Che cosa è accaduto a Bruxelles con la proclamazione dello stato d’emergenza “decretato” dagli attentati di Parigi? Militari a pattugliare le strade, mezzi pubblici sospesi e divieti di manifestare; provvedimenti legittimati non già da misure politiche, bensì da atti “amministrativi”, com’è d’altra parte consueto osservare nelle odierne modalità di governo dei territori e delle popolazioni. Della situazione creatasi in Belgio nelle settimane passate, ci siamo fatti raccontare da due compagni di Bruxelles.
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Primo maggio a Milano: gli arresti visti da Atene
Erano stati annunciati e puntualmente, chiuso il gran baraccone di Expo, arrivano nuovi arresti e perquisizioni per la manifestazione del Primo maggio di Milano, con l’accusa di devastazione e saccheggio. A oggi quattro compagni sono in carcere a Milano, altri sono indagati a piede libero, mentre per cinque greci è stato spiccato un mandato di cattura europeo: un’enormità che si aggiunge allo sproposito delle accuse.
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Dal fronte interno: distruzione del Welfare e legislazione antiterrorismo
Furono le torri gemelle e seguì un pacchetto antiterrorismo. Furono gli attentati di Londra e Madrid e seguì un altro pacchetto antiterrorismo (la cui applicazione è stata e ancora sarà tentata nel quadro del processo “compressore”).
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Sotto l’acronimo: le diverse razionalità delle politiche migratorie
L’universo concentrazionario italiano è ormai prossimo alla maggiore età. Allestito sul finire degli anni ’90, è sempre stato luogo di abiezione e collaborazionismo, nonché di poderose rivolte distruttive e di spericolate evasioni.
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Il piccone e la montagna: contro le miniere d’oro in Calcidica
Fermezza della popolazione locale e stato d’assedio. Brutalità poliziesca e manifestazioni di massa. Sabotaggi e leggi antiterrorismo. E ancora: intrecci tra capitale predatorio e ragion di Stato, ricatto del lavoro, difesa del territorio e azioni di solidarietà.
Questi alcuni degli ingredienti della lotta contro le miniere d’oro, in Calcidica (nord-est della Grecia); una lotta che dura da quasi trent’anni; una lotta a suo modo paradigmatica del tempo presente; una lotta che vale la pena di conoscere e appoggiare.
Nella prima parte del contributo, frutto di una lunga chiacchierata con un compagno della zona, una ricostruzione delle tappe principali della vicenda dagli anni ’80 ad oggi. Nella seconda parte, una descrizione dettagliata della situazione attuale dal 2012.
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Teulada e dintorni. Contro Trident Juncture in Sardegna
Una giornata straordinaria, lo scorso 3 novembre 2015, a Teulada, in Sardegna, quando alcune centinaia di manifestanti, armati di passione e determinazione, sono riusciti a bloccare un segmento della più grande esercitazione militare degli ultimi anni, la Trident Juncture 2015. Un ulteriore momento del rilancio della lotta antimilitarista in terra sarda.
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Sicilia: contro Trident Juncture 2015
“This year is different. This year is bigger”, proclama lo spot di presentazione della più grande esercitazione militare Nato dal 2002, l’operazione Trident Juncture 2015, attualmente in corso in Europa. Un’esercitazione multinazionale che in Italia toccherà, tra l’altro, la Sicilia la quale, come la Sardegna, costituisce un luogo chiave agli occhi delle odierne teste d’uovo militari.
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Quel pomeriggio a Roma: 15 ottobre 2011
Si avvia alla conclusione il “processone” per i fatti del 15 ottobre 2011 a Roma, terzo filone processuale relativo a quella giornata di rivolta.
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Sardegna terra di guerra: servitù militari e lotte antimilitariste
Grecia: libertà per Evi Statiri
Arrestata nel marzo scorso per il semplice fatto di essere la compagna di un membro della Cospirazione delle Cellule di Fuoco, Evi Statiri ha cominciato il 14 settembre 2015 uno sciopero della fame per ottenere la propria liberazione. In condizioni di salute estremamente preoccupanti, è stata infine scarcerata il 2 ottobre 2015, benché ancora sottoposta a forti restrizione. Ci siamo fatti illustrare i contorni di questa vicenda da una compagna che vive ad Atene.
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