo combativo saludamos toda vuestra solidaridad, el corazón se nos repleta al reconocernos en cada gesto, en cada axión y decisión. La rebeldía fecunda que nos permite dar la batalla y resistir tomando el control de nuestras propias vidas, surcando el oxígeno de la emancipación, desenmascarando toda forma de sometimiento, esclavitud o reformismo. Nada tenemos que ver con el Estado Capitalista incrustado históricamente en el consumo, la enajenación e indiferencia.
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Letras de libertad. Cartas al compañero Henry (es/it)

Letras de libertad. Cartas al compañero Henry

Suspendida nuevamente la audiencia del compañero Henry

Suspendida nuevamente la audiencia del compañero Henry

 

Nota de Solidaridad Negra

El 16 de octubre, la audiencia fijada para el caso que sigue nuestro compañero Henry fue nuevamente suspendida. No todxs lxs implicadxs asistieron, y el juez decidió postergar la audiencia, una vez más, para el 5 de noviembre.

Lejos de hablar en términos jurídicos, hacemos énfasis en lo que significan estos aplazamientos constantes para quienes se encuentras secuestradxs o con libertades restringidas.

La indiscutible retardación de “justicia” provoca un desgaste anímico a quienes se enfrentan con el sistema carcelario. Cualquier expectativa de cambio de situación, de avance en un caso montado, se desvanece lentamente bajo este tipo de mecanismos administrativos. Incluso económicamente, estos procesos solo hacen que la dependencia a un abogado sea constante y quizás imposible para algunxs. De esta forma las defensas se debilitan y todo el sistema judicial se sostiene a costa de lxs acusados. Estas son sus estrategias de demostración de poder, fastidiosas e injustificables para quienes mantenemos una mirada y vida anárquicas.

Queda por demás decir que para nosotrxs el sistema judicial es totalmente repudiable. Así como todxs quienes lo conforman por dentro y por fuera. Esta es una etapa de lenta espera y tensión que asumimos con la solidaridad constante y combativa, la información permanente, y sobretodo con el apoyo anárquico a nuestro compañero.

Como grupo de solidaridad queremos enviar ánimos a Henry para afrontar todo esto a la espera de que se caiga el montaje que tratan de mantener con estos bajos recursos de retardación. Así mismo, saludar con la dignidad en alto a lxs presxs antiautoritarixs del globo que enfrentan situaciones de secuestro o persecución por luchar contra la dominación.

Fuerzas compa Henry, pronto te veremos en las calles!
Hasta la liberación total!
A las cárceles demolición!

Solidaridad Negra

Solidaridad Negra

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Bolivia: Nuovo rinvio del processo in cui è convolto Henry Zegarrundo

Il 16 Ottobre l’udienza fissata per il caso nel quale è coinvolto il nostro compagno Henry è stata nuovamente rinviata. Non tutti/e gli/le imputati/e erano presenti, e il giudice ha rinviato ancora una volta l’udienza, stavolta al 5 Novembre.Tralasciando i discorsi giuridici, sottolineiamo ciò che questo comporta per chi si ritrova sequestrato/a o sottoposto a misure restrittive.

L’indiscutibile ritardo della “giustizia” provoca una situazione difficile per chi affronta il sistema carcerario. Qualsiasi aspettativa di cambio della situazione, di caduta della montatura, svanisce lentamente a causa di tali meccanismi burocratici. Anche a livello economico, questi processi comportano la presenza costante di un avvocato e questo è impossibile per alcuni/e. Cosi la difesa perde efficacia e tutto il sistema giudiziario si sostenta a spese dell’accusato/a. Queste sono le strategie del potere, fastidiose e ingiustificabili per chi mantiene una condotta e una vita anarchica.

In sostanza per noi il sistema giudiziario è totalmente disprezzabile. Cosi come lo è chi lo forma da dentro e da fuori. Questa è una lotta lenta e tesa, e che abbiamo iniziato con la solidarietà costante e combattiva, l’informazione permanente, e soprattutto l’appoggio anarchico al nostro compagno.

Come gruppo solidale vogliamo inviare coraggio a Henry per affrontare tutto ciò che comporta questa montatura che cercano di tenere su con questi strategemmi. E salutare con grande dignità i/le prigionieri/e antiautoritari/e del pianeta che affrontano situazioni di sequestro o persecuzione per la lotta contro il dominio.

Forza compagno Henry, ti aspettiamo presto libero!
Fino alla liberazione totale!
Per la distruzione dei carceri!

Solidaridad Negra

http://it.contrainfo.espiv.net/2013/10/27/bolivia-nuovo-rinvio-del-processo-in-cui-e-convolto-henry-zegarrundo/